"Papà papà!!!!" Urlò la bambina, correndo in salotto con quelle Gambette magre.
Maggio 2020-Bologna
Sofia tra le braccia del padre, che sorrideva felice mentre lo abbracciava. Quella bambina di soli 4 anni, aveva portato la pace, e l'amore in una casa, che aveva visto per tanto tempo la guerra.
"Papà è tornato, e adesso resterà, con te e la mamma." Disse Piero stringendola
Giulia sbucò timida dalla porta della lavanderia. Una semplice tuta per accogliere quello che ormai era il suo uomo, e da ben 2 anni suo marito. Lo amo, ancora, mentre lo guardava con in braccio la loro prima e unica figlia.
"Ciao. Ben tornato" Disse con dolcezza Giulia, guardandolo negli occhi, e toccandosi la pancia, sperando si accorgesse di qualche cambiamento.
Sofia, figlia unica ancora per poco. Giulia era incinta. Di ormai 4 mesi. Nessuno lo sapeva, solo lei, e sofia; che l'aveva aiutata in questi mesi d'assenza del padre.
"Giulia, amore mio" disse Piero avvicinandosi e abbracciandola stretta a lui.
Quante volte aveva sognato quel momento. Quante volte aveva bramato quell'abbraccio. La strinse tra le sue braccia, senza accorgersi ancora di niente.
Dopo tutto, Giulia non era per niente ingrassata, e la pancia era davvero lieve. E poi Piero, aveva guardato tutto, fuorché il corpo di quella donna.
"Papà, io e la mamma abbiamo cucinato per te!" Disse sofia ingenua, e troppo felice di riavere il suo eroe di nuovo a pochi metri di distanza
"Che brave le mie due principesse!!" Disse Piero prendendole entrambe per mano, e trascinandole in cucina per approfittare di quel pranzo.
Giulia? Era diventata una truccatrice a tutti gli effetti. Aveva realizzato il suo sogno, creando anche una Linea di prodotti suoi, pensati soprattutto per le donne costrette a sottoporsi alle chemioterapie.
"Cosa hai fatto principessa in questi mesi?"
"Sono andata all'asilo, e ho giocato con tanti bimbi" disse sorridendo la bambina
"Bimbi o bimbe?" Chiese Piero ingelosendosi
"Tutti e due!!!" Disse guardando la mamma "ho fatto anche tanti disegni per te!!!! Adesso mangi e poi te li faccio vedere!"
"Bastava aspettare qualche anno... non serviva la prova del DNA." Disse Giulia ridendo
"Una barone, che lascia il segno..." Disse Piero accarezzando la testa a sofia, mentre mangiava la carne tagliata precedentemente da lui.
Pranzarono, in completa serenità, tra Racconti, e aggiornamenti su quei 4 mesi passati lontani.
Dopo mangiato si diressero in cucina, dove Piero si sedette sul divano stanco, sofia di fianco a lui, mostrandogli i disegni
"Questi chi sono?" Chiese Piero, dopo aver visto almeno 10 disegni di lui con in mano microfoni, o zucchine. Ancora le capacità da artista scarseggiavano nella figlia.
"Siamo io, te, mamma e il fratellino" Disse indicando dalla figura più grande, alla figura più piccola
"Fratellino?" Chiese cadendo dalle nuvole
"Quello nella pancia della mamma!" Disse sofia ovvia "ti vado a fare un altro disegno!!!" Disse euforica scendendo dal divano, lasciando il padre con il mano il disegno.
Ingenuamente la piccola aveva riacceso la voglia di Piero di avere quella famiglia numerosa che tanto aveva sognato. Almeno da quando aveva incontrato Giulia.
Si alzò dal divano, e raggiunse la moglie in cucina, che stava ancora rasettando e pulendo tutto il caos prodotto dell'uragano sofia.
"Amore.." disse Piero guardandola, per poi avvicinarsi e iniziare a baciare il collo "sofia vuole un fratellino... ci mettiamo all'opera?" Chiese Piero circondandole la vita con le braccia
Giulia si fermò, posando la pentola e la spugna e si voltò lentamente verso Piero.
"Perché provare ad avere qualcosa che hai già?" Chiese togliendosi i guanti e circondandogli il collo con le braccia.
"Che vuoi dire?" Chiese Piero guardandola negli occhi
Si spostò i capelli da davanti gli occhi, e lasció il suo corpo parlare per lei.
Prese la mano di Piero e la poggiò sul suo ventre. Piero la guardò, incredulo, per poi esplodere in un bellissimo sorriso."Bentornato papà" gli disse lasciandosi prendere in braccio e stringersi a lui.
Piero la poggiò delicatamente a terra e la guardò da testa a piedi. Il suo sguardo si depositò su quella pancia leggermente confía, che conteneva il suo secondo figlio.
"Di quanto sei?" Chiese sorridendo ancora e ancora
"Entro domani nella tredicesima settimana.." Disse Giulia accarezzandolo
"Sei stata tanto male?"
"Abbiamo sentito la tua mancanza. Ma no. Fisicamente stavo bene." Disse Giulia "nemmeno una nausea, ma poca fame. Ma ora sto benissimo. E ho sempre fame! E guarda!!!! Ho prese 1 taglia di reggiseno!!!" Disse ridendo
"Lo vedo!!!!" Disse ammirando il bottino davanti a lui "dio quanto ti amo!!! Sono così felice amore mio"
"Qualche anno fa ti saresti incazzato..." riflettè Giulia tra le sue braccia
"Qualche anno fa, avrei iniziato a sudare freddo!" Disse Piero ridendo
"Ricordo ancora quella sera, quando ti dissi che aspettavo sofia..." Disse Giulia voltandosi per finire di pulire
"Lascia, mettiamoci sul divano" disse prendendola e portandola sul morbido giaciglio "Vuoi un Massaggio?"
"Che tipo di massaggio?" Chiese maliziosa
"Giulia, non ti toccherò fino a che non uscirà da li dentro mio figlio" Disse autoritario Piero
"Prima di tutto potrebbe anche essere figlia!!!!" Disse scottata "secondo di tutto, io non ho fatto la ceretta per niente!!!" Disse facendo ridere il suo uomo.
"E allora andiamo a vedere se l'estetista da 100 euro a strappo ha fatto un lavoro eccellente." Disse prendendole la mano e sorridendo con lei
Sì erano odiati, e poi amati. Erano diventati rivali, e poi complici. E ora erano semplicemente Piero e Giulia. Niente di più, niente di meno.
[E DOPO NON SO QUANTO TEMPO, SONO RIUSCITA A DARVI UN VERO FINALE CON EPILOGO.
NON SMETTERÒ MAI DI RINGRAZIARVI PER TUTTO QUELLO FATE.
LA STORIA È CONCLUSA QUI, NON VI SARÀ UNA SECONDA STAGIONE, A DIFFERENZA DELL'ALRA HO DECISO CHE NON RIUSCIREI NEMMENO A COMPLETARLA PERCHÉ NON HO UN'IDEA PRECISA.
MA NON POTEVO NOM CONCEDERVI UN VERO FINALE.
GRAZIE ANCORA DI CUORE!!!!
VI AMOOOOOOOOO!!!!
A.]
STAI LEGGENDO
Il Tempo Di Un Errore ~ PIERO BARONE
Fanfiction"ti sei sistemata" disse Piero guardando la casa nella sua complessità "che cosa vuoi? Dimmelo" "voglio la verità. Dimmelo, c'è ancora?" chiese Piero guardandola. "che ti interessa?" "è il nostro errore. Dobbiamo occuparcene insieme" disse serio ...