Capitolo 28

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-Camilla io vado...sto via tutta la giornata, ma penso di tornare per cena-, dico quando suonano il campanello

-Si, e stai attenta-, annuisco e poi esco. Salgo nella sua macchina e partiamo alla svolta di Anzio.

Da quando vivo a Roma, non ci sono mai stata e Carlo mi ha detto che è un bel posto, ed è un peccato non vederlo.

Con la macchina ci si impiega su per giù un ora scarsa. Parcheggia nei posti non a pagamento anche se sono un po' lontano dal centro. Arriviamo che sono già le dodici passate, decidiamo di prendere la pizza a portare via e andare a mangiarla seduti in spiaggia.

Il mare è mosso, come è immaginabile visto che tira vento.

-È proprio bello il mare-dice Carlo

-Oddio bello, non direi-

-Bello perché ci sei tu qui con me-, lo guardo

-In questi mesi non ti ho mai dimenticato, anche se tu non hai voluto saperne di me-disse

-Carlo, voglio essere sincera con te...in quest'ultimi mesi ne ho passate tante e quindi ti chiedo pazienza-

-Io ho tutta la pazienza del mondo, e so che un giorno mi amerai-, non rispondo, perché non so se fossi mai riuscita smettere di amare Ben.


Benjamin's pov

E' domenica. E decido di andare a Roma per passare una giornata con lei ma quando arrivo a casa sua rimango un po' deluso

-Mi dispiace, ma non c'è torna stasera-dice Camilla

-Dov'è andata?-chiedo

-Al mare...e non è da sola-, so che è con il professore dell'università. Dal primo giorno che l'ho visto ho sempre saputo che è innamorato di lei.

-Ah...grazie, ci vediamo-, e poi vado via. Saperla a mare con qualcun altro mi fa salire il sangue al cervello. Mi dà fastidio l'idea che qualcun altro la faccia ridere al posto mio.

Vado a farmi un giro per il centro di Roma, e verso sera ritorno sotto casa sua quando vedo parcheggiare una macchina e poco dopo li vedo scendere. Da dove sono non sento dire molto fino a quando non li vedo baciare. E lo ammetto mi diede molto fastidio.

Quando finalmente se ne va, la raggiungo -E cosi sei ritornata con lui dopo tutto quello che ti ha fatto-, le dico facendola sussultare

-Ben, mi hai spaventata! Cosa ci fai qua?-

-Volevo vederti...e scopro che sei andata al mare con un altro-

-Ben, tra poco tu ti sposerai con un'altra e ci avrai anche un figlio, io ho tutto il diritto di farmi una vita e cercare di essere felice-

-Si, ma non posso sopportare l'idea che esci con un altro, che ti faccia ridere, che ti tocca...non ci sei andata a letto vero?-

-Ma certo che no...io non vado a letto con chiunque, lo sai-

-Menomale...l'idea di lui dentro di te, che ti fa venire e tu che urli il suo nome mi fa ingelosire-

-Ma sai che non potrò rimanere da sola per sempre anche se tu ti sposerai-

-Lo so...e devo imparare a lasciarti andare ma mi è difficile. Ti amo troppo-, dico avvicinandomi e le accarezzo la guancia

-È difficile anche per me, se tu vieni qua a casa mia-

-Mi manchi...-, accarezzandole le labbra

-Anche tu, ma sto cercando di andare avanti per continuare a vivere senza di te-, sta andando via quando lo richiamo indietro, -Aspetta...-

-Che c'è?-, girandosi e venendomi vicino a me. Siamo a pochi centimetri di distanza. Non so perché lo faccio ma mi sento di farlo e cosi la bacio, lui ricambia approfondendolo, -Perché l'hai fatto?-mi chiede

-Non lo so...volevo farlo e basta, ma sono stato uno stupido non dovevo, meglio che rientro-dice e corre verso la porta, -Addio Ben, per favore non venire più a casa...mi fa male tutto ciò-, mi dice prima di entrare e chiudere la porta di casa.

Mentre io torno alla stazione Termini per prendere il treno. Ha ragione. Devo dimenticarmi di lei. Mi sto per sposare e avere un figlio con un'altra. Ci stiamo solo facendo del male. 

Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora