Camminiamo sulla spiaggia per una mezz'ora e dopo l'iniziale imbarazzo Fede si scatena, è troppo simpatica e mi fa ridere troppo.
-No sul serio, la prima volta che sei arrivato a Napoli ti odiavo, sembravi uno con la puzza sotto al naso-
-Io? Ma se sono la persona più avvicinabile del mondo!-
-Si dopo una quindicina di giorni l'ho capito e ora lo so, ma all'inizio non ti sopportavo-
-Però una botta me l'avresti data- rispondo e lei si blocca in mezzo alla spiaggia e si copre la faccia con le mani.
-Quanto ti odio quando mi citi, e poi lì già mi piacevi non era quando ti odiavo-
-Ahahahahah ma tanto lo so che sono il tuo sogno erotico, io e Asso di bastoni-
-Arek devi smetterla!- urla e mi tira gli schiaffi.
-Ahahah si giuro che la smetterò prima o poi ma sei troppo divertente quando ti incazzi-
-Vai a fare in culo!- urla ma io non smetto di ridere.
Ridiamo tanto insieme e lei mi piace sempre di più.
A pranzo andiamo in una trattoria casereccia lì vicino e poi ci facciamo un giro in auto fino ai castelli romani.
-Sto da due anni a Roma e qui non ci ero mai stata, mi servivi tu, Arkadiusz-
-Vedi che sono utile?-
-Non ho mai detto il contrario- risponde mentre cammina e guarda tutto ciò che la circonda. Poi all'improvviso si ferma e viene verso di me.
Mi guarda negli occhi un attimo infinito poi mi abbraccia. Mi abbraccia forte e la abbraccio anche io. Le bacio i capelli, lei mi lascia un bacio casto sul collo ma per me è come andare in paradiso.
-Andiamo da me?- mi chiede, staccandosi e guardandomi.
-Andiamo dove vuoi- rispondo.
Lei sorride e mi prende la mano fino ad arrivare alla mia auto. Imposta il navigatore e partiamo, dopo una mezz'ora arriviamo da lei e parcheggio.
Mentre cerca la chiave del cancelletto la guardo e lei inizia a parlare.
-Tu in casa mia sei il benvenuto solo se Asso di bastoni lì sta al suo posto- dice indicando verso le mie parti basse.
Resto un attimo attonito, crede che sia qui per sesso?
Apre il cancello ed entra, poi vedendo che io non la seguo mi guarda.
-Arek, vieni o no?-
-Non salgo se credi che sono qui per fare sesso-
-Arek stavo scherzando! Mi fido- torna da me e mi allaccia le braccia al collo, guardandomi dritto negli occhi -se pensavo che volessi quello qui non ti avrei invitato proprio, stanne certo- mi dice.
-Non sono qui per il sesso, non ci ho nemmeno pensato-
-Certo, lo so. Ora saliamo?- mi tira con la mano e saliamo su.
Beh forse ci ho pensato perché è davvero bella e mi piace un casino però non sono qui per quello, e non voglio che lo pensi.
Entriamo e lei mi mostra la casa.
-Qui è dove mangio- dice, mostrandomi la cucina.
-Si è a questo che serve la cucina..-
-Qui è dove studio- mi fa vedere la sua scrivania incasinata piena di libri e quaderni.
-Si la scrivania è utile per studiare-
-Qui è dove dormo- mi apre la porta della sua camera e entra prima di me, poi dopo qualche secondo si gira a guardarmi.
Ha la stanza tappezzata di foto del Napoli e mie, ha sciarpe e palloni azzurri ovunque.
È davvero tifosissima e si vede.
-Bella, mi piace.. soprattutto quel tipo là- dico, indicando un mio poster.
-Carino eh? Me lo sto lavorando, a breve sarà ai miei piedi-
-Ah si? Lo vedo un tipo sveglio, non credo caschi nelle tue trappole-
-Ti farò sapere, ma so quello che dico - risponde facendomi l'occhiolino ed esce dalla stanza.
Io la seguo e andiamo in soggiorno dove si siede sul divano e mi invita a sedermi accanto a lei.
-Ti va un po' di vino?- mi chiede alzandosi.
-Si ma poco che devo guidare-
-Si giusto due dita- riempie i calici e poi uno lo passa a me.
-Allora? Come ci si sente ad incontrare il proprio idolo?- le domando, sfiorandole leggermente la mano.
-Felice-
-Sono felice di renderti felice-
-Bene..-
-E sono felice di essere qui, qui con te- le dico, mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lei arrossisce e abbassa la testa, io le metto due dita sotto al mento e gliela alzo -Non mi sbagliavo quando dicevo che eri meravigliosa, lo sei davvero-
-Grazie- dice talmente piano che a stento riesco a sentirla -Anche tu sei niente male- termina e sorride facendo sorridere anche me.
Bevo l'ultimo sorso di vino e appoggio il calice sul tavolino davanti a noi.
Sposto la mia mano sulla sua e subito lei mi guarda negli occhi.
Non so che cos'è ma nell'aria c'è un'elettricità, un non so che di magico.
Ci guardiamo per tanto tempo, poi io mi muovo verso di lei.
So che non dovrei farlo, so che è sbagliato ma non riesco a trattenermi, devo baciarla devo almeno provarci o non mi darò pace.
Mi avvicino sempre di più e le metto una mano dietro la testa portandola verso di me. La vedo chiudere gli occhi, si rilassa, e un attimo prima che le mie labbra tocchino le sue, li chiudo anche io.
Avete presente la seta, quella pura e soffice? È così che descriverei le sue labbra. Sono morbide e calde, mi invitano e non posso rifiutare.
Le nostre lingue si incontrano e si amalgamano, sembrano un tutt'uno.
Lei mi appoggia le braccia intorno al collo e io la tiro a me dai fianchi.
Dio mio, è tutto così perfetto e bello, vorrei potesse non finire mai.
-Arek non è giusto- dice con un filo di voce allontanandosi dalle mie labbra e appoggiando la sua fronte alla mia.
-Cosa? A me sembra la cosa più giusta che io abbia mai fatto nella mia vita-
Si allontana e finisce di bere il vino.
-Non è giusto per Jessica e Tommaso e lo sai-
-Certo che lo so ma a loro poi ci penseremo, ora siamo qui io e te-
Mi fissa qualche secondo e poi annuisce.
-Vieni qui- mi distendo leggermente sul divano e la faccio appoggiare al mio petto.
Si tranquillizza mentre le accarezzo i capelli e restiamo così distesi insieme fino alle nove meno dieci che devo andare via.
Ci abbracciamo e ci baciamo ancora per salutarci, ma tanto questo non è un addio.
Io qui ci torno, da lei ci torno.
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INSTADIRECT// Arek Milik
De TodoHai ricevuto un messaggio da @Arekmilik Pubblicata l'11/05/17 Federica7e99