capitolo 43

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La mattina dopo fu Giulia a svegliarsi per prima. Guardò Piero dormire. Sembrava un dio greco: dormiva supino, con la bocca aperta. Il lenzuolo gli copriva dal bacino in giù, lasciando scoperto l’addome.

Più lo guardava, più pensava a come sarebbe stato se avesse riprovato a vivere con lui, a tornare ad essere una famiglia. Gli si scaldava il cuore pensare a come era cambiato per lei, a come aveva cercato di migliorarsi per poterla riconquistare.

Fece scorrere il dito tra il petto e l’inizio degli addominali, per poi lasciarci un tenero bacio sopra.  Piero lo senti, e sorrise nel sonno. Quindi Giulia Sali lentamente verso il suo volto e lo baciò sulle labbra. Soli in quel momento Piero si svegliò.

“ehi...” disse Giulia guardandolo mentre lentamente si svegliava “sei bellissimo quando dormi....”

“e tu lo sei sempre.” Disse Piero per poi baciarla con i veemenza 

“sofia?” chiese Giulia notando troppo silenzio, e ricordandosi di aver dormito una notte filata. In oltre aveva bisogno di guardarla per tornare alla realtà, per smettere di pensare a un vero futuro con Piero. Aveva paura. 

“è dagli zii” disse iniziando le a baciare il collo “penso che ci resterà per un altro po...”

“Piero ti prego, andiamo a riprendere la bambina” disse provando ad allontanarlo

“giulia cosa succede?” chiese alzandosi leggermente  e guardandola negli occhi

“voglio andare a farmi un giro con la mia piccola” disse abbassando lo sguardo triste

Scese da sopra di lei e le accarezzò il volto, non capendo cosa le stesse provocando quella tristezza.

“mi manca...” disse con le lacrime agli occhi, “non ci sono mai stata così tanto lontana...”

“se te la vado a riprendere?” chiese Piero allungando già la mano per prendere il pantalone della tuta e la maglietta

Giulia annuì, e lo guardò mentre usciva dalla stanza. Recuperó in fretta la bambina dai fratelli, ringraziandoli per la disponibilità, dicendo che da li a poco avrebbe spiegato tutto.
Sofia aveva mangiato, ed era sveglia.

“Eccoci!” disse Piero entrando in stanza “la mamma ti voleva a tutti i costi...”

“ciao....” disse Giulia prendendola e stringendola a se “mi sei mancata” sofia sorrise a Giulia, ma poi voltò il suo sguardo verso Piero.

Agitó le manine puntando Piero, e sorrise quando il suo papà la prese in braccio, per poi sedersi sul letto. Giulia si mise una maglietta di Piero, e si avvicinò a loro gattonando sul letto.

“anche tu non riesci a stare senza di lui?” chiese Giulia guardando la figlia mettere le manine sul viso del padre

“ve la siete cavata benissimo senza di me..” disse Piero togliendosi gli occhiali, presi di mira da sofia.

Giulia si sedette accanto a lui, e gli accarezzò la nuca. Piiero si rilassò sotto il suo tocco, e continuò a giocare con sofia.

“noi abbiamo bisogno di te Piero, ti rivogliamo tutte e due vicino a noi.” Disse Giulia improvvisamente

“che?!” chiese Piero smettendo di accarezzare sofia, e dandola a Giulia.  “cosa..  ti prego spiegami”

“penso di accettare il lavoro a pavia, vicino ai miei genitori. Ma ti voglio li con me. Voglio cercare una casa con te...”

“ma.. a Bologna..”

“a Bologna ci sono troppi ricordi che voglio dimenticare. Ho deciso che non ci voglio tornare.” Disse Giulia guardandolo negli occhi

“Ook.” Disse Piero “si va bene. Cambiamo aria.”

“davvero?”

“a settembre e ottobre sono via per il tour, ma da fine ottobre a febbraio posso rimanere con voi.”

Giulia sorrise e lo baciò sulla guancia per poi abbracciarlo. Stettero a giocare con la bambina per un po’ per poi andare a prepararsi a turni, per scendere a fare la consueta colazione.

“prendi una brioche?” Chiese Piero a Giulia

“si...” disse mentre dava il latte alla bambina “un caffè anche....”

Piero ordinò per entrambi, per poi guardare Giulia negli occhi, e frugare nella tasca del pantalone corto.

“che cosa devo farci quindi?” chiese mostrándole la scatolina dell’anello

“non lo so....” disse guardandola assorta

“la tua risposta, è un si, o un no?” chiese Piero guardandola

Giulia rimase in silenzio, e a salvarla, fu l’arrivo di francesco con tutto il resto della compagnia.  Piero guardò i fratelli, dopo aver nascosto l’anello, e sorrise amaramente.

“grazie ragazzi per averla tenuta tutta la notte” disse Giulia sorridendo

“figurati!!! Adesso torni a casa, e quando la possiamo ancora coccolare?” chiese Mariagrazia sorridendole

“magari a natale, o a capodanno. Poi comunque per il suo compleanno salite.” Disse Giulia sorridendo “la rivedrete sicuramente è io non smetterò di mandare foto!”

“me lo auguro!” disse Francesco guardandola “Piero Maxim arriva, era in chat con la sorella.”

“va bene.” Rispose Piero mangiando lentamente la sua granita

“giulia...” disse Mariagrazia guardandola e facendole capire che il momento di uscire con il fantomatico ragazzo era arrivato

“emh... Piero sofia ha bisogno di un cambio... mi accompagni?” chiese Giulia sorridendo

“lascia ci penso io.” Prese la bambina in braccio e si diresse verso il bagno con la borsa del cambio.

Giulia guardò Mariagrazia che velocemente si alzò e prese la sua borsetta. Vide Maxim stare leggermente lontano, sembrava in attesa di qualcosa. Ci mise poco a capire.

“divertitevi” disse Francesco, anche lui complice

“ok... ciao.” Disse andando velocemente verso Maxim, e dirigendosi verso il centro di taormina.

Giulia sorrise a Francesco e bevve un sorso del suo succo.  Francesco però non era dell’umore di sorridere. Quella donna davanti a lui, aveva rifiutato suo fratello, lasciandolo in balia di se, quasi tutta la serata.

“che c’è?” chiese guardandolo, Giulia

“che intenzioni hai con mio fratello?” chiese diretto franz, senza troppi giri di parole

“mi ha chiesto di sposarlo, ieri sera. Ma a me sembra davvero troppo presto. Abbiamo riniziato ora a camminare, mi sembra presto per correre.”

“vuole fare le cose per bene con voi. Ma tu lo stai ostacolando” disse Francesco deluso

“Francesco, ieri mattina, quando gli ho detto di no, quando gli ho proibito di portare sofia su quella cazzo di barca, era di nuovo quel Piero, era di nuovo il Piero “tu non puoi negarmi nulla”. Io ho paura, perché quel Piero potrebbe tornare.  E io non voglio vivere con  l’angoscia” disse Giulia alternandosi “se per voi fare le cose per bene vuol dire sposarsi, allora la vostra idea non coincide con la mia. Prima di sposarsi bisognerebbe avere un rapporto stabile.”

“allora per lo meno smettila di dargliela!” disse Francesco riluttante “sei solo buona ad illudere. Non credo nemmeno a quando hai detto che potremo vedere sofia.”

“Franz, puoi credere a quello che vuoi.  Non mi interessa. Io continuo con la mia testa. Sofia e io siamo due cose differenti. Voi siete gli zii e avete il diritto di rivedere quella bambina.  Ti ricordi quando me ne sono andata? Solo voi avevate il mio numero. Non l’ho allontanata da voi.  Ma solo da quello che ritenevo un pericolo.”

“quindi adesso mio fratello è un pericolo?” chiese Francesco ridendo nervoso.

“quando tornò a casa ubriaco, e probabilmente anche drogato, beh.... si.” Disse guardandolo

“è acqua passata.” Disse francesco vacilando “comunque non devo intromettermi. Fate un po’ come vi pare.”

Rimasero in silenzio, fino a che Piero arrivò con la principessina pulita e profumata. Percepì la tensione tra il fratello e la compagna, e provò a capirne di più, senza molto successo.

“Mariagrazia? Maxim?”

“Mariagrazia è andata a farai un giro, voleva fare due passi da sola, Maxim alla fine è rimasto in camera” disse franz per poi ammutolirsi

Finirono la colazione è andarono insieme a fare una passeggiata. Camminarono sul lungomare, nel silenzio. Solo Piero parlava, spingendo la carrozzina, Non ricevendo alcuna risposta.

Franz, sentendo un inesorabile senso di colpa, si avvicinò a giulia, e la guardò dispiaciuto

“mi dispiace. Ma tengo a mio fratello. E ieri sera era distrutto.” Disse guardandola

“non fa niente. Stai tranquillo.  Avrei fatto lo stesso con mia sorella”

“per favore però.. non illuderlo”

Allungò verso di lui il mignolo e lo strinsero insieme, sigillando la promessa. Pranzarono insieme anche a Mariagrazia e Maxim, organizzando la partenza per il giorno dopo, per poi tornare in camera dove ripararsi per le ore più calde.

“tanto l’ho capito che mi sorella e Maxim....” disse Piero ridendo mentre metteva sofia nella colletta, mentre dormiva con addosso solo il pannolino.

“ha paura a dirtelo...” disse Giulia andandogli vicino

“farò comunque il discorso a Maxim.  Prima o poi....”disse sicuro Piero

“ecco perché.....”  disse per poi fermarsi “poverino... che cognato che si ritrova”

“Visto?” chiese ridendo Piero “pensa a quello che si metterà con lei.” Disse indicando la figlia

“penso che non te lo presenterà mai...” disse Giulia ridendo “verrà da me, e mi dirà che ha un fidanzato, a quel punto scapperà di casa.”

Piero si mise a ridere, per poi abbracciarla. La spinse verso il bagno, e aprì l’acqua della vasca. 

“ci facciamo un bel bagno?” chiese Piero sorridendole

“ok...” disse guardando la vasca

Sì spogliarono per poi entrare nella vasca, una volta piena.  Rimasero abbracciati nel silenzio, con l’acqua che si muoveva e creava delle piccole onde. Giulia ripensò alle parole di Francesco, Piero non pensó a nulla, se non a stringerla sempre più forte.

“si..” disse Giulia a bassa voce, sperando che Piero capisse

“si cosa?” chiese Piero ridestandosi

“ti sposo” disse Giulia a bassa voce “ma con calma. Non domani. Diamoci tutto il tempo.”

“oh cazzo....” disse Piero sbiancando. Giuliia si girò e lo guardò mentre boccheggiava angosciato.

“non vuoi più?” chiese Giulia guardandolo

“si, cazzo. Si che lo voglio. Più di ogni altra cosa. Devi avvertire prima però quando stai per dire queste cose.” Disse baciandola “non organizziamo niente. E non diciamolo nemmeno.  Aspettiamo fino a natale, se non dopo. E poi iniziamo a parlarne”

“ok...” disse sorridendo giulia “facciamo l’amore?”

Piero le sorrise, e lentamente se la portò sopra di se. Si baciarono lentamente, assaporandosi a pieno. Fu lento, lui dentro di lei, stretti l’uno nell’altro.
La loro storia, era stata un errore, l’errore più bello della loro vita. E solo in quel momento capirono che il tempo di un errore, sarebbe potuto durare per sempre. Il loro tempo di un errore, era il tempo di un per sempre. 

FINE

[E anche questa avventura é giunta al termine. Grazie a tutte per il vostro sostegno, le vostre visualizzazioni e i vostri commenti.

Questa storia sarebbe stata niente senza tutte voi.  Ma io non vi lascio sole!

Continuate a leggermi su "lato destro del cuore", e continuiamo ad emozionarci insieme😍😍

Grazie ancora di tutto, grazie a questa grande famiglia di wattpad!

Un abbraccio!

A.]

Il Tempo Di Un Errore ~ PIERO BARONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora