Alex's pov
"Alex. Io ti amo. Vuoi essere il mio ragazzo?" mi chiede una Daiana completamente ubriaca davanti a me. Non avrei dovuto dargli quel coctail, non regge per niente l'alcol.
"Per la decima volta Daiana, NO!" le dico per appunto per la decima volta.
"Ma perché?" dice lei prolungando la 'è' e guardarmi con gli occhi dolci.
Sinceramente ho paura di dirglielo. In queste due ore che lei è stata al bancone del bar siamo diventati molto amici, anche se lei è ubriaca fradicia da quasi un'ora.
L'ultima volta che ho detto questa cosa a qualcuno, non ho più avuto amici fino a un anno fa, quando avevo conosciuto finalmenre la mia migliore amica, ma non è finita bene...
Alla fine mi decido a dirglielo e allora mi sporgo leggermente fuori dal bancone per guardarla negli occhi.
"Molto probabilmente questo che ti sto per dire domani mattina non te lo ricorderai nemmeno-" comincio a parlare ma lei mi blocca.
"E questo cosa c'entra con quello che ti ho chiesto?" mi domanda con la voce di una bambina piccola che non ha ottenuto subito le sue caramelle.
Quella vocina mi da estremamente fastidio allora decido di dirglielo direttamente, senza giri di parole inutili.
"Daiana, sono gay perciò non voglio stare con te" dico leggermente alterato e anche un po' spaventato dalla sua reazione.
Per il momento sta ferma a guardarmi senza dire niente ma nemmeno un secondo dopo mi ritrovo lei che ha quasi scavalcato il bancone che mi abbraccia.
"Yee che bello così possiamo passare le giornate insieme per parlare di ragazzi insieme. SIII! " mi urla nell'orecchio stonandomi
"Daiana per quello ci sono le migliori amiche e tu ne hai una" le dico cercando di scollarmela di dosso ma a questa frase lei mi stringe ancora di più.
"Ma io non ho più una migliore amica"dice con voce triste allontanandosi, dopo un po', da me.
Sembra pensarci un po' su con uno sguardo perso nel vuoto ma all' improvviso sembra riprendersi e sul suo viso compare un enorme sorriso a trentadue denti.
"Adesso io e te ci divertiamo e poi mi dici perché non vuoi essere il mio ragazzo" mi dice tirandomi per un braccio per farmi scavalcare il bancone mentre io sbuffo.
Quante volte dovrò ripeterglielo stasera?
Daiana's pov
Sento che non sono più in me. È come se qualcun'altro si fosse impossessato del mio corpo facendomi diventare completamente pazza.
Adesso sono in pista con Alex che, sono so ne come ,ne quando è uscito da dietro il bancone e si è cambiato dato che prima indossava la 'divisa' del bar e adesso un jeans e una maglietta.
Mentre balliamo vedo un ragazzo che si avvicina a me e, quando è abbastanza vicino, poggia le sue mani sui miei fianchi muovendomeli a ritmo di musica.
Io,spinta dell'alcol, accentuo i movimenti stusciandomi su di lui. Guardo Alex davanti a me che sembra molto arrabbiato e dopo un po' che è rimasto immobile a guardare il ragazzo con sguardo truce, lo spinge lontano da me, lo prende per il colletto e lo sbatte al muro più vicino continuando a ringhiargli contro qualcosa.
Mi avvicino a loro sempre un po' stordita mentre rido da sola; dal loro discorso, anzi, da quello che Alex gli dice riesco a percepire solo alcuni tratti: "Stai lontano da lei", " Non ti approfitterai di lei come hai fatto con Jennifer", " Per colpa tua lei è morta".
Quest'ultima frase mi scombussola e comincio a farmi un sacco di domande: chi è Jennifer? Perché Alex ha reagito così? Chi è morta? Cosa sta succedendo?
Dopo un po' vedo Alex girarsi ma , forse perché se l'era dimenticato, si gira e sferra un pugno al ragazzo che in un primo momento barcolla un po' ma poi si riprende e cerca di rispondere al suo pugno ma riesco a mettermi in mezzo proprio mentre il ragazzo alza il pugno in direzione di Alex.
Io per paura che mi possa colpire chiudo gli occhi in due fessure e giro leggermente la faccia cercando di schivare un suo eventuale colpo.
Riapro gli occhi accorgendomi che il ragazzo si è fermato e guarda Ale come se volesse ucciderlo.
"Io non le ho fatto niente" dice scandendo le parole verso Ale che dalla sua espressione si capisce che non crede ad una parola detta dal ragazzo.
"Sta lontano da lei Sebastian. Ti ho avvertito." gli dice Ale e poi, prendendomi per un braccio, mi trascina di nuovo in pista come se non fosse successo niente.
Per evitare di dimenticarmi alcune cose, prendo prendo il mio cellulare e scrivo delle domande da fare il giorno dopo a Matt e ad Ale.
Lui mi guarda confuso vedendomi concentrata sul cellulare e si affaccia per vedere cosa sto facendo.
"Perché ti stai scrivendo delle domande nelle note del telefono?"
"Perché adesso sono ubriaca e domani di sicuro non me lo ricordo-e mi esce una risatina-quindi mi scrivo le domande e tu mi dovrai ricordare di farle."gli dico finendo di scrivere le domande e continuando a ballare.
"Sono sicuro che fra le tue domande mi chiederai chi era quel tizio, vero?" mi domanda avvicinandosi.
"Si, beh se vuoi puoi dirmelo anche adesso" dico mettendo le braccia sulle sue spalle e allacciare dietro al collo.
"Nha, mi scoccia ripetere le cose due volte" risponde.
Mentre gli rispondevo che non c'era niente di male nel ripetere le cose due volte, vedo un ragazzo che ha un vassoio in mano pieno di bicchieri.
Abbandono completamente Ale e mi piombo su di lui prendendomi tutto il vassoio. Il ragazzo sembra un po' sconvolto dal mio gesto ma Ale si avvicina e gli sussurra qualcosa all'orecchio e il ragazzo se ne va.
"Cosa gli hai detto?" gli chiedo mentre bevo il secondo bicchiere di Wiskhy.
"Gli ho detto di non fare caso a te e ai tuoi problemi mentali e anche che dopo avrei pensato io ai drink" mi dice ridacchiando.
Io non rispondo e continuo a bere.
Dopo un po' io e Ale stiamo ancora ballando e ormai sono le 4 del mattino.
"Ale" lo richiamo dal nostro ballo sfrenato urlandogli in un orecchio.
Lui in segno di risposta mi guarda e mi invita a parlare.
"Ma alla fine, perché non vuoi stare con me?" gli chiedo e lo vedo scuotere la testa mentre fa un sorriso.
" Te lo spiegherò domani, adesso ti riaccompagno a casa" mi dice e io senza obbiettare sia per il sonno sia per le continue risate, lo seguo.
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Promise|Martin Garrix |
Romance"Te lo prometto" disse guardandola negli occhi. "Ormai non credo più alle promesse" gli rispose