10 Capitolo

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*Giorno seguente*

La sorvegliante ci ha svegliato e ci ha detto che abbiamo educazione fisica, uffa.
<A che cazzo serve educazione fisica?>
Chiesi mentre mi mettevo le scarpe.
<Per educare la fisica>
Rispose Jenny, ci fù un'attimo di silenzio
<Jenny>
La richiamai guardandola.
<Si?>
Mi chiese lei girandosi verso di me
<Vaffanculo>
Dissi sorridendole.
<Sempre molto educata la mattina>
<Sempre guarda!>
Ci cambiamo e poi facciamo le acconciature, le trecce.
Appena finiamo le acconciature scendiamo con la sorvegliante in cortile.
Il prof di educazione fisica inizia col farci fare una corsa sul posto e poi ci fa fare dieci giri di campo.
Finita questa lezione, andiamo a fare colazione ma prima prendiamo il coso di merluzzo.
Finita anche colazione andiamo in classe. Prima ora storia.
<Iniziamo bene>
Mormoro a Moras seccata.
<Chi sono quei tre che sono attaccati alla lavagna?>
Chiese la prof indicandoci le fotografie.
<Uno dei tre è Garibaldi>
Disse Federico indicando uno dei tre.
<No, uno dei tre no>
<L'ultimo a destra>
Disse Federico indicandolo.
<Ecco, vieni alla lavagna e scrivi il nome>
Disse la prof a Federico.
<G punto Garibaldi>
Disse Moras facendomi scoppiare a ridere.
<No G punto. Dimmi il nome intero>
Gli chiese la prof guardandolo.
<Giuseppe>
Gli rispose Moras in fretta.
Durante la seconda ora..
<Le signorine Mastro, Caputo e De Luca>
Ci richiama il sorvegliante. Noi ci alziamo e ci guardiamo.
<Seguitemi>
Lo seguiamo fino all'ufficio del preside dove ci scambiamo un'occhiata prima di entrare.
<Allora, mi hanno detto cosa è successo ieri, siete state delle maleducate.>
Ci rimproverò il preside in fretta.
<Mi scusi se la interrompo, ma noi dovevamo dormire visto che ci dovevamo alzare presto oggi>
Lo interruppe Veronica guardandolo.
<Ecco perché glielo abbiamo detto>
Si giustificó Swami.
<Comunque dovete avere rispetto, non vi punisco quest'oggi, ma alla prossima vi puniró. Arrivederci>
Ci disse lui per poi salutarci.
<Arrivederci>
Rispondemmo insieme per poi tornare in classe.
<Che è successo?>
Mi chiese subito Moras quando mi sedetti al mio posto.
<Solo perché ieri abbiamo risposto male al sorvegliante ci ha richiamati. Ma niente di che>
Dico stendendomi sulla sedia

Ora di musica, la più bella, secondo me. Dopo pranzo poi.
<Buongiorno>
Salutammo il prof di musica.
<Buongiorno a tutti, sedetevi, oggi per conoscervi un pò meglio vorrei sentire la vostra voce>
Inizia con Adriano, poi Davide, dopo Letizia e dopo chiama me.
<Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Sì, Do>
Dico intonando le note, tutte giuste.
<Brava, ha una bella voce>
Si complimentó il prof guardandomi.
<Grazie>
Dissi timidamente e tornai al posto vicino a Silvia.
Chiamó poi Federico, dopo Moras, poi Swami e dopo Dimitri.
Poi vanno le due rosse, Arianna e Silvia.
Successivamente ci mette alla prova sull'inno d'Italia
<Fratelli d'Italia, L'Italia sedesta>
Mentre Alessio canta iniziamo a cantare anche noi.
<Dell'Elmo di Scipio se cinta la testa, dov'è la vittoria, le porga la chioma che schiava di Roma
Iddio la creó>
Iniziamo ad alzarci e a cantare sorridendo.
<Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.>
<Si!>
Urlarono i maschi e poi tutti applaudimmo sorridendo e ridendo.
<Ora impariamo l'inno del collegio>
Ci disse il prof.
Finita la lezione andiamo a cena. Fino a quando non entra il sorvegliante.
<Di chi è questo telefono>
Dice mostrando il telefono di Adriano.
<Minchia>
Sussurrai a Swami che era al mio fianco.
<È di Adriano>
Mi sussurrò lei guardandomi.
<Eh>
<È mio>
Disse Adriano alzando per poco la mano.
<E questo?>
Chiese ancora uscendone un'altro.
<Lei mi spia>
Gli disse Pietro provocando una risata generale.
Poi li ha presi e non sappiamo dove li ha portati ma prima di uscire Adriano ci mandava dei baci e noi ridiamo.
<Silenzio!>
Urla il sorvegliante mentre noi ridiamo in sottofondo.

*1 settimana dopo*

È giá passata una settimana, non ci posso credere.
<Oggi non mangio>
Dissi alla sorvegliante prima di andare a fare colazione.
<Ne è sicura, signorina De Luca?>
Mi chiese il sorvegliante guardandomi.
<Si>
<Sicura?>
Mi chiese la sorvegliante ancora.
<Sono sicura>
Le dissi ancora. Al 100%.
<Va bene vada dai suoi compagni lì.
Disse indicando Dimitri e Pietro.
Appena tutti finiscono di bere quell'olio ci portano a mangiare, cioè, portano loro. Noi stiamo a guardarli.
Le mie compagne mi chiedono cosa voglio da mangiare e io rispondo dicendo a tutte quello che voglio e la stessa cosa fanno Dimitri e Pietro. Appena finiscono torniamo nelle nostre camere. Mangio quello che mi hanno dato le mie compagnie e subito dopo andiamo in classe

Durante la ricreazione siamo tutti fuori, Letizia però non c'è.
Dopo un pò si sentono dei passi scendere le scale. Appare Letizia con la sua valigia e i suoi abiti quotidiani.
<Leti>
Mormoro vedendola arrivare.
Appena scende tutti gli scalini corro da lei e l'abbraccio
Poi arrivano gli altri che l'abbracciano anche loro, appena si staccano, lei inizia a camminare con il sorvegliante verso l'uscita.
Mi dispiace che se ne sia andata.
<Venite a giocare!>
Ci chiamò Moras, eravamo ancora in ricreazione e Letizia se n'era andata già da un po'.
<Arriviamo aspetta>
Gli risposi io guardandolo
<Eh eh!>
Mi disse Swami subito ridacchiando.
<Ma stai zitta!>
Le risposi zittendola e sorridendo.
<Ti piace, palese>
Azzardò anche Silvia guardandomi.
<Tu zitta, pensi che non ti ha visto nessuno l'altra sera mentre ballavi con Giovanni?>
Le dissi io guardandola e provocandola.
<Naaah>
<Vabbè andiamo a giocare!>
Disse Ludovica chiudendo il discorso 'coppie'.
Poi corriamo verso Filippo e gli altri
Mentre giochiamo prendo la palla ma Jenny mi fa cadere prendendomi la palla.
<Scusami, non volevo>
Mi disse lei avvicinandosi a me.
<Non ti preoccupare>
La rassicuro. Dimitri si avvicina e in fretta vengo accerchiata.
<Jenny vai e chiama qualcuno>
Gli disse Filippo e Jenny fa come gli ha detto Moras.
<Ti sei fatta male?>
<No guarda Filippo sto bene!>
Dissi ironica mentre gli altri si mettevano tutti intorno a noi.
<Ah, possiamo continuare allora?>
Mi chiese lui visibilmente ironico.
<Ma sei scemo?>
<No, Filippo piacere>
Disse dandomi la mano e facendomi ridacchiare.
<Sei proprio un cretino. Aiutami che forse mi sono slogata una caviglia>
Gli dico facendogli segno di avvicinarsi.
<Vieni>
Dice prendendomi in braccio.
Vedo Swami, Ludovica e Silvia che mi guardano.
Gli faccio una smorfia e poi mi accorgo che sono giá in infermeria. Filippo mi poggia sul lettino ed aspetta fuori, intanto avvisa anche i sorveglianti
<Eh mi sa che questa caviglia si è rotta. Non ti preoccupare. Prima di tutto dovrai stare a riposo una settimana quindi qui c'è il permesso, mentre dopo dovrai camminare con le stampelle per due settimane, poi mese prossimo vieni e vediamo come va. Va bene?>
Mi disse l'infermiera sorridendomi.
<Va bene, mi scusi, può chiamare il mio amico che è fuori?>
Le chiesi gentilmente.
<Certo>
Vedo che appena esce dopo un pó entra Filippo.
<Chi c'è fuori?>
Gli chiesi guardandolo.
<Solo quasi tutto l'istituto tranne i professori e il preside>
<Oh bene>
Risposi alzando gli occhi al cielo.
<Andiamo, va!>
Dice prendendomi in braccio e portandomi fuori.
<Allora signorina De Luca... Tutto bene?>
Mi chiese la sorvegliante.
<Non proprio. Questo è il permesso per una settimana>
Dissi dandogli il foglietto.
<Va bene lo daremo alla professoressa di scienze. Ora, signor Moras?>
Disse richiamando Filippo.
<La porti nella camerata femminile>
<Subito signora sorvegliante!>
Dice lui, rido e poi mi porta nei dormitori.

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