Capitolo 20

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Delle dita mi accarezzano il volto giocando con alcune ciocche di capelli che finiscono sopra gli occhi, mi stringo di più al mio cuscino diventato improvvisamente grande sentendo una forte aroma di cocco invadermi le narici, mi sveglierei se solo riuscissi ad aprire gli occhi, ma non mi va di farlo altrimenti non riuscirei più a dormire.

Ora la mano si posa sul fianco e si insinua sotto la maglietta tirata leggermente su durante la notte, le dita mi fanno il solletico ma contemporaneamente fanno provare brividi lunghi e intensi.

Qualcosa si poggia sulla mia fronte lasciandomi un residuo bagnato, credo che il gatto abbia voglia di coccole. Un momento, ma io non ho un gatto!

Apro di scatto gli occhi ma li richiudo un secondo dopo vedendo colpirmi la luce del mattino e probabilmente avrei anche perso la vista se non li avessi chiusi.

Li riapro delicatamente mettendo a fuoco la stanza, tendoni grigie, libreria con poltrona accanto e Harry con i capelli scompigliati. Oddio che bel risveglio. Non chiedo nulla di più.

"Buongiorno", riesco a dire con voce bassa e roca impastata dal sonno. Harry è sporto nella mia direzione con gli occhi incrinati verso il basso per guardarmi. Io sono ancora rimasta nella posizione di quando mi ero addormentata. Le nostre gambe sono ancora perfettamente intrecciate e i nostri vestiti sono leggermente bagnati dal sudore, rimanendo così avvinghiati non ci siamo resi conto di esserne imperlati di vari strati.

Ho dormito talmente tanto che un ghiro proverebbe invidia in questo momento. "Buongiorno a te", sorride facendomi morire letteralmente. A prima mattina no però, non sono in forze per poterlo tenere a distanza.

Fortunatamente i nostri aliti non emanano puzza di topo morto, soprattutto il mio. Non so quale santo benedire in questo momento per non avermi fatto imbarazzare ancora di più di quanto già lo fossi. Sbadiglio portandomi una mano sulle labbra appena in tempo.

Lascio vagare il mio sguardo su di lui e strabuzzo gli occhi quando noto che è senza maglietta. Come ho fatto a non accorgermi prima del suo corpo duro e sexy che premeva contro il mio? Come ho fatto a non pensare che le nostre intimità sono esattamente incollate tra di loro con la sola differenza che boxer, mutandine e pantaloncino ci fossero a separarci? Adesso che mi accorgo di tutte queste cose sento la sua intimità diventare dura toccando il punto preciso della mia, mordo l'interno guancia per far fermare il gemito salito su per la gola e provo a divincolarmi dalla sua stretta, ma questo non fa che complicare la situazione perché nel farlo non mi accorgo di strusciarmi contro la sua intimità.

Emette un gemito gutturale che mi fa avvampare immediatamente. "Tess", ringhia. "Stai ferma", chiude gli occhi e fa profondi respiri finché non riesce a tenere sotto controllo il suo amichetto.

Mi sento in colpa e accaldata, sento il sangue pulsare nelle vene e il battito accelerare di tanto in tanto.

Sento di avere il viso in fiamme e distolgo lo sguardo da lui che inspira ed espira per calmarsi. "Tutto bene?" Fisso la televisione spenta di fronte al letto.

"Alla grande", grugnisce continuando a inspirare lentamente.

Noto alcune macchioline sulla televisione ma distolgo subito lo sguardo fissando la libreria riducendo i miei occhi a due fessure sforzandomi di vedere i titoli esposti.

"Se vuoi vederli puoi benissimo avvicinarti", riporto lo sguardo su Harry che mi fissa con le labbra arricciate. Inizio a ridere e lui mi guarda scettico. "Cosa?" è palesemente confuso.

"Le tue labbra, il modo in cui le hai arricciate", spiego mettendomi seduta e incrociando le gambe come se stessi meditando, Harry si solleva giusto quello che serve per scrutarmi.

Baci proibitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora