La strega uscì dalla sua casa con l'intento di ritrovare il mago che aveva stregato il suo cuore. Per la prima volta nella sua vita si era sentita protetta e aveva dormito con l'unico uomo che aveva sempre desiderato. Nonostante in passato avesse provato solo disprezzo per lei, Bella aveva sempre ammirato la sua fierezza, per questo aveva deciso di seguirlo nella sua crociata. Quando vide il mare di fronte a lei era già passata qualche ora dall'alba.
La vastità della spiaggia vuota le sembrava bellissima, illuminata dalla luce del sole nascente. Il tutto sembrava un quadro perfetto,se non fosse stato per un piccolo particolare nero sullo sfondo. Un ombra nera, seduta sulla sabbia con lo sguardo fisso nel vuoto.
Corse nella sua direzione, poi quando fu a pochi passi da lui si fermò.
<<Tom?>>Gli posò la mano sulla spalla.
<<Non sapevo dove andare...>> Si giustificò senza alzare lo sguardo su di lei.
<<Perché volevi lasciarmi?>> Chiese lei per avere conferma dei suoi sospetti.
<<Il bambino... ora ricordo cosa ti ho fatto, non merito il tuo perdono.>> Rispose lui con un fil di voce, mentre lente lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi.
Lei si mise a sedere al suo fianco, guardò le onde del mare infrangersi sugli scogli, e cercò le parole adatte.
<<So cosa pensi, ma non è andata come tu credi.>>
<<Cosa intendi dire? Il nostro bambino non è mai nato...>> Lo interruppe.
<<E invece sì, ho usato un incantesimo, e ho trasferito la mia gravidanza nel corpo di un'altra donna. Lui è vivo.>>
<<Che cosa? Hai mentito al Signore Oscuro?>>
Lei si spaventò della sua reazione, e abbassò lo sguardo impaurita.
<<Adesso guardami negli occhi, e non abbassare mai più lo sguardo Bella, la tua disobbedienza di allora, è per me motivo di orgoglio!>> Il suo tono di voce si fece gentile, le prese il mento con due dita e baciò le sue labbra. <<Ora dimmi, come si chiama mio figlio?>> Il sorriso ricco di speranza di lui, le spezzò il cuore.
Pov Bella
Temevo e speravo che mi chiedesse il nome di suo figlio. Lo speravo perché questo avrebbe confermato il suo essere cambiato, e lo temevo perché non posso pronunciare il nome di Draco a causa del patto fatto con mia sorella.
<<Allora,dimmi, non sarà proprio Harry Potter?>> Chiede divertito, è la prima volta che sento pronunciare il nome del Ragazzo Sopravvissuto dalle sue labbra, senza ombra di disprezzo e odio.
<<No,non è lui, non tentare di indovinare il suo nome Tom, non posso rivelartelo è coperto dall'Incanto Fidelius.>>
<<Cosa? Perché?>>
<<Non potevo mettere in pericolo la sua vita, ho dovuto proteggerlo, e per questo la donna che lui chiama madre, mi ha costretto al segreto.>>I suoi occhi si incatenano ai miei, finalmente riesco a sostenere quello sguardo di ghiaccio.
<<Come hai fatto a rinunciare a lui?>>
<<Per me è stato difficile e vederlo crescere lontano da me, mi ha portato alla pazzia.>> Ricordo il giorno in cui venne al mondo dal grembo di mia sorella, il suo dolore era anche il mio, il suo seno gonfio di latte nutrì il mio bambino. Non potevo sopportare quella scena, mi smaterializzai e schiantai tutti quelli che incontrai sul mio cammino.
<<Tutto questo a causa mia, non avresti dovuto riportarmi in vita. Non merito una seconda occasione, sarebbe stato meglio per me marcire nelle tenebre di Azkaban, baciato dai dissennatori fino alla fine dei miei giorni.>>
<<Io ho bisogno di te, Tom.>> Sussurro senza rendermene conto.
<<Cosa?Bella, ma come puoi tu...>>
<<Credo di amarti, credo di averti sempre amato, nonostante tutto, a modo mio, ti ho amato fin dall'inizio.>>
Ammutolisce. Mi alzo e mi allontano da lui, lasciandolo solo con i suoi pensieri, le mie parole pronunciate con difficoltà, mi hanno tolto un peso che portavo sul cuore, come un velo nero che mi impediva di vedere la luce. Ora mi sento davvero rinata.
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Bella e Tom. Le ceneri del Lord (Completa)
FanfictionDurante la battaglia finale tra Voldemort e Harry Potter, Bellatrix Lestrenge e Molly Weasley si stanno affrontando, ma l'incantesimo che sembra distruggere la Mangiamorte, in realtà è un'illusione. La donna, infatti, ha inscenato la sua morte ed è...