Capitolo 3

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-Stia più attenta la prossima volta-mi dice

-Scusami, non avevo visto il gradino-, raccogliendo la borsa

-Gemma ma sei tu?-, domanda mi volto verso il ragazzo che mi ha salvato e rimango senza parole, -Ben!?-, esclamo. Non lo vedo da due anni. È così diverso

-Come stai? È da tanto che non ci sentiamo-

-Bene, tu?-

-Anch'io dai-, mi cade l'occhio sul suo orologio e vedo che sono le nove e mezza passate e devo stare in aula da un po'

-Devo andare che sono in ritardo-dico

-Vuoi che ti accompagno?-

-No grazie tanto è qua vicino, ci sentiamo-

-Certo-, lo saluto e poi scappo via verso l'università.

Arrivo che il prof ha appena chiuso la porta dell'aula, mi scuso e poi vado a mettermi al mio posto.

Per tutta la lezione, non riesco a stare attenta, giocherello con la penna pensando all'incontro di stamattina.

Dopo la lezione, ho un ora di pausa e cosi vado alla caffetteria dell'università a prendere un caffè, e intanto sto sistemando il mio quaderno per la lezione successiva quando mi raggiunge il prof Romero

-Oggi in classe ti ho visto abbastanza assente, tutto bene?-mi domanda

-Si, stavo solo ripensando a quello che mi è successo stamattina-

-La macchina?-

-No, quello che è successo dopo....ho incontrato il mio ex-

-Ahia, sicuramente con un'altra-

-No pero sono due anni che non ci vediamo...e mi ha fatto uno strano effetto-, mentre stiamo parlando mi raggiunge Simone -Scusate, Gemma possiamo parlare?-mi domanda

-Si-

-Io vi lascio, ho delle cose da fare- dice il prof alzandosi

-Dimmi-, dopo che siamo rimasti soli

-Possiamo andare in un posto più tranquillo?-

-Si, aspetta che metto via-, metto le mie cose dentro la borsa e poi andiamo nel giardino universitario, ci sediamo ad una panchina libera

-Dai di cosa devi parlarmi?-, domando

-Prima ti volevo chiedere scusa perché l'altra sera, non era mia intenzione, avevo bevuto un po' troppo e sai che non reggo molto l'alcool-

-Scuse accettate, ma che non si ripeta...tutto qua quello che mi dovevi dire?-

-No...c'è dell'altro-

-Ti ascolto-

-Non so come dirtelo, è da un po' che mi preparo il discorso...ecco io...-

-Tu?-

-Non fare cosi, mi rendi le cose più difficili-

-Scusa...dai continua-

-Io sono innamorato di te, Gemma, da tantissimo...sei diventata il mio pensiero fisso, la mia causa dell'insonnia-

-Simone è bello quello che mi dici pero io...non provo le stesse cose, mi dispiace, io ti vedo come un amico-

-Okay...ho capito, volevo solo essere sincero con te-

-Grazie...devo andare a lezione, mi vuoi accompagnare?-

-Si-, e cosi ci alziamo e rientriamo.

***

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