Sembrava andasse tutto bene, Jimin aveva ripreso ad andare a scuola, era rimasto a casa di Yoongi e le cose tra i due non potevano andare meglio di così.
Si svegliavano, si coccolavano, e se Yoongi provocava Jimin finivano per fare l'amore e Jimin finiva sempre per guardarlo e borbottare qualcosa mentre guardava il suo ragazzo alzarsi in tutta la sua nudità dopo essersi concesso ancora qualche bacio.
E Jimin si rivedeva sempre, sapeva che non si sarebbe lasciato con Yoongi. La loro storia gli ricordava qualche fiaba, con un bellissimo lieto fine.
Era quasi finita la sua e doveva decidere se andare all'università o no. Stava consultando Yoongi per capire cosa fare, non ci aveva mai davvero pensato. L'università per lui sembrava solo un grande sogno, un'illusione. Eppure eccolo lì, intento a domandarsi cosa avrebbe voluto fare da grande.
Era una scelta importante, ne era consapevole. Quasi invidiava il suo ragazzo che era riuscito a scegliere cosa diventare; un dottore.
Avrebbe finito per fargli da infermiere per stargli vicino?
Sapeva che i turni per i medici erano davvero difficili, lunghi e faticosi. C'era un lavoraccio dietro a quello che era l'ospedale.Era convinto di voler seguire il proprio ragazzo, voleva davvero mettercela tutta per fargli vedere che alla fine non era tanto stupido e che se voleva, sarebbe riuscito.
Aspettava solo il rientro del ragazzo, sul loro letto, tutto emozionato.
Ormai aveva deciso.
Sperava che il ragazzo ne fosse felice, almeno avrebbe passato in qualche modo sempre più tempo insieme anche nell'ambito lavorativo.Sapeva che nel corso di Yoongi c'erano un sacco di ragazze e ragazzi che gli andavano dietro e veramente, sembrava davvero fossero ritornati alle superiori. Non si era dimenticato che il suo fidanzato fosse stato "il principe" della loro scuola superiore.
Ore più tardi, dopo aver finito i compiti di scuola ed essere riuscito a vedere qualche episodio del suo drama preferito, sentì il suono della porta. Era abituato ad un campanello e ad una chiave, invece l'appartamento in cui vivevano grazie a Yoongi, aveva una porta con la password, ed ogni volta che veniva inserita si sentiva un suono segno che qualcosa stesse entrando.
«Yoongi hyung!» Si buttò letteralmente tra le braccia del ragazzo, lasciandogli giusto il tempo di togliersi le scarpe. Era emozionato dall'idea di quello che voleva fare.
«Amore, hey. Tutto bene?» Domandò confuso Yoongi, non che fosse strano che Jimin lo accogliesse in quel modo, ma sembrava più contento del solito.
«Farò l'infermiere!» E Yoongi sorrise, scuotendo la testa, sono il suo Jimin poteva pensare cose del genere. Sapeva che lo avrebbe fatto, così, in mezzo alla stanza, lo aveva abbracciato e gli aveva sussurrato un dolce "ti amo."