4 Capitolo

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<Di dove sei te?>
Chiese Veronica a Filippo, quello più grande.
<Non ho capito>
Gli rispose Filippo con la faccia da 'Non ho capito seriamente'
<Ha chiesto di dove sei>
Gli dissi guardandolo.
<Provincia d'Alessandria>
Rispose Filippo. Non sapevo neanche dove fosse.
Poi io e Veronica andiamo da altri ragazzi.
<Qua non mi capisce nessuno quando parlo, oh! Oh Dio, aiuto. So l'unica! So l'unica che parla romano>
Ci disse Veronica a me, Swami, Dimitri e Alessio facendoci scoppiare a ridere.
<Signori genitori seguitemi, prego>
Disse la signora e porto i nostri genitori nella balconata.
<Ora, i ragazzi si dispongono alla mia destra le ragazze alla mia sinistra. Formiamo tre righe con ogniuna delle righe tre di voi>
Noi ragazze ci mettiamo come dice il signore, mentre i ragazzi hanno un po' di difficoltà così li sistema lui.
<Ora vi illustro le semplici regole di questo collegio. Disciplina, obbedienza, pulizia e lavoro, inteso come studio e non solo, la vostra condotta dovrà essere irreprensibile.
Qui non si discute, qui si esegue.
Signori genitori per cortesia, vi chiedo di lasciarci in affido i vostri figli e le vostre figlie>
I miei zii e i miei cugini mi salutano e poi tutti i genitori se ne vanno.
<Ci sono ancora ragazzi e ragazze che hanno la gomma>
Disse sempre quello, Hitler guardandoci.
Si sente uno sputo, mi giro e vedo Filippo, quello più grande.
Scoppiamo a ridere e Hitler si avvicina a lui.
<Riprenda quella gomma>
<Non è mia>
Rispose Filippo. Sì sente di nuovo una risata da parte di tutti noi.
<La raccolga>
Gli ordinò lui. Filippo va e la raccoglie
<Grazie>
<Prego>
E ridemmo ancora. Questo si che diventerà un bel gruppo!
<Silenzio! Non è divertente, non è disciplina.
Allora chiariamo subito una cosa, io per voi, insieme alla mia collega, siamo i signori sorveglianti e solo in questo modo potrete parlare con noi, è chiaro? Quindi formiamo due file, una per i ragazzi, una per le ragazze, il più basso davanti, il più alto dietro>
Ci disse il sorvegliante e quindi noi ragazze ci sistemammo subito ero tra Silvia e Jenny, ero la sesta quindi una delle più alte.
<Non pensavo fossi così alta>
Mi disse Filippo, quello di Alessandria, guardandomi.
<Ed io non pensavo che eri così basso>
Dissi riferendomi al fatto che era, per sbaglio, dietro Pietro.
Subito si rimise al suo posto, io intanto avevo fatto scoppiare a ridere tutte le mie compagne. Formate le file, entriamo nella grande struttura.
Ci porta in un corridoio dove ci sono delle uniforme e due stanze: una con scritto Dormitorio Femminile e in quella di fronte Dormitorio Maschile.
<Quando sarete chiamati, prenderete le divise partendo da questo punto. Voglio anche ricordare che dovreste anche struccarvi eh>
Ci disse la sorvegliante
<Quindi troverete tutto l'occorrente in camera, chiaro per tutti? Non ho sentito! 'Si signora?'>
<Si signora sorvegliante!>
Dicemmo urlando tutti quanti.
<Allora a partire da queste uniformi, gentilmente la signorina Veronica Mastro, grazie, un passo avanti prendere.>
Veronica si avvicina e prende l'uniforme per poi andare nel dormitorio
<Adriano Occulto>
Cosi si prosegue andando avanti.
Dopo che chiamano me, entro nel dormitorio
<Mettiti qua!>
Mi disse Jenny indicando il letto vicino al suo e subito presi quel letto ed ero in mezzo tra lei e Silvia, infatti Jenny è alla mia sinistra e Silvia alla mia destra.
<Le mutandone della nonna oh>
Disse Veronica mostrandocele.
<Il pannolone!>
Continua Ludo facendomi ridere.
<Appunto, appunto>
Le da ragione Arianna e scoppiammo a ridere.
<Le scarpe per ballare il Tip Tap>
Mormorai io prendendone una e mostrandola mentre la stanza venne riempita da un'altra risata.
<Questi dove vanno?>
Chiese Jenny con un fiocco in mano rosa e muovendolo su e giù.
<Sulla testa>
<Così>
Dissi mettendomelo in testa e facendo scoppiare a ridere le presenti.
Intanto era appena entrata Swami e mise la sua uniforme sul primo letto che era messo proprio appena entravi.
<Te faccio vedè na cosa>
Le disse Veronica, che aveva il letto di fianco al suo, mostrandogli le mutande. Swami inzia a ridere
<Ma nemmeno la mi nonna le porta così grandi>
Mormorò la ragazza. Un'altra risata da tutte noi
Cominciamo a vestirci e ho cominciato a legare molto con tutte. I letti li abbiamo presi così:
Vicino alla porta Swami, accanto Veronica, accanto a lei Carla, accanto a lei Marika, di fronte a Marika c'è Arianna, accanto Ludo, accanto a lei Letizia, accanto a Letizia c'è Silvia poi accanto a lei io e accanto a me Jenny. E poi cominciammo a struccarci
<Silvia non ti posso vedere struccata, madó>
Ammisi guardandola. Era completamente diversa.
<Neanche tu scherzi eh>
Rispose lei ridendo. In poco tempo avevamo già legato molto.
<Raga allora>
Dissi girandomi verso le ragazze.
<La divisa è bella, ma quanto è lunga sta cazzo di gonna?>
Chiesi alle ragazze mentre mi rigiravo e mi guardavo allo specchio.
<Ma hai ragione>
Mi disse Arianna mettendosi al mio fianco e guardandosi anche lei allo specchio.
<Però a te sta bene>
Rispose Jenny guardandomi.
<Ma che cazzo dici che mi sta di merda>
Risposi io e scoppiarono a ridere. Bussarono alla porta.
<Avanti!>
Urlammo tutte noi in coro.
<Permesso...Non siete ancora pronte?>
Ci chiese Filippo Moras entrando con dietro Alessio.
<Ehm...no>
Gli rispose Silvia in fretta.
<In minuti? me lo date un pò di tempo?>
<Tra un minuto e mezzo o due>
Gli risposi io guardandolo.
<Va bhe oh... due minuti! Due minuti>
Disse andandosene e chiudendo la porta.
<Si due minuti>
Gli rispose Swami tornando a sistemarsi.
Dopo che abbiamo finito di prepararci, andiamo dai ragazzi che erano tutti intorno al sorvegliante che gli stava mostrando qualcosa.
<Ma non è giusto che c'avete camere così belle>
Commentò Veronica seccata.
<Chi vi ha dato il permesso di entrare nella camerata maschile>
Ci rimproverò il sorvegliante.
Noi scappiamo in camera nostra ridendo.

Tutto questo avrebbe portato ad una amicizia fantastica

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