VIII

1.9K 187 6
                                    

«Jimin è inutile che ci tieni il broncio, il guaio lo avete fatto tu e Yoongi» Era questo che continuava a ripetete la madre. Ma non ce la faceva più. Era un'intera settimana che non vedeva e non sentiva la persona che amava. Il cellulare gli era stato sequestrato, per ritornare a scuola doveva aspettare un'altra settimana.

Jimin si sentiva in trappola, si sentiva soffocare.

Qualche volta venivano Hoseok, Jungkook e Jin ma la madre dava loro poco tempo per parlare.
La verità era che lei ci era rimasta male. Pensava che Yoongi fosse un ragazzo responsabile e adulto, ormai. Capace di potersi prendere cura di suo figlio.

Sapeva che lo amava, che si amassero.
Era così visibile agli occhi di tutti. Bastava solo notare gli sguardi che si lanciavano l'uno all'altro.

«Vi odio!» Urlò Jimin. Era l'ennesima discussione in quei sette giorni.
Se ne tornò al piano di sopra in camera sua, a consumare il letto di lacrime. Cosa aveva fatto di male la madre? Voleva solo che fosse un ragazzo rispettoso, con buoni voti a scuola. Avrebbe voluto solo il meglio.

Eppure stava sbagliando, in qualche modo lo sapeva anche lei.

Preparò pranzo e cena, e portò un vassoio vicino alla stanza di Jimin, in modo che anche lui mangiasse.
Erano sette giorni che non scendeva, passava dal bagno alla camera. E quando si scontravano, finivano per litigare.

Jimin dopo una settimana così straziante aveva deciso. Preparò uno zainetto con la sua roba, il necessario.
Sarebbe fuggito di casa.

La finestra era attaccata ad un altro balcone un po' più basso. Ce l'avrebbe fatta a scendere e ad andare a casa del suo amato.

Era scappato. E stava correndo così veloce che le sue gambe non le sentiva più. Arrivato davanti all'appartamento di Yoongi, aprì la porta sapendo che la tenesse aperta quando lui era dentro.

Yoongi si girò di scatto vedendo Jimin tutto sudato, con il fiatone a casa sua. Stava sognando?

«Jimin? Jimin! Cosa ci fai qui? Dovresti essere a casa.. Cazzo se i tuoi genitori ti scoprono sono guai» Ma Jimin non lo ascoltò, si avvicinò a lui unendo le labbra alle sue. Aveva bisogno di poterlo sentire vicino, o sarebbe scoppiato a piangere da un momento all'altro.

«I-io voglio te..» Sussurrò al più grande. Yoongi in quel preciso istante perse la testa. Quella notte lo avrebbe accontentato. Era troppo il desiderio.
Gli era mancato come l'aria.

Wolf Boy 2 | yoonмιnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora