Honi Kaua, Wikiwiki

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La terra si scosse.
Di nuovo. Fortissimo. Le scosse si susseguivano pericolosamente.
Magnitudo incontrollabile.

Gli abitanti dell'isola di Akala evacuarono gli edifici veloci come razzi.

L'acqua del mare gorgogliava.

Lapilli bollenti uscivano dal vulcano.
L'aria era soffocante, le nuvole in cielo correvano, tutto era buio, nonostante fosse pieno giorno.
Kiawe e Ronnie si guardarono.
Sarebbe stata davvero l'ultima volta?
Il vulcano brontolò cupo.
Sempre più forte.

I due ragazzi si strinsero sempre più intensamente.
"Ronnie...non so cosa succederà ma sappi che ti amo più di qualsiasi cosa."
La ragazza scoppiò in lacrime, stringendosi al petto di Kiawe, sentendo ancora una volta il profumo della sua pelle scura.
D'improvviso un rumore.

Un verso, forse di animale, che proveniva dal vulcano e che fece tremare anche il cielo e riempiva l'aria con la sua furia.
L'intera isola di Akala alzò lo sguardo verso il vulcano.
Dalla bocca di esso usciva un pokèmon gigantesco, che ricordava una lucertola. Era di colore nero, con una lingua lunghissima e appiccicosa, degli occhi viola spiritati, dei denti aguzzi e affilatissimi.
Un Salazzle gigantesco.
Il Litten di Ronnie soffiò inarcando la schiena, Lapras si nascose, e tra le grida generali, Kiawe ed altri abitanti liberarono dalle sfere i loro pokèmon, accanendosi contro il nemico, ma senza successo. 
Ronnie continuava a guardare Salazzle, che si dimenava, urlava, attaccava da dentro il vulcano.
Sembrava quasi disperata, più che infuriata, come se si stesse sfogando.
Ma dov'era Tapu Lele?

Dove si trovava il pokèmon protettore di Akala?
D'improvviso qualcosa scattò nella testa della ragazza.
Uno stranissimo impulso istintivo, che neanche lei riusciva a spiegarsi.
Kiawe continuava a lottare, ad ansimare, la Nonna, impaurita, si reggeva il cuore, mentre guardava Ronnie e le fece un cenno.

La ragazza doveva salvare Akala. Ma come?

Continuava a guardare Salazzle, corrugando la fronte, come se tutto le fosse chiaro fin da subito.
Le sue gambe si mossero da sole, e iniziarono ad allontanarsi dalla fattoria.

Kiawe se ne accorse, si voltò verso Ronnie e iniziò ad inseguirla, preoccupatissimo.
Ma lei filava velocissimo. 

Correva verso i sentieri, evitando i lapilli, salendo sempre di più lungo l'altura del vulcano, agilmente, senza mai inciampare, senza sentire la fatica che cresceva durante la salita.
Giunta in cima, guardò nuovamente Salazzle che incombeva rabbiosa e capì.
Cercò di abbandonare la paura, nonostante essa la divorasse in quel momento.
Prese un respiro profondo.
La sua voce melliflua e ipnotica uscì dalle sue corde vocali e giunse alle orecchie del pokèmon come un'onda che tocchi la sabbia candida al mattino.
Salazzle si voltò verso l'innocente guerriera che cantava.
Ronnie aveva attraversato il mare per trovarla.

Sapeva chi era quell'animale.
Sapeva che era una belva senza cuore, una belva distruttrice.

Ma non era quella la sua vera natura.
Salazzle si chinò verso Ronnie, guardandola dritta negli occhi.
Sembrava aver placato la sua rabbia. La bestia appoggiò la fronte gigantesca a quella minuscola della ragazza.
"Questa non sei tu. Tu lo sai già chi sei."
Salazzle chiuse gli occhi, mentre Ronnie le appoggiava una mano sul muso, accarezzandola.
Gli abitanti di Akala erano colmi di tensione, volgendo tutti lo sguardo lassù, verso la cima del vulcano, che aveva smesso di brontolare.
Da esso usciva solo del fumo.
Tutt'intorno un gran silenzio.
Kiawe, a metà strada tra i piedi del vulcano e la vetta, si era fermato, ansimando.
D'improvviso venne abbagliato da una fortissima luce, che pervase tutta Akala.
La cima del vulcano era abbagliata da questo fascio potentissimo, più bianco della luce del sole, più splendente dei diamanti.
Poco dopo, la luce diminuì lentamente.
Ronnie, ancora in cima al vulcano, riaprì gli occhi, e si guardò intorno.

Salazzle non c'era più. Al suo posto, vi era un pokèmon meraviglioso, rosa e nero, che fluttuava in un guscio rosa cilindrico. Dalla testa scendevano capelli ricci di un bellissimo rosa acceso.
Era Tapu Lele.

Ronnie si inchinò, ancora scioccata.
Il pokèmon protettore le si avvicinò, toccandole la spalla per farla alzare.
"Tapu Lele...sei tu?"
Tapu Lele non disse nulla. Si avvicinò a Ronnie e la abbracciò stretta, in segno di ringraziamento.
Poi si allontanò e svanì verso il cielo.
Un grido si levò dalla folla: "Tapu Lele è stata liberata!!! Akala è salva!!!"
Seguì uno scroscio di urla allegre, gridi di vittoria, persone che si abbracciavano, bambini che correvano...
Ronnie rimase ancora confusa, sul vulcano.
Ce l'aveva fatta.
Aveva salvato Akala. 
Agendo d'istinto.
La Nonna aveva ragione. 
Ronnie sospirò.
Ancora non si era resa conto dell'impresa che aveva compiuto.
Guardò la folla sotto di lei, sorridendo commossa.
"Ronnie!" un grido distante la distrasse.
Si voltò e vide un volto familiare.
"Kiawe!" urlò lei in risposta. Il ragazzo l'aveva raggiunta fino alla cima del vulcano.
Corsero velocemente l'uno verso l'altra, fino a congiungersi in un abbraccio strettissimo.
"Tutto bene, Ronnie?" le chiese lui, tenendole il viso tra le mani.
"Sì, sì, sto benone...e tu Kiawe?" fece Ronnie, ansimando.
Kiawe sorrise, con le lacrime agli occhi: "E chi se ne importa?"
"Importa a me!" urlò Ronnie, colma di gioia, baciando il ragazzo sulle labbra.

Aloha Aku No, Aloha Mai No - Pokemon Sun&MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora