capitolo 39

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L'aggettivo mattiniero non era mai appartenuto a Piero, ma quella mattina si svegliò presto per preparare la colazione a Giulia. Alle 9 Mise tutto su un vassoio, e cerco un vaso piccolo per la rotellina che aveva colto qualche minuto prima

"che profumino!" disse Giulia entrando in cucina

"torna a letto. Ti devo portare la colazione." Disse Piero senza ammettere repliche "dai..." aggiunse vedendola immobile sulla porta della cucina

Giulia ridendo corse a letto, e si mise sotto il lenzuolo. Sofia stava dormendo dopo essersi svegliata alle 4 del mattino per mangiare.

"Eccoci qua" disse Piero poggiando tutto sul letto davanti a lei

"non sapevo che avevi una pianta di rose." Disse Giulia ridendo e prendendo il fiore per metterselo tra i capelli

"l'ho rubato ai vicini, hanno una pianta che sporge sul mio balcone, e allora ho pensato di sporgermi e prenderne uno" ammise Piero facendo ridere Giulia

"adesso ti metti anche a fare cose illegali... barone.. male male.. pessimo esempio per tua figlia!"

"ma sta zitta" disse Piero facendole solletico al piede.

"qualche mese fa ti saresti arrabbiato..." disse prendendo un biscotto e iniziando a mangiare

"che?" chiese Piero non capendo

"per la frase che ho detto prima" spiegò Giulia alzando le spalle "è invece sei sereno."

"sono sereno." Ripeté Piero sorridendo

"assaggia questo!!!" disse Giulia mettendogli in bocca un pezzo di cornetto, in modo poco delicato, per poi ridere di gusto.

"buono" disse Piero per poi prendere le dita di Giulia e pulirle del residuo dello zucchero

"come fai?" chiese Giulia imbarazzata

"cosa?" chiese Piero ridendo

"a far sembrare sexy anche la masticazione di una brioche" disse Giulia ridendo

"esperienza..." disse Piero ridendo

"mmh" si mise a pensare Giulia guardando negli occhi. Prese la mela, Piero sapeva esattamente cosa avrebbe voluto per colazione, e questo a giuliia scaldava il cuore.

Prese la mela tra le mani e poi posò il vassoio sul pavimento. Si sedette meglio sul letto, e si portò la mela verde alla bocca, mordendola il più sensuale possibile.

"stai imparando...."

"Visto che brava..." disse parlando con la bocca piena

"bravissima" disse mordendosi il labbro.

"non mi hai ancora dato il bacio del buon giorno" disse Giulia sottovoce, guardandolo di sottecchi e sorridendo timidamente.

Si avvicinò a lei e la baciò dolcemente, tenendole il viso fra le mani. Le strinse il viso e poi la lasciò finire di mangiare.

Sofia si svegliò poco dopo, aprendo piano gli occhi e alzando la testa, visto che si trovava a pancia sotto.

"buon giorno" disse Piero avvicinandosi alla bambina e prendendola in braccio

"sempre in braccio..." disse Giulia alzandosi in piedi, e aprendo la porta per andare a preparare la colazione a sofia

Le fece il latte con i biscottini, e Piero glielo diede soddisfatto, e stringendola a lui. Andò Giulia ad aprire quando suonarono insistentemente alla porta di casa. Era Francesco che appena la vide sorrise.

Il Tempo Di Un Errore ~ PIERO BARONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora