capitolo 36

526 34 4
                                    

Giulia non si mise accanto a Piero e sofia a fare il consueto sonnellino pomeridiano.  Aspettò seduta sul divano che Piero si svegliasse, guardando la televisione. Piero si svegliò quasi un’ora dopo, mise sofia nel lettino e andò in cerca di Giulia. 

Non ci mise molto. Si mise sul divano accanto a lei, e le mise una mano intorno alla vita.  Per poi riempirla di baci sulla guancia. Giulia rimase fredda, allontanandosi leggermente da Piero. 

“è successo qualcosa?” Chiese Piero guardandola mentre si allontanava da lui.

“non lo so…. Tu che dici?” chiese Giulia retorica

“giulia… se ne parliamo è meglio, non credi?” chiese Piero tirandosi a sedere meglio per poi guardarla. 

“avevamo un accordo.  Hai messo una foto…. È hai fatto intendere che sei padre.” Disse Giulia con le lacrime agli occhi.

“si. Lo so. È stato un attimo di follia. Scusami” disse Piero abbassando la testa

“Piero il fatto che va tutto bene tra noi non vuol dire che puoi dire al mondo che sofia esiste.” Disse guardando il pavimento, per paura di incontrare gli occhi di Piero, e scoprirli fiammanti di rabbia.

“scusami amore. Mi sono fatto prendere. Ero felice e ho voluto urlare al mondo quanto ami mia figlia.” Disse Piero, mettendole due dita sotto il mento ed alzandolo verso di lui. “perdonami, se vuoi la cancello”

“forse dovresti sentire prima Michele… ormai la foto è online da molto tempo.” Disse Giulia più calma, e piacevolmente sconvolta per la reazione di Piero.

“ho fatto altre foto” ammise Piero prendendo il cellulare dalla tasca

Giulia iniziò a sfogliare la galleria sorridendo nel vedere Piero e sofia insieme. Si fermò ad una foto dove Piero e la piccola erano fronte contro fronte. Si sorridevano a vicenda.

“bella questa. Ma queste non metterle. Ti prego” disse Giulia. 

“va bene.” Disse Piero per poi lasciarle un bacio sulla fronte a Giulia “mi perdoniu?” chiese con gli occhietti pietosi

“fatti perdonare” gli disse sorridendo giulia

“ho una mezza idea… ma devo uscire.” Disse Piero sorridendo, e andando a vestirsi.

Giulia lo guardò con il sorriso quando venne vicino per baciarla.  Lei si scostò ridendo e lui la guardò senza capire.

“stavo scherzando…. Dai… rimani con noi.” Disse sorridendogli

“no. Voglio farmi perdonare.  Te lo meriti”

Giulia rimase ferma a guardarlo quando si uscì dalla porta. Si mise a finire le faccende, per poi dare la merenda alla bambina. Si mise poi a giocare con  sofia, e verso le sei Piero rientrò, mezzo bagnato a causa del secondo temporale appena iniziato.

“ecco…” disse Piero mettendole un pacchetto regalo davanti agli occhi, mentre sofia già si allungava per andargli in braccio “vieni ranocchietta del papà.” Disse prendendola in braccio. 

“Piero…” disse Giulia guardandolo il pacchetto, palesemente di una gioielleria.

“dai apri.” Disse Piero sorridendole

Giulia esitò e lentamente aprì il pacchetto sciogliendo il nastro. Aprì, e dentro c’era una scatola, quadrata bianca. La apri. Una collana con due persone, un uomo e una donna stilizzati, e una bambina in mezzo, che tiene la mano alle due sagome.  È molto armonica,

“siamo io, te e sofia” disse Piero “siamo insieme e siamo felici. E vorrei che ogni volta che la guardi pensassi a noi.”

“wow….” Disse Giulia sorridendo tra le lacrime “grazie”

Si alzò sulle ginocchia e sul letto raggiungeva la sua altezza, lo baciò dolcemente mentre sofia li guardava innamorata. Quando il suo papà e la sua mamma erano felici, lo era anche lei.

“dai non piangere.” Disse Piero sorridendo “dillo alla mamma che non deve piangere”

“finalmente mi fai piangere per un bel motivo” si asciugò gli occhi e sorrise

“allora sto facendo progressi?” chiese Piero sorridendole

Giulia annuì. E lo baciò ancora per poi posare la testa sulla sua spalle.  Dopo cena uscirono per un breve giro per il paese, visto che sofia era bella attiva, avendo passato tutta la giornata in casa.

Piero ricevette la chiamata di Michele con cui parlò qualche minuto facendogli intendere di avere buone intenzioni. Giulia era più serena con lui, e lui lo aveva capito, doveva solo continuare su questa onda per sempre 

“gelatino fanciulle?” chiese Piero rivolgendosi a Giulia a sofia, che subito dopo aver visto il padre si agitò nella carrozzina. 

“si… dai… andiamo in una gelateria siciliana che conosco. Così tu prendi la granita.” Disse Giulia sorridendogli

Piero annuì soddisfatto. Si sedettero al tavolino, gustano i loro gelati con  calma.  Giulia fece assaggiare il suo al fior di latte a sofia, che faceva una faccia ridicola.
Quando tornarono a casa era mezza notte passata. Sofia dormiva dopo aver bevuto il suo latte durante una pausa su una panchina.  Giulia le mise la tutina/pigiamino e la mise nel suo lettino. Andò in camera di Piero, che intanto si era già cambiato e si stava per mettere a letto.

“penso che potresti venire a dormire di là.” Disse Giulia guardandolo “insomma penso che vada bene… possiamo dormire insieme in questi giorni”

“va bene..” disse Piero alzandosi e andando nella sua camera.

Giulia lo lasciò solo mentre si diresse in bagno per mettersi il pigiama. Piero intanto si avvicinò alla culla dove sofia dormiva tranquilla.  Le accarezzò la testa, e la osservò mentre riposava. Giulia arrivò con la sottoveste e poggiò la testa sulla sua palla, lasciandoci prima un bacio.

“ehi… la stavo guardando”

“si consumerà prima o poi.” Disse Giulia ridendo

“lascia che la consumi.  Non posso vederla poi…” disse Piero

“chi l’ha detto questo?” Chiese Giulia guardandola “non ti sto provando di vederla ora.”

“si… ma poi io devo tornare a Naro, e tu rimani qui… e non la rivedo per un po’” disse Piero

“non ci vorrei venire a Naro…. Onestamente. L’ultima volta…”

“lo so… lo so.” Disse Piero per poi abbracciarla “va bene così”

Giulia si rifugiò ancora nel suo abbraccio e inspiró il suo profumo, fino a riempirsene le narici. Piero la tenne stretta a se, fino a quando abbassò le mani sulla sua schiena senza alcuna malizia. 
Giulia però si scostò, guardandolo poi negli occhi e sorridendogli mentre lui portò le mani sulle sue spalle.

Si avvicinò alle sue labbra e si scambiarono in bacio leggero, senza fretta. I loro nasi sfregavano tra di loro, facendo venire a contatto i loro respiri.

“ti amo” Disse Piero poggiando la fronte a quella di Giulia. 

“anch’io Piero… non mi distruggere. Sono creta nelle tue mani”

“no amore mio. Te lo prometto.”

Giulia sorrise, e poco dopo si ritrovarono nel letto a consumare il loro amore, con il profumo di pioggia nella stanza, mischiato ai loro, a formare un connubio perfetto

[E mentre voi vi ammattivate per la possibile risposta di Giulia alle fotografie, io il capitolo me lo ero già scritto 😈

Giulia è stata comprensiva, tra Piero e lei c'è stato un buon dialogo, tutto si è risoltoSecondo voi Piero rimarrà sempre così?

Al prossimo capitolo fanciulle!!!!]

Il Tempo Di Un Errore ~ PIERO BARONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora