Capitolo 21:"Say you'll remember me..."

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Solitamente Michael era una persona precisa e puntuale, forse anche troppo puntuale, eppure quella sera era in ritardo sulla sua tabella personale di marcia. Era da poco uscito dalla doccia, aveva indosso solo un asciugamano legato in vita ed i capelli erano ancora bagnati. Più lunghi del solito, tanto da poggiarsi sulle sue spalle, Michael sapeva che avrebbe impiegato più tempo del previsto per asciugarli e dare loro una piega, soprattutto dopo che Lucy gli ha consigliato un nuovo balsamo. Non era nervoso, era letteralmente eccitato. Un po' perché era contento per la cugina, finalmente dopo 2 anni Annie ha deciso di ufficializzare la storia con Mike, il titolare del Diner, un po' perché avrebbe rivisto Adam, finalmente. Neanche 24 ore fa si erano salutati per l'ultima volta, erano trascorse appena tre ore dall'ultimo messaggio ricevuto, eppure per Michael pareva un'eternità.

"Sarà questo il rumore della felicità?" si domandava mentre era in piedi di fronte alla sua cabina/armadio. Non sapeva se vestirsi casual oppure indossare un qualcosa di più classico, era pur sempre una cena a casa di Annie, ma era una cena importante, un passo importante per la cugina e per lui stesso. Annie è stata la prima a credere nella veridicità dei sentimenti di Adam, la prima che ha sempre detto "Secondo me è lui quello giusto", ed infatti così è stato.

Adam è stata la cosa più bella che poteva capitare a Michael. Anche se alle sue spalle aleggiava di nuovo lo spettro del lavoro e della disoccupazione, sapeva che con questo peso poteva conviverci, sapeva che con la vicinanza di Adam tutto era più semplice, tutto era più facile. Trovava sempre un modo per farlo sorridere, per farlo sentire importante, per essere un vero principe fra le sue braccia. Un principe però che cammina con le sue sole gambe, non come lo aveva idealizzato Chris. Continuando a pensare a tutto questo, Michael era consapevole che di aver fatto la scelta giusta. Certo ci sarebbero stati litigi ed incomprensioni, la vita di coppia non è sempre tutta rosa e fiori, ma Michael sapeva che con la vicinanza di Adam e la forza che gli trasmetteva, tutto poteva essere superato. E poi quella sera avrebbe dormito a casa sua, nel suo letto, fra le sue braccia e questa cosa mandava il suo cuore in un brodo di giuggiole.

Immaginava che Adam avrebbe di nuovo aperto l'argomento sul fare sesso senza protezione; Michael ci stava ancora pensando, era una cosa che lo allettava, lo eccitava, ma era il momento adatto? Fare un passo del genere significava esporsi senza barriere, senza limiti nei suoi riguardi. Non lo aveva mai fatto, neanche con Josh. Condividere un'intimità del genere, soprattutto per due uomini, è un qualcosa che cambia letteralmente il rapporto. Si poteva fidare di Adam dato che era una persona con la testa sulle spalle e non aveva mai avuto rapporti non protetti con persone a rischio, quindi da quel punto di vista Michael poteva stare tranquillo, ma il fatto di condividere una tale intimità lo spaventava. Si affrettavano troppo le cose? Forse. Era il momento giusto? Ora come ora, lo era. Non sapeva se sarebbe successo proprio quella sera, eppure Michael, intento ad indossare i boxer azzurri della Dolce & Gabbana, sapeva che Adam non gli avrebbe messo fretta, lo avrebbe aspettato, qualsiasi decisione avrebbe preso.

"Michael, c'è Adam!" urlò mamma Helen dalla cucina

Michael fu portato alla realtà dalla voce di sua madre "Cazzo, è già qui ed io sono ancora a zero" disse mentre si guardò allo specchio. Non voleva scendere giù per le scale mezzo nudo, quindi aprì la porta della stanza e fece uscire solo la sua testa. Non parlò, non disse nulla, si voleva godere la scena che i suoi occhi stavano vedendo. Sua madre stava per andare al ristorante, era in tiro come sempre, aveva un sorriso speciale, diverso dal solito, come se anche lei fosse stata colpita dall'incantesimo chiamato Adam.

Anche Adam sorrideva, aveva portato una scatola di cioccolatini che, gentilmente, aveva riposto nelle mani di Helen. Una cosa da niente, un pensiero misero, ma che faceva intuire quanto fosse perfetto quel ragazzo, quante particolarità aveva da mostrare e soprattutto, come nascondeva bene i suoi pregi. Aveva sfoggiato il suo sorriso migliore, tutto il suo fascino più sensuale, ora capiva perché sua madre era così sorridente.

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