Capitolo 32: Gli spettri del passato

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I baci e le carezze di Adam furono un vero toccasana. Quella notte, una volta rincasati dal party, Michael aveva dimenticato Josh, aveva dimenticato la sua faccia da schiaffi e quel suo "Ti devo parlare". Fu una notte focosa, una notte in cui sia Adam che Michael si persero l'uno nell'abbraccio dell'altro, una notte appagante, fatta di sesso, tanto sesso, una notte dove Michael arrivò all'orgasmo come mai aveva fatta prima d'ora. Adam lo leccava, lo baciava, stimolava i suoi punti erogeni e Michael non poteva far altro che soggiacere all'incantesimo di Adam "Ti amo, lo sai?" disse più volte quella notte. Era sincero, nonostante tutto, sapeva che provava davvero quel sentimento. "Lo so, piccolo. Mi fai impazzire. Non so cosa farei senza di te" affermava Adam mentre con la sua lingua assaporava il corpo di Michael. Prima il collo, poi il petto, poi i fianchi e poi il fondoschiena.

Michael non sentiva più il suo odore, si era camuffato alla perfezione con quello di Adam, ed era una sensazione bellissima "Ti ho visto sorridente, eri felice. Questo mi rallegra" disse mentre annusò una ciocca dei lunghi capelli del suo amante "Due mesi di me e te ... tra qualche giorno. Sono contento che hai deciso con chi stare" disse Adam fra i sospiri. Michael lo guardò fisso negli occhi, si perse in quella sfumatura di verde, in quello sguardo languido che ogni volta gli faceva battere il cuore e si accorse che, anche il sentimento di Adam, era vero, sincero, schietto ma "Se gli racconterò di Josh? Se gli dirò che per un momento sono ceduto ai ricordi?" poi lo baciò di nuovo, assaporò la sua lingua, la saliva e con le mani si avviluppò alla schiena muscolosa di Adam "Non ci credo che sono già passati 2 mesi" asserì mentre cercò di prendere respiro. 

Era disteso con la schiena sul letto, Adam era dentro di lui e spingeva il suo membro con calma e parsimonia, non voleva che il divertimento finisse "Sono volato a Copenaghen per farti capire che era io quello giusto" aveva il viso arrossato dai fumi del piacere ma con un sorriso sghembo a cui Michael ogni volta non riusciva a resistere.

Tutto era perfetto in quel momento, lo spettro di Josh, di Chris, le ansie del lavoro, erano scomparse, ora c'erano solo Michael e Adam. "Dobbiamo festeggiare vero?" e spinse il suo membro con più velocità. Michael inarcò la schiena fino ad alzare gli occhi al cielo per il piacere che stava provando "Tutto quello che vorrai, l'importante è stare con te" affermò Michael mentre sentì che Adam, con un urlo di piacere, in quel momento arrivò con veemenza dentro di lui. "E' te che voglio far felice" e, per la prima volta, Adam fece una cosa che non aveva mai fatto. Scese fra le gambe di Adam, assaporò il membro dell'amante che vibrava come non mai. Michael guardò Adam negli occhi e capì: in quel momento era consapevole di tutto, che doveva affrontare i suoi demoni, che era arrivato il momento di chiudere con il passato e guardare al futuro. 

Schizzò dopo pochi secondi bagnando le lenzuola del letto. Adam fece una risata e poi baciò le labbra di Michael. Si accoccolarono e in pochi minuti caddero in un sonno profondo, erano quasi le tre di notte. In quel momento, fra il sonno e la veglia, Michael tornò di nuovo su i suoi passi "Adam mi ama, ha scelto me, vuole me" disse mentre sentiva ancora il sapore della sua saliva sulla bocca "Devo affrontare i miei demoni e scacciare insicurezza, l'ansia, il risentimento. Mi merito la felicità e la merita anche Adam" poi chiuse gli occhi e si addormentò.

                                                                                            ***

"Dai amore, ma mi lasci solo soletto questa mattina?" disse Adam mentre si stiracchiava fra le lenzuola. Era ancora nudo e Michael non smise di ammirare il suo corpo. "Si tratta solo di un brunch con Lucy. Non starò via per molto" sorrise mentre si asciugava i capelli. Era appena uscito dalla doccia e Adam si avvinghiò di nuovo al suo corpo "E se ti lego a letto fino a domani mattina?" sorrise e gli baciò il fianco "Dai oggi ho la giornata libera, possiamo stare qui nel letto oppure ... stare qui a letto. Scegli tu" ed ammiccò con un sorriso

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