15 Capitolo

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*Revisionato*

Dopo un pò arriva Davide con la valigia e i suoi abiti quotidiani.
<Erby>
Dico andando verso di lui per poi abbracciarlo con delle lacrime agli occhi, come poi fanno tutti quanti.
<Il nostro Erby Potter>
Disse Jenny anche lei piangendo
Dopo i saluti, lui se ne va con la sorvegliante.
<Se cacciano qualcuna di noi, me ne vado a casa pure io, ma anche se cacciano qualcuno dei ragazzi me ne vado a casa>
Dice Jenny ad Adriano guardandolo.
<Siamo in due>
Rispondo andando verso di loro, piano piano.
<Io a te ti uccido>
Mi disse Occulto venendomi incontro.
<Che ho fatto?>
<Non devi muoverti!>
Disse prendendomi sottobraccio
<Dai Adri! Piano piano sto tornando a camminare, guarda>
Dissi mollandomi dalla sua presa e andando verso gli altri
<Visto?>
Dissi girandomi verso di lui che mi sorrise e mi raggiunse. Mi sedetti poi vicino a Giovanni.
<Signor Occulto mi segua>
Disse arrivando il sorvegliante.
Adriano lo segue e noi cominciamo a preoccuparci.
<Oh Giova dai!>
Dissi cercando di rubargli il biscotto che aveva in mano.
<Non l'hai voluto? E ora me lo mangio io>
Disse lui ed io sbuffai per poi scoppiare a ridere.
All'improvviso vediamo scappare Alessio e Filippo.
<Ma quelli?>
Chiese Giovanni guardandoli.
<Dove vanno?>
Chiese Zampa incuriosito. Decido di seguirli piano piano.
<Sara! Dove vai!>
Mi richiamò Marika. Non gli rispondo e seguo quei due.
<Aspettatemi!>
Urlo ad Alessio e Filippo
<Sara! Cazzo ci fai qui>
Mi disse Filippo venendo verso di me e aiutandomi a camminare.
<Mi preoccupo per il mio amico non devo?>
<Andiamo>
Disse Alessio interrompendo un'eventuale discussione.
Ci avviamo verso la presidenza, ci sporgiamo verso destra e poi si sente una voce
<VENITE QUI!>
Ci urla il sorvegliante. Iniziamo a correre verso le scale
<Non c'è la faccio>
Ammisi guardandoli. Filippo si abbassò
<Sali>
Salì sulla sua schiena e poi salimmo le scale ed andammo nella balconata.
<Ragazzi!>
Dico richiamando tutti, vengono solo Dimitri, Pietro e Federico.
<Che ci fai li sopra?>
Mi chiede Pietro guardandomi.
<Non ha importanza>
Gli risposi io.
<Adriano è in presidenza!>
Dice Filippo a loro.
<Lo abbiamo seguito fino alla presidenza>
Gli continua a dire e poi scendiamo giù da loro.
<Non sappiamo se è espulso oppure no>
Spiegai a Giovanni, Silvia e Marika, dopo che Moras mi aveva fatto scendere.
<No raga dai>
Disse Marika

********************

<Hanno preso le cose di Adriano>
Ci dice Pietro entrando in camerata con gli altri ragazzi.
<Cosa?>
Chiedo incredula a quello che ha appena detto.
<Il sorvegliante>
Dice Giovanni.
<No raga scherzate? Non l'hanno espulso, no>
Dissi andando in camera dei ragazzi e non c'erano più le cose di Adriano.
<No raga no>
Dissi uscendo dalla camerata maschile mentre mi incamminavo nel corridoio
<Sara stai qui! Peggiori le cose>
Mi disse Moras prendendomi dal braccio
<No e se l'hanno espulso?>
<Sta tranquilla!>
Disse cercando di calmarmi. Ma non ci riesco. Sono preoccupata.

<Grazie ragazze per questo bellissimo piatto Però dov'è Adriano! Dov'è Adriano>
Dice Moras battendo le mani sul tavolo. Stiamo a cena.
<Raga e se l'hanno cacciato?>
Chiesi guardando Moras, Pietro e Dimitri
<No, le sue cose sono ancora là>
Mi rispose Dimitri.
<E se ora non ci sono più?>
Chiese Swami guardandolo.
<Ora vediamo>
Rispose Moras. Dopo cena e dopo la sala Svago, ci ritroviamo ognuno nella propria camerata.

<Dobbiamo andare a cercare Adriano raga>
Dissi alle ragazze, dato che eravamo ancora sveglie ed era notte.
<Andiamo dai ragazzi, vediamo chi è disposto a venire>
Mi disse Swami guardandomi.
<Chi viene?>
Chiesi a tutte le ragazze.
<Io!>
Dicono insieme Veronica e Swami.
<Oh ci sono anch'io!>
Mi rispose Jenny.
<Okey venite>
Dissi scendendo dal letto e ci avviamo verso la camerata maschile.
<Siete svegli?>
Chiedo entrando e vedo che tutti dormono
<Prendiamo a cuscinate Alessio, Dimitri, Moras e Pietro okey?>
Sussurro alle ragazze che annuiscono, prendiamo dei cuscini e poi ci avviciniamo io al letto di Moras, Jenny da Alessio, Swami da Pietro e Veronica da Dimitri.
<Tre>
<Due>
<Uno>
E BOOM!Una cuscinata in faccia, Filippo si sveglia piano piano
<Si svegliati piano piano, abbiamo tutta la notte>
Sussurro ironica e guardandolo infuriata un po'.
<Oh che vuoi!>
Mi rispose lui guardandomi con la voce impastata dal sonno.
<No che volete>
Disse Dimitri correggendolo.
<Andiamo a cercare Adri>
Proposi a tutti guardandoli.
<Si>
Rispose subito Alessio.
<No, andate voi>
Dice Filippo rimettendosi sotto le coperte
<Moras...>
<Buonanotte>
<Devo usare le maniere forti?>
Lui fa finta di non sentirmi. Peggio è però.
<Devo usare le maniere forti>
Dico per poi buttarlo giù dal letto.
<Ma sei pazza?!>
<No Sara>
Gli dissi io ironica, scoppiamo a ridere silenziosamente.
<Andiamo?>
Chiesi appena i ragazzi si erano alzati e ricomposti un po'.
<Si andiamo!>
Rispose Dimitri. Usciamo dalla camerata maschile ed andiamo a cercare Adri.
<Proviamo di qui venite>
Dico scendendo le scale dove ci passiamo sempre, loro mi seguono e iniziamo a cercare Adri in tutte le stanze, fino a quando non troviamo i biscotti.
<Prendiamo questi>
Dice Moras guardando i biscotti.
Prendiamo i biscotti e poi iniziamo ad incamminarci per la camerata femminile, appena entriamo iniziamo a mangiare, tutto è partito con: dobbiamo cercare Adriano ed è finito con: Adriano chi?
Finiti i biscotti i ragazzi sono rimasti ancora un po' e poi se ne sono andati e ci siamo addormentate.

*Giorno seguente*

Dopo tutta la tarantella, andiamo a lezione ed entra il prof di italiano.
<Allora oggi mi scriverete un tema sulle vostre amicizie di questa settimana. E poi a turno lo leggerete>
Ci disse il prof. Okay so cosa scrivere, inizio subito.
Appena finiamo tutti, il prof inizia a farci leggere i temi a tutti. Arriviamo a Dimitri
<Qui ho conosciuto i miei 17 compagni di cui otto maschi e nove femmine. Siamo rimasti in 16, perché due ragazzi se ne sono andati, ma comunque, il mio rapporto con i ragazzi è stato troppo fantastico, non avevamo molta confidenza e adesso già al secondo mese già siamo di confidenza.
Ho legato molto con Adriano, Alessio e Filippo Moras. Ma non sto dicendo che con gli altri non ho legato, anzi, li considero i miei fratelli minori, ed io quello maggiore che farebbe di tutto per proteggerli.
Delle ragazze? anche li ho legato con tutte, ma di più con Sara, Marika>
Mentre il suo compagno di banco legge, si gira verso di me e gli faccio un sorriso.
Appena arriva al nostro banco.
<La signorina de Luca>
Mi richiamò il prof, mi alzai e iniziai a leggere.
<I veri amici sono quelli che ti stanno vicino, ed io li ho trovati. Sono i miei compagni.
Con piccoli gesti mi dimostrano di tutto
Sì ci conosciamo da poco, circa due mesi
Ma credo che fra sette mesi, saremo così tanto uniti che non ci vorremmo neanche lasciare.
I veri amici sono quelli che, come ho detto prima, con piccoli gesti ti fanno sorridere o ti fanno sentire bene.
Sono felice di averli incontrati>
<Brava signorina>
Si complimentó il prof, sorrisi e poi la lezione continuò.

<Che il pranzo sia servito>
Annuncia la sorvegliante mentre siamo a tavola.
Dalla porta spunta Adriano! I ragazzi vanno subito da lui e poi da lui va subito Swami che lo abbraccia!
<Che cosa hai fatto?>
Gli chiesi appena si sedette di fronte a me.
<Ve lo spiego dopo dai>
Rispose lui.
Finito il pranzo, ognuno nella propria camerata.
<Raga io vado, venite?>
Chiesi a tutte quante che decisero di seguirmi e insieme ci avviamo verso la camerata maschile.
<Che ti è successo Adri?>
Gli chiesi subito entrando.
<Oh, un colpo!>
Disse lui con una mano sul cuore, erano tutti intorno a lui.
<Avvertiteci la prossima volta>
Disse Filippo guardandoci.
<Ma zitto!>
Gli dissi io mettendomi nel letto di Adriano, al suo fianco.
<Arrivo giù in palestra>
Inizia a raccontare Adriano.
<No in palestra>
Commenta Moras guardandolo.
<Da solo, in mezzo alla palestra, con un letto e un comodino>
Disse Adriano.
<Pazzissimo>
Commentò ancora Filippo.
<Come al manicomio, ho detto 'io no non c'è la faccio a stare qua tutto il tempo' poi alla fine menomale che era solo un giorno ma è tosta, fidatevi non fate così... Non oltrepassate il limite. Perché è brutto eh>
Ci disse lui e non posso che dargli ragione.
<Oddio...>
Commentai io guardandolo.
<Raga dobbiamo andare a fare educazione fisica>
Ci informò Ludovica.
<Du palleee sta fisica>
Commentò Veronica.
<Oh ma se sente troppo che te sei romana>
Le dissi io mentre mi alzo dal letto.
<Modestamente! So de Roma! Comunque sta fisica me sta sulle palle>
Disse lei. Iniziamo a ridere, passa da un discorso all'altro in due secondi e poi andiamo in camera nostra e ci prepariamo.

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