LEGGETE!

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LEGGETE FINO ALLA FINE È            IMPORTANTISSIMO. 

Ragazzi lo so che aspettate da tanto il capitolo... apparte che ho gli esami di terza media martedì e poi non sono decisamente dell'umore giusto... ho litigato col mio migliore amico e non ci parliamo, ci sto tanto male perchè mi ha trattato malissimo e per qualche ora ho pensato anche che senza di lui tutto sarebbe stato orribile.

Gli voglio tanto bene e questa cosa mi ha distrutto. Scusate.

Detto cio ho fatto questo capitolo per parlare di una cosa molto importante.

La nostra vita.

Come probabilmente saprete c'è questa nuova moda di partecipare alla sfida della blue whale.

È normale che si ci guardi con disgusto a quest'età. Tutto ci sembra una merda, noi stessi compresi, però pensateci, che vita noiosa sarebbe senza i problemi?

Tutti i giorni si sta bene, mai una litigata che sia con gli amici o in famiglia o con il proprio ragazzo.

Alla fine piangere fa anche bene.

Sfogarsi fa bene ragazzi.

Pensate, quanti? 13? 14? 15 anni senza mai piangere.

Accumulare tutto lo stress e alla fine scoppiare.

Vorrei mettervi una frase molto lunga che ho trovato su tumblr, perfavore leggetela tutta. È molto importante per me.

Eccola:

La prima volta che provai ad uccidermi avevo dodici anni.

Ricordo che, in un momento di rabbia cieca, presi una corda abbastanza spessa e ruvida, e me la rigirai più volte attorno al collo, e inizia a stringere, a stringere, a stringere tanto che i miei occhi si appannarono e i miei polmoni bruciarono, e l'ossigeno che continuavo ad inghiottire era come pezzi di vetro che mi raschiavano la gola. 

Non ci volle molto che persi le forze e lascia andare la presa. 

Scoppiai a piangere contro la parete fredda del muro di camera mia.

Non sapevo come fare a salvarmi. 

A salvarmi da me stessa, da quegli incubi che la notte strusciavano fuori da sotto il mio letto e mi costringevano a sopprimere i miei respiri contro il cuscino e rendevano le mie mani perennemente zuppe di lacrime. 

Presi grandi boccate d'aria, il cuore che accelerava sempre più, gli occhi gonfi e pesti per le notti insonni, la pelle del mio collo lacerata.

Chiusi forte le palpebre. Lasciai che i miei capelli mi comprissero il volto. 
Mi raggomitolai su me stessa, schiacciandomi alla parete.

E mi lasciai inghiottire dal silenzio. Dal buio della notte imminente. 
Sono sempre stata un'estremista. Non conoscevo la mezza misura. 
Esisteva per me solo il giusto o lo sbagliato. Il buono o il cattivo. Il mare o la montagna. 

Allo stesso modo, se non riuscivo ad amarmi, altro non mi restava che odiarmi all'inverosimile. 

E credo che quell'odio che proviamo nei nostri confronti non sia neanche paragonabile a quello che proviamo per le altre persone. 

Sei costretto a passare il resto della tua vita con una persona che detesti. Che ti rende vulnerabile e debole. Che non sa trattenere le persone che ami nella tua vita.

Che siede sola sul tram e passa il tragitto a guardare le gocce di pioggia scivolare sul finestrino, per poi accorgersi alla fermata che fuori c'è il sole ed erano solo i suoi occhi che piangevano, riversando lacrime salate sulle sue guance. 

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