Capitolo 13: Paradise Hotel

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Quella notte Michael non riuscì a dormire, si girava e si rigirava nel letto in continuazione. Aveva caldo, il cuore gli batteva all'impazzata ed il sapore dei baci di Chris era ancora fresco su di lui. "Sono assolutamente convinto che Chris non sarà all'altezza di Adam" ripeteva a se stesso. Nonostante Michael sapeva che Adam aveva una marcia in più, che sotto quella scorza da uomo duro si nascondeva una persona forte e passionale, il fascino di Chris era innegabile.

Si, Michael ancora non aveva fatto la sua scelta. Non gli piaceva stare con due piedi in una scarpa, sapeva che stava sbagliando e che questo suo tentennamento avrebbe fatto male ad entrambi, ma era più forte di lui. Scegliere fra Adam e Chris era un'impresa ardua. Soprattutto ora che aveva reso la cosa ufficiale fra i suoi amici, tutto si complicava sempre di più.

"Ti ha messo le mani dappertutto" ha ironizzato Mary appena usciti dal Just Kiss "Sembra una persona molto passionale e, soprattutto, gli piaci molto. Non capisco perché stai ancora tentennando" concluse.

Le parole di Mary furono violente come un pugno nella stomaco e, fra le altre cose, scatenarono l'insonnia di Michael. Era così difficile arrivare ad una decisione? Scegliere fra il sexy giornalista in trasferta o il passionale fotografo dal fascino misterioso? Niente da fare, i dubbi tormentavo Michael senza che potesse arginare questo fiume di pensieri.

"Chris avrà la sua ultima possibilità. Se ci sarà la magia, se io proverò un sentimento diverso da quello di Adam, allora vuol dire che lui sarà quello giusto" disse.

Continuava a mentire a se stesso, sapeva che non poteva far a meno delle attenzioni di Adam, che nonostante la distanza continuavano seppur in maniera meno incisiva rispetto ai giorni precedenti, come sapeva che non poteva vivere senza gli ammiccamenti di Chris, il suo tocco flebile ma passionale, senza quei magnetici occhi azzurri. Eppure Michael notava che con Adam era tutto diverso, provava un senso di sicurezza, poteva essere se stesso, invece quando era con Chris tutto era imprevedibile, sfuggente ma questa situazione gli piaceva da matti.

Sentì vibrare il cellulare, erano appena le 4 di mattina e Michael era ancora sveglio, accaldato e con tanti pensieri che gli frullavano in testa. Notò che Adam gli aveva mandato un messaggio, una foto per l'esattezza, lì a Cannes era pomeriggio inoltrato.

"Mi sto preparando per un evento di gala, ma l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è abbracciarti. Mi manchi piccolo" c'era scritto.

Adam era vestito come un vero lord inglese, camicia, cravatta e completo scuro "Sembra quasi un'altra persona" pensò Michael mentre con il dito sfiorò lo schermo del cellulare.

"Quando sei bello" scrisse "Non vedo l'ora che torni qui a New York"

"Sei sveglio? Come mai? Non ti senti bene" scrisse Adam subitaneamente

"Non riesco a dormire, nulla di preoccupante"

"Ho visto che sei uscito con i tuoi amici, hai fatto bene"

"Si, mi sono divertito ma ho sentito comunque la tua mancanza" disse Michael. Era sincero, nonostante tutto, Adam gli mancava molto.

"Questo vuol dire che hai fatto la tua scelta? Che vuoi stare con me in tutti i sensi?"

Michael impiegò qualche minuto per rispondere all'ultimo messaggio "Non ho più paura di impegnarmi. Vedi di lasciare la Croisette quanto prima!"scrisse

"Ancora 5 giorni e potrò tornare da te. Nonostante i modelli e gli attori con fisici da copertina, sei tu il più sexy"

"Non adularmi. Ho visto la foto che ti sei scattato con il tuo collega dell'Entertainment Weekly"

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