Capitolo 27

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Sono passati solo quattro giorni dalla notizia del matrimonio di Ben, e mi sto piano piano abituando.

Certo pensare che si sposa con un'altra, da sempre un po di fastidio ma a volte la vita non va come uno vuole.

-Che cosa hai da fare questa sera?-mi chiede Carlo, quando abbiamo finito la lezione di recupero e mi sto preparando per andare via

-Nulla...oggi è il mio giorno libero, perché?-

-Mi hanno dato due biglietti per la prima di un concerto di musica jazz, e mi chiedevo se volevi accompagnarmi?-

-Si, volentieri-

-È al teatro Brancaccio, ma ti passo a prendere io e andiamo insieme-

-Non serve, ho la macchina...ci vediamo direttamente davanti al teatro-

-Ma a me non crea nessun disturbo venirti a prendere-

-Lo so...ma preferisco guidare-

-Come vuoi, ci vediamo allora li davanti alle 20:30-

-Okay, a più tardi-, lo saluto baciandolo sulle guance e poi tornai a casa visto che avevo finito per oggi le lezioni.

***

-Pensi che sia troppo elegante per andare a vedere un concerto?-chiedo a Camilla entrando in salotto con un vestito nero lungo dietro e corto avanti

-Beh dipende da i punti di vista...se speri nel dopo si altrimenti è un po' troppo-

-Hai ragione meglio andare sul classico-, e così vado a cambiarmi, optando questa volta per un semplice pantalone a vita alta nero con una maglietta un po' elegante che nella parte al di sopra il seno era semitrasparente e come scarpe metto i tacchi neri classici

-Adesso può andare?-chiedo

-Si...ma tanto tu sei sempre una figa assurda comunque-

-Se se come no-, andando in camera per finire di sistemarmi, mi trucco leggera: matita e mascara e i capelli decido di piastrarmeli.

-Vabbè io vado che da qua per arrivare al teatro ci si impiega un po'-, dico uscendo dalla camera

-Divertiti, mi raccomando-

-Si mamma-, la prendo in giro e poi esco di casa. In macchina prima di partire controllo il telefono e mi arriva un messaggio di Carlo

Io sto per partire adesso da casa, ci vediamo lì.

Gli rispondo con una nota vocale dicendogli che anch'io sto partendo adesso, appoggio il telefono sul sedile affianco e poi parto.

Da casa mia al teatro ci vogliono buoni dieci minuti esclusi i semafori, che ovviamente li becco tutti rossi. Durante il tragitto mi squilla il telefono e leggo sul display il nome di Ben, decido di non rispondergli. Voglio godermi questa serata senza pensare a lui.

Carla mi sta aspettando davanti il teatro. È vestito diverso e sembrava più figo del solito

-Ciao-dico

-Ciao...sei stupenda-

-Grazie, ma anche tu non sei male...aspetta posso darti di nuovo del tu, vero?-

-Certo, quando siamo soli e fuori dall'università non siamo più prof e studente-, annuisco, mi porge il braccio che accetto volentieri e poi entriamo in sala e il concerto inizia poco dopo.

---

-È stato bello-dico quando usciamo dal teatro

-Non sai dirle le bugie...è stato noiosissimo ammettilo-

-Diciamo che non è il concerto a cui vado di solito-

-Io ho una certa fame, conosco un posto qua vicino, cinque minuti a piedi...vuoi andare o devi tornare a casa?-

-Ho fame anch'io, quindi si andiamo-, e cosi ci incamminiamo.

Cinque minuti dopo, sto seduta ad aspettare che Carlo prendesse da mangiare. Avrei voluto dargli una mano ma mi ha detto che avrebbe fatto lui, che conosce il posto e sa cosa è buono, e cosi lo lascio fare. Sento vibrare il telefono ed è Ben, è la terza volta che mi chiama ma sono decisa a non pensare a lui, e godermi la serata.

Rifiuto quindi la chiamata e in quel momento giunge Carlo con il vassoio carico di cibo, gli faccio spazio sul tavolo e poso il telefono nella borsa

-Spero che ti piaccia quello che ho preso-dice

-Va bene tutto-, e cominciamo a mangiare.

A mezzanotte, usciamo dalla pizzeria e mi riaccompagna alla macchina -Grazie, per questa bellissima serata...anche se il concerto è stato noiosissimo- dico

-Vero...ma c'eri tu, e sono stato benissimo-, si sta avvicinando un pò troppo e cosi lo fermo in tempo

-Credo che sia meglio che vada altrimenti domani a lezione mi addormento-, gli do sulle guance e poi salgo in macchina, aspetta che parto per andare via.

Arrivo a casa che è l'una passata, mi svesto e mi metto il pigiama. Sto per spengere il telefono mi arrivano due messaggi da parte di Ben

Il primo dice

Da quando vai a teatro con il tuo prof di università?

Mentre il secondo

Okay scusami, non ho nessun diritto di arrabbiarmi se provi ad uscire con qualcun'altro...io ho fatto di peggio. Buonanotte

Con che diritto viene a farmi una scenata di gelosia? Quando è lui quello che si sta per sposare con un'altra. Io merito di essere felice. 

Niente Sarà Più Perfetto Di Noi [SEQUEL] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora