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-Ehi Arek, allora? Che ha detto?-
Piotr è il primo che incontro a Castelvolturno e onestamente era ciò che volevo non accadesse. Odio mentirgli, non l'ho mai fatto ma ora sono costretto.
-Chi?-
-Come chi! Jessica, dei messaggi che ha detto?-
-Ah quel fatto.. no niente, non è stata lei, non sospetta nulla-
-Non è stata lei? E chi allora?- mi domanda scioccato -Tu le credi?-
Piotr mi ha messo in guardia dall'inizio su Jessica, mi ripeteva di stare attento e di non fidarmi troppo perché la vedeva arrivista, ma io ero innamorato, avevo occhi solo per lei e non gli diedi ascolto. Ora so che aveva ragione, ma non posso tornare indietro.
Le sue parole mi hanno fatto venire un'idea, crudele ma geniale.
Lui non deve più martellarmi con questa storia, non riesco a mentirgli  per molto, già lo so, quindi lo devo allontanare da me. E ora so come fare.
-Non lo so Piotr, dimmelo tu- gli dico e mi allontano dandogli una spinta. Lui resta immobile per qualche secondo, poi fa una corsa e mi raggiunge.
-Io Arek? Sospetti di me, davvero?-
-Perché no? Il mio cellulare lo prendi sempre, sai la password e spesso ti diverti a rispondere al posto mio ai messaggi. Chi mi dice che anche stavolta non sia stato tu?-
-Te lo dico io-
È disperato, lo vedo dai suoi occhi che si scuriscono all'istante.
-Beh non basta-
-Non l'avrei mai fatto, una cosa è scherzare e un'altra prendere in giro una ragazza che ti ama Arek, non sono stato io-
-Si certo.. ora mi devo preparare, scusa- lo supero ma lui mi raggiunge di nuovo. Cazzo, mi ero scordato che è uno caparbio che non si arrende facilmente.
-Lei ti manipola Arek, ti sta mettendo contro di me, è stata lei-
-Non parlare male della mia ragazza, ok? La devi smettere di trattarla male, basta. Non è stata lei e smettila con questa storia. Se vuoi ammettere di essere stato tu, ok. Se non lo vuoi ammettere non mi interessa, ormai è acqua passata- dico restando freddo e non incrociando mai il suo sguardo.
-Non sono stato io-
-Piotr, credo che dovremmo passare meno tempo insieme io e te, la nostra amicizia è ad un punto morto-
-Ma che cazzo dici?-
-Tutto bene ragazzi?- Marek si avvicina perché ci sente alzare un po' la voce.
-Si Capitano, tutto bene- sbatto il mio armadietto e vado in campo.
-Arek pensaci bene, ti sta allontanando da me, ti ha messo contro di me, apri gli occhi-
-Anche tu mi vuoi mettere contro di lei, quindi ti ripeto, smettiamo di vederci se non in campo. Ok?-
-Se preferisci così, va bene-
-Si preferisco così- dico e vado a fare gli esercizi col mister.
Questa è la cosa più terribile che io abbia mai fatto, vedere Piotr così mi distrugge ma lo faccio per lui.

INSTADIRECT// Arek MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora