•4•

130 10 0
                                    


Dopo aver scoperto che quel cazzone di mio fratello lavora con la Gang più pericolosa di Los Angeles sono subito andata a cercare Maia per raccontarle tutto.

Mi allontano dal bancone e mi dirigo verso il tavolo dove trovo mio fratello e la mia migliore amica che quasi quasi si scopano sul divanetto e tutti i "colleghi" se così si possono chiamare, di mio fratello.

"Maia, dobbiamo parlare. Ora!" dico velocemente e poi rivolgo lo sguardo a Matt e lo guardo negli occhi.
Chissà da quanto tempo che va avanti questa cosa.

Dopo un po' Maia si stacca da Matt e mi si avvicina. La prendo per un braccio e la trascino fuori anche per prendere un po' d'aria fresca.

"Di cosa devi parlarmi?" mi chiede dopo qualche minuto di silenzio nel quale si sentiva solo il rimbombo della musica proveniente da dentro al bar.

"Matt lavora per una Gang" dico andando dritta al punto.

Lei mi guarda e sbianca, ma poi si riprende e dice con un sorriso nervoso:"Cosa? Ma che ti viene in mente Daiana?"

La sua reazione mi è sembrata strana e mi vengono dei sospetti.

"Per caso tu ne sapevi qualcosa?" chiedo e lei, se possibile, sbianca ancora di più mettendo sempre più in risalto i suoi occhi marroni.

"Cosa?No!"dice seguita da una risata isterica

"Maia,te lo chiedo per l'ultima volta, ne sapevi qualcosa si o no?"dico  praticamente urlando l'ultima frase.

Ci mancasse solo che anche la mia migliore amica facesse parte della Mafia.

Lei dice qualcosa che è molto simile ad un "nefaccioparteancheio" ma credendo di non aver capito bene le chiedo di ripetere.

"Ne faccio parte anche io. È da quando siete arrivati qui e ci siamo conosciute che va avanti questa storia. " dice lei dicendomi finalmente la verità con uno sguardo triste.

"Sei anni? SEI ANNI CHE SONO IN QUESTO CAZZO DI PAESE E NON MI AVETE MAI DETTO NIENTE?" dico perdendo completamente la pazienza.

Comincio a ripassare tutti questi anni e solo ora mi rendo conto di tutte quelle strane occasioni come ,ad esempio, quando sorprendevo Maia e mio fratello parlare sotto voce e quando chiedevo di cosa stessero parlando, loro si zittivano e rispondevano all'unisono con "Niente"; oppure ieri mattina quando Matt ha detto che sarebbe uscito con una ragazza e invece dava una mano al suo capo per rapinare una banca.
 
" Non dovresti essere arrabbiata con lui, in fondo lo ha fatto per trovare soldi facili e velocemente per te" Mi dice Maia con aria completamente calma dopo qualche secondo di silenzio

"Secondo me non ti rendi conto del danno causato. Maia, stiamo parlando di una Gang. Uccisioni, droghe,rapine e chissà cos'altro più. Lo dici con aria così tranquilla, come se fosse una cosa di tutti i giorni venire a sapere che tuo fratello e la tua migliore amica ne fanno parte" le dico al limite della sopportazione.

"Daiana, porca troia, lo ha fatto per il tuo bene-"comincia a parlare ma la fermo.

"IL MIO BENE? C'È BISOGNO DI PRENDERE PARTE IN UNA GANG PER IL MIO BENE?" le dico urlandole in faccia.
"Io non posso crederci"dico allontanandomi un po' e passandomi le mani fra i capelli.

"Se voleva soldi, trovava un lavoro e poi non ce ne era nemmeno tanto bisogno, abbiamo nostra zia in Italia che può permettersi tutto ciò che vuole, quindi anche se stava cercando un lavoro ma non lo ha trovato, poteva chiedere a lei!" continuo a parlare riavvicinandomi a lei.

"Daiana per favore calmati"dice mettendomi le mani sulle spalle ma io me le scrollo di dosso.

Lei sembra rimanerci un po' male.
Beh, cosa si aspettava dopo che sono venuta a sapere che sia lei che mio fratello mi hanno mentito per sei anni, come se per loro non contassi niente e che non sarebbe stato importante che io lo avessi saputo o meno.

Passano un paio di minuti in cui io continuo a pensare a tutte quelle occasioni dove l'hanno fatta franca e io, come una scema, non mi sono mai accorta di niente.

Si poteva notare che anche lei stava pensando e aveva una smorfia quasi disgustata sul volto e guardava un punto fisso nel buio. Dopo un po' scuote la testa come per liberarsi da quei pensieri e continua a parlare, ma con un altro tono di voce, molto più arrogante stravolta.

"Io non volevo fare niente di quello che ho fatto,mi hanno costretta. Adesso vai pure dal tuo fratellino per fargli la ramanzina" mi dice senza però che quel ghigno schifato abbandonasse il suo viso.

Io non la ascolto ma comunque torno dentro per parlare con mio fratello.

E poi Maia cosa voleva dire con "Io non volevo fare niente di quello che ho fatto"? A cosa si riferiva?

Tralascio questi pensieri e raggiungo il tavolo dove siede mio fratello.

Promise|Martin Garrix |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora