Capitolo 2

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Ieri sera, io e Chantelle ci siamo divertite tantissimo. Purtroppo oggi ci siamo svegliate in ritardo perché da perfette e idiote, ci siamo dimenticate di impostare la sveglia prima di andare a dormire. Fortunatamente io sono riuscita a svignarmela prima perché i capelli li avevo ancora perfettamente lisci dopo la piastra di ieri pomeriggio, che come sempre avevo imprecato perché mi sono bruciata più volte la mano, ma alla fine quel che conta è che sono uscita da casa quasi in tempo.

Fisso il mio orologio che segna le otto e e dieci, sono in ritardo di dieci minuti. Spesso capita che Chantelle se la prenda comoda perché suo padre è il titolare dell'azienda, anche se ovviamente lui la rimprovera quando fa tardi sul posto di lavoro, come fa con tutti noi insomma.

Entro nell'agenzia Walker, ed estraggo dalla tasca la scheda che Giulia passerà ad una macchina di rilevatore per la presenza.

Giulia si è da poco separata dopo essere stata ben tredici anni con il suo partner. Erano fidanzati da quando avevano soli quindici anni, un anno fa lui le fece la grande proposta e lei senza indugiarci più di tanto rispose di sì. Dopo il matrimonio ci sono stati vari litigi, spesso pesanti, per provare ad aggiustare il tutto hanno provato ad avere figli e, quando ormai Giulia stava per perdere le speranze finalmente era rimasta incinta, era talmente tanto felice che i suoi occhi quel giorno in cui lo venne a sapere e ce lo disse non smettevano un attimo di brillare, ancora lo ricordo. L'ultimo mese di gravidanza però, ci sono state varie complicazioni, non si erano accorti che il piccolo si era strozzato con il cordone ombelicale e che non avrebbero fatto in tempo a salvarlo perché ormai era morto e, a causa di tutto questo, lei non avrebbe potuto avere più figli. Dopo quanto è accaduto lei è entrata in una forte depressione e litigava con Edward più di quanto lo facesse prima, così hanno preso una importante e dolorosa decisione: separarsi.

Giulia oramai sta cercando di riprendersi poco alla volta, ma perdere un figlio e un marito contemporaneamente non è facile per di più se lo si ama ancora.

Appena Giulia incontra il mio sguardo sorride debolmente. "Buongiorno cara Tess, anche ieri è stata una notte da sballo?" Come minimo avrà notato quelle occhiaie che neanche con dieci chili di correttore sono riuscita a coprire.

"No, ieri sera Chantelle mi avrà fatta ingrassare di minino dieci chili e ho passato la notte ad andare e tornare dal bagno per quanto stessi scoppiando. Lei voleva uscire, ma sinceramente io non ne avevo per niente voglia", dico passandomi una mano tra i capelli.

"Immagino", ride istericamente. Almeno la faccio ridere io. Le passo la carta che lei fa strisciare sulla macchina che emette il suono di riconoscimento. "Beh, buon lavoro tesoro!" Mi schiocca un bacio sulla guancia mentre io raggiungo l'ascensore per andare al secondo piano. Attendo che le porte si aprono ed entro, ma nel momento in cui si stanno per chiudersi una grande mano lo blocca facendo aprire l'ascensore . Gli occhi dell'uomo, grandi e neri incontrano i miei e la sua bocca si apre in un sorriso mentre le sue guance si dipingono di un rosso acceso. Faccio scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo e devo ammettere che è... proprio un gran figo.

Ha le spalle larghe e toniche, la camicia bianca risalta i suoi muscoli scolpiti e i primi bottoni sono aperti, e dei pantaloni neri a fasciargli le cosce.

"B-buongiorno", si schiarisce la gola e alzo lo sguardo incontrando ancora una volta il suo. E' strano come un tipo bello come lui non riesca a farmi provare qualcosa di più, se ci fossero state altre ragazze si sarebbero tolte persino le mutande per richiamare la sua attenzione. Entra pigiando sul tasto del secondo piano anche lui e si appoggia di spalle attendendo al mio fianco.

"Buongiorno", dico con voce piatta. Vorrei sapere di più su di lui. "Come mai sei qui?" mi mordo la lingua pentendomi di averglielo chiesto. Maledetta lingua biforcuta!

Baci proibitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora