Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL]

Capitolo 33

-Questo come mi sta?-chiedo a Ben provando circa il decimo vestito ma nessuno mi ha poi cosi convinto

-A te sta bene tutto...ma questo non ti dona, sinceramente-

-Lo penso anch'io...ce ne sono alcuni color rosso e lungo?-chiedo alla commessa, la quale tutto il tempo è stata cosi gentile da assistermi

-Vado a vedere-, poi sparisce nel retro per ritornare con un vestito lungo rosso, solo a vederlo me ne sono innamorata, ma devo vedermelo addosso. Entro nel camerino e poi riesco

-Sei magnifica, devi prenderlo assolutamente-esclama Ben

-Quanto costa?-chiedo alla commessa

-350 euro-

-È fuori dal mio budget...ma mi piace troppo-. Sono indecisa da un lato voglio prenderlo ma dall'altro è troppo caro, nel frattempo mi cambio e poi esco dal camerino

-Se vuoi posso...-prova a dire Ben

-Non ci pensare nemmeno...grazie per la pazienza ma devo pensarci-dico poi alla commessa

-Okay, ci vediamo la prossima volta-, poi usciamo dal negozio a mani vuote

-Ho speso tutta la mattina qua dentro e non ho combinato nulla...ma comunque ho fame, andiamo a mangiare?-

-Si...ma a patto che fai pagare me-

-Tanto avresti pagato comunque-, gli faccio notare, andiamo da burger king che è più vicino, mentre sto in fila lui si scusa e va in bagno, quando torna è strano

-Tutto bene?-chiedo

-Si-. È il nostro turno e ordiniamo, andiamo poi sedersi ma in quel momento sentiamo delle ragazze che urlano

-Ma quello è Ben-esclama una, poi vengono al nostro tavolo

-Siete così carini insieme-, ci guardiamo

-Beh grazie...-rispondo

-Ma quindi state insieme?-

-Ragazze, volete una foto?-chiede Ben cambiando argomento, fanno la foto e poi ci lasciano mangiare

-Mi dispiace-mi dice

-E di cosa...loro non sanno come stanno le cose-.

Dopo aver mangiato, ritorniamo a casa ma ci rimango per poco perché nel pomeriggio Sharon mi manda l'indirizzo dell'atelier e cosi la raggiungo.

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-Grazie, sono davvero felice che hai accettato-mi dice quando entro nell'atelier, faccio un sorriso ma non tanto sincero.

Si sta sempre sposando con il mio Ben, non posso essere felice.

-Come sto?-mi chiede mostrandomi il vestito

-Bene...è carino il vestito-

-Sai sono cosi agitata, da domani sarò la signora Mascolo-, cerco di non far vedere che sto male

-È maschio o femmina?-chiedo alludendo al bambino

-Abbiamo deciso di non saperlo, vogliamo la sorpresa-

-Capito-

-Alla fine ho vinto...Ben ha scelto me-mi dice mentre si guarda allo specchio. Davvero ha detto una cosa del genere?

-Non ha scelto te ma il bambino, è per lui che ti sposa-

-Beh ma in amore come in guerra tutto è lecito-. Quella frase mi accende tutto. È chiaro. Come ho fatto a non pensarci prima?

-Ma tu non sei incinta...lo stai solo ingannando-, dico girandomi verso di lei

-Sei astuta-

-Deve saperlo-

-Vai a diglielo...ti crederà? Non hai nessuna prova...e faresti la figura della cretina-. Purtroppo ha ragione non ho nessuna prova per dimostrare che lo sta ingannando

-Troverò le prove e dimostrerò a Ben chi sei davvero-dico

-Ormai è tardi, ci sposeremo e tu non potrai più fare niente, hai perso accettalo...ormai Ben è mio-

-Non sarà mai tuo...potrai anche sposarti con lui, ma non ti amerà mai come ama me-

-Falso! Lui mi ama, sei tu quella che si è messa in mezzo tra noi, eravamo felici prima che arrivassi tu-

-No, tu ti sbagli sei tu quella che si è messa in mezzo...noi ci amiamo da tanto, da prima di conoscerti-

-Ma quando l'ho conosciuto lui era sotto un treno perché tu l'hai lasciato per andare a Roma, io l'ho fatto tornare a vivere-

-Tu non sai nulla di quello che è successo tra di noi-

-Io so solo che tu non lo meriti-, faccio un respiro profondo per non andare lì e tirarle quei pochi capelli che ha in testa.

Respira Gemma, respira.

-Tu non lo meriti, lo stai ingannando-

-Almeno non lo faccio soffrire come fai tu-

-Sei falsa, una bugiarda...Ben si renderà conto di chi sei veramente-. Detto ciò prendo la mia borsa e me ne vado via ma prima di chiudere la porta mi giro per l'ultima volta verso di lei, mi saluta con la mano sorridendomi con quel sorriso da falsa che è, scuoto la testa e me ne torno a casa.

Quando rientro vado diretta in camera, e poco dopo mi raggiunge Camilla

-Che è successo?-chiede chiudendo la porta

-Sono appena stata da Sharon-

-E?-

-È così antipatica, spregevole, bugiarda, falsa...Ben non la merita-

-Si okay, questo si sapeva...ma perché dici così? È successo qualcosa?-

-Sharon non è mai stata incinta, ha messo su questa farsa per far in modo che Ben la sposi-

-Si sapeva che era diabolica ma arrivare a inventarsi una cosa del genere, è troppo...adesso cosa hai intenzioni di fare? Vuoi dire tutto a Ben?-

-Non mi crederà mai, non ho nessuna prova contro di lei...pero aspetta so chi mi può aiutare-, prendo il telefono e chiamo Landi, il loro chitarrista

*Ehi Gemma, che succede? È strano trovare una tua chiamata*

*Lo so...ma mi serve il tuo aiuto*

*Se posso volentieri...dimmi tutto*

*Ecco, preferisco farlo di persona...sei a Modena domani?*

*Si*

*Perfetto...ti va di fare colazione insieme cosi ti racconto tutto*

*Certo*

*Grazie, allora ci vediamo domani mattina alle 10 al bar quello vicino casa mia, all'angolo...hai capito dove?*

*Si, quindi a domani*, saluta e riattacco

-Fatto, domani mi vedo con Fra e vedo se puoi aiutarmi-dico

-Lo spero...deve sapere, ma a proposito hai comprato il vestito?-mi chiede cambiando poi argomento

-Non ho trovato quello che giusto, solo uno mi piaceva troppo ma era oltre il mio budget, voleva pagarmelo Ben ma glielo detto di no-

-E adesso?-

-Beh ho ancora tre giorni...darò un occhiata in giro, ma Ben e mio fratello dove sono? È strano che non siano ancora tornati-, vedendo l'ora e sono quasi le otto e ancora non sono rientrate

-Ah si, mi ha detto Fede che sono andati alla Warner per completare il disco e credono che vanno a dormire a casa di Ben...quindi siamo a casa da sole-

-Ottimo, prendiamo la pizza e affittiamo un film?-propongo

-Si-, e cosi chiamo la pizzeria per ordinare le pizze e anche il noleggio film.

Un'ora dopo, stiamo sul divano a mangiare la pizza e intanto guardiamo One day.

Alla fine di tutto ci addormentiamo sul divano, essendo troppo stanche per alzarci e andare in camera.