Forbidden Love

Capitolo 27: Batticuore, bugie e... scazzottate

            

Michael si sentì stranito quando si alzò dal letto. La domenica trascorsa insieme ad Adam, nel tedio più totale, sembrava già un vago ricordo anche se è stato forse il giorno in cui, sia lui che Adam, si sono messi a nudo l'uno con l'altro. Ed anche se si è rivelata un'impresa allontanare il pensiero di Chris e di quel bacio maldetto, ora era arrivato il momento di spegnare il cuore ed azionare il cervello. La redazione di Vogue lo aspettava per il primo giorno da stagista, il primo di una lunga serie, il primo giorno di una nuova avventura che, nel bene o nel male, cambierà la sua vita. Michael per la prima volta non si sentiva ansioso, era circondato da un alone di forza mistica che gli dava la carica necessaria per affrontare quel lunedì diverso dal solito. Si alzò dal letto silenziosamente per non svegliare Adam, dormiva ancora placidamente, aveva un'espressione da cucciolo, e Michael non voleva disturbare il suo sonno. Abbozzò un sorriso, poi con la punta delle dita, gli sfiorò la fronte. Nonostante tutto era felice di aver trascorso la domenica insieme a lui.

Liberatosi, per così dire, dal peso di Chris, Michael non si aspettava che proprio in quel contesto Adam avrebbe rivelato tutto il suo passato. Sapere che fino ad ora si era portato dentro un fardello del genere, lo faceva sentire una persona orribile, ma allo stesso tempo era consapevole che fra lui ed Adam ora non c'erano più segreti. La loro storia aveva preso una piega inaspettata e Michael avrebbe fatto l'impossibile per non rovinare tutto. Lo spetto di Chris presto sarebbe sparito, in un modo o nell'altro.

Prima di scendere in cucina e sorseggiare il primo caffè della giornata, Michael si fece una lunga doccia rilassante. Questo significava lavar via l'odore di Adam, ma era un giorno importante, un giorno che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Tutto doveva essere perfetto. Mentre si insaponava i capelli, il suo pensiero volò al direttore del New York City Post. Ancora non sapeva del suo ingresso a Vogue, ma avrebbe pagato oro per vedere il suo viso quando, nel primo pomeriggio, avrebbe inviato la mail di dimissioni. Si, non sapeva se dopo i tre mesi sarebbe rimasto in redazione, ma questo stage sarebbe stato un qualcosa di diverso, sarebbe stato il suo trampolino di lancio.

"Mi lasci un po' di acqua calda" disse Adam apprendo in bagno all'improvviso. Aveva un sorriso sardonico ed uno sguardo sexy come non mai. "Ti volevo preparare la colazione" disse Michael ancora con il getto d'acqua che gli cadeva sul corpo. "Ma la mia colazione sei tu" sorrise. Adam si sfilò i boxer ed entrò in doccia. Aveva già l'erezione che gli pulsava "Approfittiamo prima che mamma Helen torni a casa" ed abbracciò Michael.

"Non ti sono bastato ieri sera?" disse mentre cedette al suo abbraccio

"Tu non mi basti mai, ma questa volta voglio dedicarmi solo al tuo piacere. Te lo meriti è un giorno importante" disse Adam ammiccando

"Cosa intendi?" e Michael fu subito zittito dalla bocca di Adam. La lingua umida e bagnata dall'acqua della doccia rese quel bacio diverso dal solito, più intenso, più focoso, più sensuale. Michael non ebbe quasi respiro. Fece scendere le mani sul fondoschiena di Adam per avvicinarlo a sé ancora di più. Entrambi mugugnarono. Adam si staccò dalle labbra di Michael e disse "Guardami negli occhi, non abbassarli mai" ordinò il ragazzo mentre prendeva fra le sue mani l'erezione di Michael. Cominciò a massaggiare il membro prima lentamente, poi più velocemente, muoveva la sua mano seguendo il respiro di Michael. Non si staccarono gli occhi di dosso come se intorno a loro non esistessero muri.

"Adam, sto venendo" disse Michael con un respiro strozzato.

"Non ho intenzione di fermarmi" disse Adam.

L'orgasmo di Michael arrivò impetuoso, forse e vibrante. Dovette appoggiarsi al muro della doccia per prendere fiato. Adam subito dopo lo baciò e disse "Grazie per la colazione", mentre assaporava il seme di Michael che aveva fra le dita.