II

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«io direi che lì..no! Jimin, ti prego. Vuoi lasciare un po' di spazio anche ai miei vestiti?»

Gli presi dalle mani tutti i jeans che aveva in mano e glieli buttai sul letto. Lui mi guardò male, ma io continuai ad ignorarlo piegando altre cose.

«sei proprio cattivo, lo sai?»

«certo. Cattivissimo»

Annui assente mentre mettevo apposto l'ennesima maglietta nel suo posto armadio, cercai anche di mettere i jeans al loro posto e non farli finire nel mio. E finito ciò mi buttai sul letto e mi portai un cuscino a nascondermi la faccia. Tutto questo é assurdo. Quando finiranno? Sento il peso di Jimin sopra il materasso quindi decido di girarmi e togliermi il cuscino da dosso per poterlo guardare.

«Yoongi»

«Mh?»

«Posso farti un pompino?» A quella domanda sgranai gli occhi. Quelle parole erano appena uscite da Park Jimin? Il mio piccolo ed innocente Park Jimin?

«Io penso..che stare con me ti faccia male.»

«Ma io non scherzo. Voglio farlo davvero» lo guardai negli occhi cercando in loro un minimo di ripensamento, ma non c'era. Non che fossi bravo a leggere gli occhi delle persone o cazzate varie.

«Jimin, ho promesso ai tuoi genitoei che avrei preservato la tua innocenza almeno fino ai tuoi diciotto anni. Perché mi rendi tutto questo impossibile?»

«Beh..ma loro non devono venirlo a sapere o sbaglio?»

«Sto iniziando a pensare che tutte quelle cose che avevi fatto con il tuo presunto ragazzo ora tu le voglia fare davvero» Si sedette praticamente sul mio rigonfiamento, strofinandosi prima lentamente e poi cercò di aumetare il ritmo ma lo fermai.

«Cosa cerchi di fare?»

«Di farti eccitare»

«Aish, hai tanto ancora da imparare. Si fa così, piccolo~» Volevo solo farlo preoccupare un po' giusto? L'ansia dei preliminari e della prima volta. Cose del genere. E perché sembrava che invece lui mi stesse facendo cadere nella sua trappola?

Attaccai le mie labbra con le sue, sono sempre cosi morbide che a volte mi stupisco. Senza chiedere niente prendo possesso della sua lingua intrecciandola con la mia, mentre le mie mani scendono lungo i suoi fianchi, li accarezzo sentendo Jimin gemere leggermente sulle mie labbra.

Questo mi piace.

Abbandono la sua bocca e lo sento borbottare per disapprovazione ma si zottisce subito quanto attacco le mie labbra al suo collo, succhiando. Dovrà sicuramente nascondere il segno a scuola. Le mie mani vagano sui suoi jeans neri per poterli sbottonare. Jimin semnra solo preso dall'eccitazione, neanche un bricciolo di paura. Trovato il bottone lo slaccio, ma non lo tocco. Per il momento.

Con le labbra scendo più giù alzandogli la maglietta e con il suo aiuto la tolgo, potendomi godere un ottimo panorama di quello che era il mio ragazzo. Ha solo diciassette anni ma ha un corpo così allenato.

Essendomi incantato Jimin mi riporta alla realtá ridacchiando, beccandosi da me un'occhiata di sfida. Dopottutto era lui quello sotto, decido io cosa fargli. Una delle mie mani si avvicina ad uno dei suoi capezzoli, stuzzicandolo. La reazione di Jimin é immediata. Innarca la schiena gemendo piano. Soddisfatto, scendo e finalmente mi posso divertire.

Mi metto ai piedi del letto, tra le sue gambe. Gli tolgo i jeans lasciandolo solo con i boxer. Avvicino la mia mano al rigonfiamento e vedo sussultarlo. Afferro il suo membro con fermezza, muovendo però la mano in modo lento.

Vedo l'espressione di piacere farsi spazio sul suo volto e quasi vorrei conrinuare, ma questa era solo una piccola vendetta per tutte le mie notti insonni. Lo lasciai insoddisfatto, con le gambe spalancate e gli occhi serrati.  Scappai in bagno, aspettando una sua reazione a quello che era successo.

«MIN YOONGI!»

Wolf Boy 2 | yoonмιnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora