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Mi preparo qualcosa da mangiare, ormai sono le tre del pomeriggio e anche se non ho molta fame qualcosa devo prendere. Mi faccio un sandwich che finisco in due minuti e vado a mettermi sul divano. Accendo la TV ma siamo ancora durante le festività e non c'è nulla di buono da vedere.
DRIIIIIIN
Il rumore del citofono mi fa saltare dalla paura. Corro alla cornetta e rispondo.
-Chi è?-
-Arek-
-Che ci fai qui?-
-Te l'ho detto che stavo venendo-
-Come sei venuto così puoi anche andartene, ciao-
-Fede il cancello è aperto e ti ho bussato solo per cortesia, io ora salgo e ti aspetto fuori la porta-
-Fai come vuoi- dico riagganciando.
Mi metto subito a guardare dallo spioncino e poco dopo lo vedo arrivare in tutta la sua solita bellezza. È seduto su un gradino delle scale e smanetta col cellulare.
Ecco lo sapevo. Mi basta vederlo un attimo che dimentico tutto, dimentico perché fino ad un minuto fa lo stavo maledicendo e vorrei solo baciarlo e stringerlo tra le mie braccia.
Lo farò ma non così presto, deve soffrire un po'.
Decido di andarmi a fare doccia e shampoo anche se non ne ho bisogno, così, tanto per perdere tempo e farlo aspettare.
Dopo quasi un'ora torno alla porta e lo trovo ancora lì, è sempre seduto su un gradino delle scale ma ha posato il cellulare e si guarda intorno.
Decido di aprire la porta e lui appena sente il rumore si volta verso di me.
-Fede..-
-Entra- gli dico, spalancando la porta e andando in cucina.
Lui entra, chiude la porta e mi segue. Quando mi raggiunge prova ad abbracciarmi ma io lo fermo.
-Che cosa vuoi?- gli domando incrociando le braccia sotto al seno.
Apre la bocca per parlare un paio di volte ma poi si ferma, prende aria e inizia a parlare.
-Mi dispiace tantissimo, perdonami. L'ho lasciata lì e sono venuto da te appena ho potuto-
-Mi hai trattata da terza scelta e io non lo sono-
-Non lo sei, certo che non lo sei- dice avvicinandomi e mettendomi una mano su un braccio -lo so bene e ti chiedo ancora scusa- dice ancora.
Non rispondo ma l'ho perdonato già quando l'ho visto fuori la mia porta e lui guardandomi negli occhi lo capisce. Mi avvicina e mi abbraccia forte.
Gli arrivo giusto sul cuore e adoro che quando mi abbraccia lo sento battere veloce.
-Mi sei mancata tantissimo- mi prende il viso con le mani e mi bacia.
Anche tu mi sei mancato, Big Smile.

INSTADIRECT// Arek MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora