Capitolo 3

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Capitolo 3.

Savannah PDV.

Sono in ufficio da stamattina e si sono fatte già le 5, sono veramente esausta. Tra 20 minuti finisco la mia prima giornata alla Madison, è stato grandioso anche se mi risultava molto difficile lavorare con Harry davanti. Tra due ore mi porterà a cena e sinceramente non ho la più pallida idea di come vestirmi. Non faccio neanche in tempo a finire il pensiero che i 20 minuti volano. Prendo la mia borsa, infilo la giacchetta e esco dall'ufficio chiudendo la porta di vetro opaco dietro di me. Proprio nello stesso momento, anche Harry sta uscendo dal suo ufficio. Indecisa su cosa dire mi scappa un "A stasera."

"A dopo bellissima." Rispose lentamente, con una voce quasi sensuale.

Inizio a sentire caldo, e quasi singhiozzo. Che cosa voleva dire? Non l'ho mai provato prima. Sono sicura di essere di un colore rosso accesso in viso, ma fortunatamente Harry ha già girato l'angolo che va verso l'uscita. Ricordandomi di avere un appuntamento con lui tra un'ora e mezza, mi incammino verso l'uscita. Saluto il ragazzo che sta alla segreteria ed esco, andando verso la mia macchina. Appena entro, l'auto è ancora fredda perciò accendo il riscaldamento. In pochissimo tempo, il mio buco di macchina si scalda ma non riesco a godermi il calduccio che sono già arrivata a casa. Devo lavarmi, vestirmi e truccarmi. Tutto in una cavolo di ora.

Entro di corsa in doccia, me la faccio talmente velocemente che non mi accorgo che l'acqua è fredda. Appena esco, accendo il phon e mi asciugo i capelli facendo in modo che le mie punte si curvino all'infuori. Mi metto del rossetto color carne e applico un leggero strato di mascara sulle ciglia. Come mi vesto? Vorrei vestirmi abbastanza femminile ma ho paura di osare troppo, perciò, per paura, mi infilo una camicetta gialla e dei jeans attillati con degli strappi sulle ginocchia. Mi metto un maglioncino nero, dello stesso colore dei miei stivaletti con il tacco. Guardo l'orologio e sono già le sette meno dieci. Prendo una borsetta e ci metto dentro tutto ciò che ritengo necessario. Suonano al campanello. Oh no. Con un passo veloce raggiungo il citofono e dico attraverso la cornetta "Arrivo subito." Apro la porta e scendo in parcheggio.

"Sei veramente..wow..sei strepitosa Savannah". Disse quasi vergognato il ragazzo che mi stava davanti. Era veramente stupendo con il ciuffo tirato indietro.

"Grazie mille." Risposi sorridendo.

Harry PDV.

Mi tremano le ginocchia. Che cazzo ho appena detto? Le ho fatto un complimento. Harry riprenditi, fai finta che sia solo la tipa della notte scorsa. Dio, ma è così bella. Quella camicetta, voglio strappargliela e assaporare ogni singolo millimetro del suo corpo. E quelle labbra? Starebbero bene attorno al mio..alla mia bocca. Prima di riuscire a fare qualche altro pensiero su come me la vorrei scopare, vengo interrotto dalla sua voce squillante ma piacevole.

"Harry? Mi stai ascoltando?" chiese un po' insicura.

"Si scusami." E le sorrisi, quasi ridacchiando. Se lei solo sapesse.

Durante il tragitto in macchina regna il silenzio, e la cosa è alquanto imbarazzante. Non ho mai avuto esperienze del genere così con una qualche altra ragazza. Se eravamo in macchina era o perché le piaceva il sesso selvaggio in auto, o perché mi obbligava ad accompagnarla a casa.

Cazzo, c'è la sua canzone preferita alla radio. È il mio momento per sorprenderla.

Savannah PDV.

Mi sento molto a disagio in questa auto con Harry, ma per fortuna alla radio parte "I'm falling for you" e magicamente mi sento subito apposto. È incredibile che una canzone mi faccia stare così bene, almeno, prima di conoscere Harry. Ora ascoltandola, le parole mi ricordano lui. Merda. Perché? Stiamo solo andando a cena da amici. Solo da Amici.

"Scommetto che è ancora la tua canzone preferita." Cosa? Come fa..? Questo ragazzo mi sorprende sempre di più. Come fa a ricordarsi tutto questo?

Senza pensarci due volte, in preda al panico, mi allungo verso lo stereo e spengo la radio. Harry mi sta guardando come se avessi appena commesso un omicidio ma è sempre meglio che rispondere alla sua domanda che a dire il vero mi ha un po' spaventata.

Prima che possa dirmi qualcosa, arriviamo in un parcheggio davanti ad una pizzeria chiamata 'Vecchia Europa'. Da gentiluomo, Harry, mi apre la portiera e lo ringrazio dolcemente per il gesto. Mentre camminiamo verso l'entrata di questo ristorante dall'aria vecchia, Harry appoggia la sua mano sulla mia schiena per portarmi al tavolo. Il gesto in se mi è sempre piaciuto molto, ma adesso che lo sta facendo Harry penso di amarlo. Fino ad ora è stato cosi dolce e mi piace molto come ragazzo, poi stasera è veramente bello. Ha una maglietta bianca abbastanza scollata che lascia intravedere il suo meraviglioso petto tatuato. Ha dei jeans scuri e una giacchetta nera molto elegante. Senza fare molti giri di parole, è il sesso.

Ho avuto pochi ragazzi in vita mia, e sono andata a letto con uno di loro. Si chiamava Sam, era molto dolce però non faceva per me. Ho buttato all'aria la mia verginità per lui, favoloso.

Tornando a Harry, sono veramente felice di essere qui con lui.

"Cosa vuoi ordinare Savannah?" mi chiese con la sua solita voce rauca.

"Penso che prenderò una pizza margherita." È da un sacco che non mangio una pizza.

Harry si gira verso il cameriere e ordina due pizza margherite e una bottiglia d'acqua.

"Non serviva che prendessi l'acqua, se vuoi bere fai pure. A me non da fastidio." Gli dissi, pensandolo davvero.

Subito rispose "Non vedo perché dovrei, se tu non bevi io non bevo."

Wow questo ragazzo è strano forte, però mi affascina molto.

Harry PDV.

Questa serata non è cominciata molto bene. E poi perché ha spento la radio? Che coglione! L'avrò fatta sentire a disagio.

"Savannah, mi è mancato vederti." Harry, stai peggiorando le cose. Tappati quella cazzo di bocca.

"Oh grazie mille, veramente. È stata una sorpresa trovarti qua. Hai amici qui a Parigi?" Per fortuna non fa quel sorrisetto forzato di quando è in imbarazzo però odio il fatto che abbia tirato fuori i miei amici.

" Ehm si, si chiamano Niall, Louis, Liam e Zayn. Ma non ti piacerebbero di sicuro."

"Beh questo non lo sai ancora, un giorno me li presenterai." Cazzo no. Porca puttana mai. Quelli la non vedono l'ora di spogliarla, farla ubriacare e farci sesso. Se la toccano giuro che..

"Harry? Allora? Me li presenterai?" chiese conferma.

"Vedremo." Risposi controllando la mia irritazione al riguardo.

"Scusa non volevo essere invadente: volevo solo conoscerti un po' meglio, e pensavo che presentarmi i tuoi amici sarebbe stato un buon modo di capire come e perché sei cambiato cosi tanto. Scusa ancora." Savannah non dire così ti prego. Non voglio imbarazzarti e non voglio che ti succeda qualcosa, ma non posso nemmeno dirti di no.

"Si no, cioè, si può fare." Le sorrisi nascondendo la mia preoccupazione.

...

Appena finimmo di mangiare, la portai a fare una passeggiata per Parigi.

Savannah PDV.

"Grazie mille per stasera, il cibo era buonissimo e mi sono divertita molto." È stata veramente una serata fantastica.

"Da rifare." Mi prese la mano.

Ci trovammo davanti ad un ponte sopra un fiumicello. Era tardi e in giro non c'era quasi nessuno. Il piccolo ponte era illuminato da alti lampioni. Non faccio a tempo ad osservare tutto il posto che Harry mi prende di sorpresa.

Secrets - Le cose che non saiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora