Esco di casa per andare all'università, per una volta sono in orario, salgo in macchina e parto.
Posteggio davanti l'università ma prima di scendere chiamo Carlo per sapere dove sta, ma mi dà la segreteria telefonica, chiudo e mi dirigo verso l'entrata incontrando Simone e Carmen insieme
-Ehi, ci incontriamo raramente all'università-mi dice Carmen
-Ho orari diversi-
-Si, ora si chiama cosi-, mi fa l'occhialino
-È vero-
-Come dici tu, mi accompagnate al bar?-
-Si-, e cosi andiamo al bar, Carmen fa colazione mentre io e Simone prendiamo soltanto un caffè
-Dai raccontaci di questo nuovo tipo-mi dice
-Non c'è niente da sapere, siamo insieme da poche settimane-
-Come si chiama?-, sto per dire il suo nome ma mi fermai
-Non posso rivelarlo, o almeno non qua-sussurro guardandomi intorno
-Aspetta ma non sarà il nuovo professore Romero?-
-Sh abbassa la voce-
-È lui?-mi sussurra, annuisco
-Sei una pazza...ma ottima scelta-, mi fa l'occhiolino, poi ci dividiamo e ognuno va nella propria lezione.
Alle due finisco l'ultima lezione, e da lì vado direttamente al bar per il mio turno, ma mentre sto per partire mi squilla il telefono, ed è Carlo
*Ehi, dove sei stato tutto il giorno? Ti cercavo*
*Avevo delle cose da fare in università con dei colleghi...adesso dove sei?*
*In macchina davanti l'università ma stavo andando a lavoro, oggi finisco alle 19*
*Cenetta a casa mia?*
*Si*
*Allora ci vediamo dopo*
*Okay...alle 20 sono da te*
*Ti aspetto,ti faccio una cenetta speciale...ti stupirò*
*Okay, allora a dopo*,riattacco e poi vado a lavoro.
***
-Ester, scusami se ti saluto così di fretta ma ho un appuntamento e devo andare a casa a cambiarmi-dico togliendomi la divisa
-Fa niente, divertiti-, prendo la borsa e poi scappo via, salgo in macchina e torno a casa, vi trovo Camilla in compagnia di Giovanni, -Ciao-dico
-Ma vi siete presentati?-, domanda Camilla
-In realtà no-risponde lui -Piacere Giovanni-dice porgendomi la mano
-Gemma piacere-, stringendola
-Rimane a cena da noi, spero che non sia un problema-
-Si ma io non ceno a casa, sono passata solo per cambiarmi...vado a cena da Carlo-
-Ah okay-, vado in camera mia per prepararmi.
-Io vado, ci vediamo domani penso che mi fermerò a dormire lì-dico entrando in salotto
-Mi raccomando eh, sta attenta-
-Si tranquilla...vado-, esco e mi dirigo verso casa di Carlo. Abita al quartiere opposto al mio.
Suono il citofono e mi apre, salgo al terzo piano, -Che buon profumino-dico entrando in casa, mi tolgo la giacca e l'appoggio sul divano, poi lo raggiungo in cucina
-Che cucini di buono?-, andandogli vicino
-Sospresa-, girandosi verso di me e mi bacia -Mi sei mancata oggi-
-Anche tu-, ci sediamo al tavolo e iniziamo a mangiare.
Dopo aver mangiato lo aiuto a sparecchiare, e poi ci mettiamo a sedere sul divano, appoggio la mia testa sul suo petto e guardiamo la tv. Mentre stiamo cosi rilassati sentiamo aprire la porta, -Chi ha le chiavi di casa tua?-, gli domando. Non fa in tempo a rispondermi che entra una bimba di cinque anni che gli corre in bracci, urlando -Papà-, e poco dopo entra una signora
-Scusami ma piangeva tutto la notte che voleva venire a dormire da te-dice
-Papà, posso restare a dormire qua?-, gli domanda, mi guarda e poi risponde
-Certo tesoro-
-E questa bella ragazza chi è?-, domanda la moglie
-Io? Una semplice alunna, sono venuta qua per delle ripetizioni...me ne stavo andando-, detto ciò prendo la mia borsa, la giacca e vado via.
Non riesco a crederci sta con me, ma intanto ha già una moglie e una figlia piccola.
Mi ha mentito per tutto questo tempo.
Mi ha Ingannata. Illusa.
Ben ha sempre avuto ragione.
-Gemma-mi sento chiamare, mi volto ed è Carlo -Posso spiegarti-
-Spiegarmi cosa? È tutto abbastanza chiaro-
-Quella signora non è più mia moglie, siamo divorziati da circa un anno...condividiamo solo nostra figlia-
-Sposato o no, me lo dovevi dire comunque-
-Volevo...ma non trovavo il modo-
-Dimmi solo una cosa, quando mi dicevi che non potevi venire da me era perché dovevi stare con la tua famiglia?-
-Si, con mia figlia-
-Okay, è tutto chiaro...addio Carlo, tra noi è finita-, me ne sto andando ma mi prende per il polso, -Ti prego non dire cosi, io è te che voglio-mi supplica
-Mi hai mentito...e odio le bugie, mi dispiace-
-Promettimi pero che ci penserai...la mia ex moglie e mia figlia non mi faranno mai cambiare ciò che provo per te-
-Non lo so, ora voglio solo starmene da sola per favore-, me ne vado via e lui non mi ferma. Salgo in macchina e prima di partire aspetto. Penso e poi prendo il telefono e chiamo Ben
*Sei contento adesso? Tu sapevi già tutto vero? Perché non me lo hai detto?*, appena mi risponde. Non gli faccio nemmeno dire pronto.
*Gemma, io ho provato a dirtelo ma non mi davi ascolto*
*Sei contento adesso? Era quello che volevi?*
*No, io non voglio che soffri*
*Mi hai mentito anche tu...addio Ben, non cercami più e non chiamarmi...non voglio più saperne di te e di Carlo*, riattacco senza aspettare la sua risposta. Metto in moto e vagai per le strade di Roma. Non mi va di tornare a casa, avrei dovuto spiegare tutto a Camilla e non ne ho voglia, o almeno per stasera. Voglio starmene per conto mio.
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Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL]
FanficI CAPITOLI SONO STATI REVISIONATI E IN PARTE MODIFICATI Quando sembrava di aver cominciato una nuova vita, a Roma, lontano dalla sua città d'origine...basta un solo incontro che le farà cambiare idea, e capire che quel passato, quelle emozioni prov...