Capitolo 18

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Esco di casa per andare all'università, per una volta sono in orario, salgo in macchina e parto.

Posteggio davanti l'università ma prima di scendere chiamo Carlo per sapere dove sta, ma mi dà la segreteria telefonica, chiudo e mi dirigo verso l'entrata incontrando Simone e Carmen insieme

-Ehi, ci incontriamo raramente all'università-mi dice Carmen

-Ho orari diversi-

-Si, ora si chiama cosi-, mi fa l'occhialino

-È vero-

-Come dici tu, mi accompagnate al bar?-

-Si-, e cosi andiamo al bar, Carmen fa colazione mentre io e Simone prendiamo soltanto un caffè

-Dai raccontaci di questo nuovo tipo-mi dice

-Non c'è niente da sapere, siamo insieme da poche settimane-

-Come si chiama?-, sto per dire il suo nome ma mi fermai

-Non posso rivelarlo, o almeno non qua-sussurro guardandomi intorno

-Aspetta ma non sarà il nuovo professore Romero?-

-Sh abbassa la voce-

-È lui?-mi sussurra, annuisco

-Sei una pazza...ma ottima scelta-, mi fa l'occhiolino, poi ci dividiamo e ognuno va nella propria lezione.

Alle due finisco l'ultima lezione, e da lì vado direttamente al bar per il mio turno, ma mentre sto per partire mi squilla il telefono, ed è Carlo

*Ehi, dove sei stato tutto il giorno? Ti cercavo*

*Avevo delle cose da fare in università con dei colleghi...adesso dove sei?*

*In macchina davanti l'università ma stavo andando a lavoro, oggi finisco alle 19*

*Cenetta a casa mia?*

*Si*

*Allora ci vediamo dopo*

*Okay...alle 20 sono da te*

*Ti aspetto,ti faccio una cenetta speciale...ti stupirò*

*Okay, allora a dopo*,riattacco e poi vado a lavoro.

***

-Ester, scusami se ti saluto così di fretta ma ho un appuntamento e devo andare a casa a cambiarmi-dico togliendomi la divisa

-Fa niente, divertiti-, prendo la borsa e poi scappo via, salgo in macchina e torno a casa, vi trovo Camilla in compagnia di Giovanni, -Ciao-dico

-Ma vi siete presentati?-, domanda Camilla

-In realtà no-risponde lui -Piacere Giovanni-dice porgendomi la mano

-Gemma piacere-, stringendola

-Rimane a cena da noi, spero che non sia un problema-

-Si ma io non ceno a casa, sono passata solo per cambiarmi...vado a cena da Carlo-

-Ah okay-, vado in camera mia per prepararmi.

-Io vado, ci vediamo domani penso che mi fermerò a dormire lì-dico entrando in salotto

-Mi raccomando eh, sta attenta-

-Si tranquilla...vado-, esco e mi dirigo verso casa di Carlo. Abita al quartiere opposto al mio.

Suono il citofono e mi apre, salgo al terzo piano, -Che buon profumino-dico entrando in casa, mi tolgo la giacca e l'appoggio sul divano, poi lo raggiungo in cucina

-Che cucini di buono?-, andandogli vicino

-Sospresa-, girandosi verso di me e mi bacia -Mi sei mancata oggi-

-Anche tu-, ci sediamo al tavolo e iniziamo a mangiare.

Dopo aver mangiato lo aiuto a sparecchiare, e poi ci mettiamo a sedere sul divano, appoggio la mia testa sul suo petto e guardiamo la tv. Mentre stiamo cosi rilassati sentiamo aprire la porta, -Chi ha le chiavi di casa tua?-, gli domando. Non fa in tempo a rispondermi che entra una bimba di cinque anni che gli corre in bracci, urlando -Papà-, e poco dopo entra una signora

-Scusami ma piangeva tutto la notte che voleva venire a dormire da te-dice

-Papà, posso restare a dormire qua?-, gli domanda, mi guarda e poi risponde

-Certo tesoro-

-E questa bella ragazza chi è?-, domanda la moglie

-Io? Una semplice alunna, sono venuta qua per delle ripetizioni...me ne stavo andando-, detto ciò prendo la mia borsa, la giacca e vado via.

Non riesco a crederci sta con me, ma intanto ha già una moglie e una figlia piccola.

Mi ha mentito per tutto questo tempo.

Mi ha Ingannata. Illusa.

Ben ha sempre avuto ragione.

-Gemma-mi sento chiamare, mi volto ed è Carlo -Posso spiegarti-

-Spiegarmi cosa? È tutto abbastanza chiaro-

-Quella signora non è più mia moglie, siamo divorziati da circa un anno...condividiamo solo nostra figlia-

-Sposato o no, me lo dovevi dire comunque-

-Volevo...ma non trovavo il modo-

-Dimmi solo una cosa, quando mi dicevi che non potevi venire da me era perché dovevi stare con la tua famiglia?-

-Si, con mia figlia-

-Okay, è tutto chiaro...addio Carlo, tra noi è finita-, me ne sto andando ma mi prende per il polso, -Ti prego non dire cosi, io è te che voglio-mi supplica

-Mi hai mentito...e odio le bugie, mi dispiace-

-Promettimi pero che ci penserai...la mia ex moglie e mia figlia non mi faranno mai cambiare ciò che provo per te-

-Non lo so, ora voglio solo starmene da sola per favore-, me ne vado via e lui non mi ferma. Salgo in macchina e prima di partire aspetto. Penso e poi prendo il telefono e chiamo Ben

*Sei contento adesso? Tu sapevi già tutto vero? Perché non me lo hai detto?*, appena mi risponde. Non gli faccio nemmeno dire pronto.

*Gemma, io ho provato a dirtelo ma non mi davi ascolto*

*Sei contento adesso? Era quello che volevi?*

*No, io non voglio che soffri*

*Mi hai mentito anche tu...addio Ben, non cercami più e non chiamarmi...non voglio più saperne di te e di Carlo*, riattacco senza aspettare la sua risposta. Metto in moto e vagai per le strade di Roma. Non mi va di tornare a casa, avrei dovuto spiegare tutto a Camilla e non ne ho voglia, o almeno per stasera. Voglio starmene per conto mio. 

Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora