Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL]

Capitolo 1

-Camilla, io scappo che sono in ritardo...oggi ho la prima lezione con il nuovo professore di Gestione imprenditoriale, e non voglio arrivare in ritardo-dico mentre prendo due biscotti sul tavolo

-A che ora finisci?-

-Credo all'una e mezza...ti faccio sapere più tardi, ciao scappo-, ed esco di casa, salgo in macchina e vado all'università. Arrivo con due minuti di ritardo e per mia fortuna il professore non è ancora arrivato. Mi sono appena seduta al mio posto, quando fa il suo ingresso. Rimango senza parole è lo stesso che ho incontrato fuori dalla discoteca. Quanto cazzo può essere piccolo il mondo? Spero davvero che non mi riconosca

-Buongiorno...credo che sappiate che il mio collega si è trasferito a Milano e io prenderò il suo posto-dice, poi da uno sguardo generale alla classe e quando mi vide sorride, ma io abbasso lo sguardo. Come non detto.

A lezione finita, esco per ultima e mi sento richiamare -Ehi ragazza della discoteca, ci incontriamo di nuovo-mi dice

-Eh già...devo andare, ho un'altra lezione e l'aula si trova dalla parte opposta, ci vediamo-, e cosi corro via.

***

Finite le lezioni per oggi, torno a casa e mentre sto in macchina chiamo Camilla

'Ehi, io ho finito e sto andando a casa, invece tu?'

'Mi manca un'ultima lezione e ho finito, ci vediamo a casa'

Okay', e riattacco.

Arrivo a casa, mi faccio un panino e poi mi metto a vedere una serie tv al computer, mentre sono concentrata sento rientrare Camilla

-Finalmente a casa, oggi è stata una giornata intensa-dice appoggiando la borsa sul divano e poi va in cucina, metto in pausa e la seguo

-Che cos'è successo?-, domanda sedendomi sullo sgabello

-Niente, è la uni che stressa...ma alla fine ieri sera che cos'è successo? Non mi hai più raccontato- mentre si sta preparando un panino

-Simone si è impazzito e ha tentato di baciarmi-

-Beh si sapeva che era innamorato di te...solo tu non te ne eri accorta-

-Non credo, secondo me aveva bevuto un po' troppo-

-Beh e tutti i ritratti che c'erano alla mostra, perché pensi che te l'abbia fatti?-

-Beh tanto ormai è passato, non voglio più parlarne-

-Come vuoi-, e poi mangia

-Vabbè vado di là a studiare-, mi alzo, prendo il computer in sala e vado in camera mia.

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Dopo aver studiato tutto il pomeriggio vado a lavorare, -Camilla, oggi faccio il turno tardi quindi non mi aspettare per cena-, l'avviso

-Okay-, esco di casa per andare al bar. Qua saluto la mia collega, -Ciao Ester, com'è andata stamattina?-, domando mettendomi la divisa

-Bah le solite cose...niente di nuovo...ci vediamo domani, io vado-

-Okay, a domani-, dopo che se ne va comincio il turno. Tutto prosegue nella norma fino all'entrata del mio professore di Gestione imprenditoriale. Troppe coincidenze.

-Ehi anche qua ti trovo-mi dice

-Buona sera...eh già, che cosa ordina?-dico mentre pulisco il bancone

-Un gin tonic, grazie-

-Subito-

-Da quanto lavori qua?-mi domanda mentre glielo sto preparando

-Da un anno e poco più-

-E quando lo trovi il tempo per studiare?-

-Faccio i turni-, vado a servire gli altri clienti

-A che ora finisci il turno?-, mi domanda quando ritorno al bancone

-Mezz'ora-

-Bene, allora ti aspetto così ti accompagno a casa-

-Non serve, può andare...magari a casa l'aspettano-

-Non mi aspetta nessuno a casa, altrimenti non sarei venuto qua...non è conveniente che giri da sola a quest'ora-

-Va bene allora, il tempo che chiudo e andiamo-, finisco di sistemare le ultime cose, poi mi tolgo la divisa, spengo la luce e quando siamo usciti abbasso la serranda

-E quindi è così che ti mantieni?-mi domanda mentre camminiamo

-Beh il qualche modo devo pur pagarmi la casa. Per l'università ho vinto la borsa di studio...non voglio dipendere da mio fratello solo perché è famoso-

-Tuo fratello è famoso?-

-Si, è un cantante-

-Ma non mi dire-

-Già...io sono arrivata, grazie per la compagnia-

-Di niente-, lo bacio sulla guancia e poi entro in casa. Senza svegliare Camilla vado dritta in camera mia, indosso il pigiama e metto a dormire.

N/A
Capitolo tranquillo ma è solo il primo.
Grazie per avermi seguito su quest'altra storia.