Jimin raccontó tutto quello che era successo a Jungkook, Jin e Hoseok. Quest'ultimo non era abituato a sentirlo parlare di un ragazzo. Certo erano migliori amici da una vita ma non lo aveva mai aggiornato così nel dettaglio. Gli aveva detto addirittura che avevano deciso di fare l'amore quando avrebbero voluto.
«Quindi ancora non lo avete fatto?» chise Jungkook. Ormai con Taehyung lo faceva un giorno sì e l'altro pure. Per non parlare di Jin. Namjoon era un pervertito nato e lui cercava di stargli al passo.
«No, prima volevo farlo. Cioé, voglio ancora farlo ma voglio fare le cose con calma» Rispose Jimin. Dopottutto in una relazione il sesso non era tutto.
«Mh, ma non ne hai voglia? Del tipo non ti sei mai t-»
«Ragazzi, basta vi prego. Voi sarete abituati a Jimin che parla di queste cose ma con me non lo ha mai fatto, il mio piccolo e innocente Jimin-ssi.» Lo bloccó Hoseok, che se avrebbe dovuto sentire ancora dettagli sulla vita sessuale del suo migliore amico, avrebbe preferito tagliarsi le orecchie.
I ragazzi risero, dando a Hoseok una pacca sulla spalla.
Le lezioni iniziarono e il professore diede una bellissima notizia.Festa dello sport.
Tutti esultarono tranne Jimin. Sì, gli piaceva quella festa e l'anno scorso con Yoongi si era divertito un mondo. Erano rimasti da soli a giocare a basket, e anche se a Jimin non piacesse poi così tanto vedere Yoongi così felice lo faceva stare bene. Ma adesso che non c'era lui cosa poteva fare? Certo, c'erano sempre quelle bancarelle aperte a tutti dove lo avrebbe invitato. Ma le ore scolastiche in se sarebbero state brutte.
Tornato a casa, quella che condividevano Jimin buttò malamente la cartella per terra buttandosi a peso morto sul letto. Yoongi fu costrettò ad alzare gli occhi che erano puntati sul libro, e girarsi verso l'amato.
«Qualcosa non va?»
«Inizia la festa dello sport»
«Ma a te piace»
«Ma tu non ci sarai» Al ché, Yoongi sospirando si alzò dalla scrivania per sedersi vicino al suo piccolo.
«Ne abbiamo parlato Jimin-ssi. Ormai io faccio l'università, ho finito le superiori. Tu farai quest'ultimo anno e sarai libero. Manca poco, e divertiti invece di fare quel muso lungo»
«Verrai alle bancarelle?»
«Se saranno la mattina come è sempee stato, penso che io non posso venire. Devo andare in università» E jimin ci rimase male. Voleva vederlo un po' prima di dover torturarsi, ma non c'era niente da fare. Si doveva accontentare. Si spostò dalle carezze di Yoongi, girandosi dall'altra parte.
«Ho capito, buonanotte» Yoongi fu costretto a ritornare a studiare, e non era neanche così tardi da andare a dormire quindi capì che ci era rimasto male, ma doveva capire per il bene di entrambe.