Live, love, aloha.

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Ronnie posò l'uovo tra le coperte, accarezzandolo di nuovo.
"Sei in piedi?"

La ragazza si girò e vide Kiawe appoggiato alla porta.
I suoi capelli scompigliati che sembravano fiammelle, la sua pelle scura, il suo mezzo sorriso. Si avvicinò a lui sorridendo, abbracciandolo.
Ci fu di nuovo silenzio, poiché le parole non erano necessarie.
I loro due corpi stretti, i loro due colori opposti, loro così diversi.
Ma con i loro cuori si poteva formare un unico cuore.
Kiawe iniziò a baciare il collo della ragazza, scendendo fino a raggiungere le sue clavicole, che si contrassero.
La spinse delicatamente sul letto, continuando con una litanìa di carezze e baci che sembravano piccoli morsi affilati.
Proprio mentre stava per abbassarle il corpetto e toccarle i seni piccoli e turgidi, venne interrotto da un movimento alare: il suo Charizard lo attendeva per le consegne.
Kiawe aveva da sempre aiutato la fattoria di famiglia con le consegne alimentari in giro per le isole, ma la situazione grave della sua Akala lo aveva impossibilitato a procedere con il lavoro. Ora che tutto era tornato alla normalità, era di norma anche riprendere la routine quotidiana.
"Me ne ero scordato, dannazione! Le consegne..." sospirò, imbarazzato.
"Oh, hai bisogno di una mano?" chiese Ronnie, gentilmente.
Kiawe scosse la testa: "Tranquilla, è un lavoro rischioso, non voglio che tu ti faccia male..."
"Beh potrei seguirti con Lapras...è parecchio veloce in acqua!"
Il ragazzo spostò una ciocca ribelle dal viso di Ronnie: "Ma figurati, posso farcela da solo, tranquilla, tu hai già fatto molto per noi." aggiunse poi, guardandola negli occhi.
Ronnie posò la sua mano su quella con cui Kiawe la stava accarezzando. 
"Se la metti così, va bene!" sogghignò lei.

Poco dopo, Kiawe era già intento a salire sul suo Charizard, mentre la Nonna controllava come di consueto che tutto fosse pronto.
"Mi raccomando, stai attento in viaggio, Kiawe!" lo raccomandò.
"Fai attenzione, eh! Stavolta sono io che te lo dico!" ridacchiò Ronnie, prendendo in giro il ragazzo per la sua eccessiva apprensione nei suoi confronti.
Kiawe, visibilmente imbarazzato, sorrise: "Ah, d'accordo!"
Così dicendo, partì in volo mentre l'alba squarciava il cielo e l'aria frizzante del mattino riempiva le narici di tutta l'isola di Akala.
Ronnie nel frattempo passò l'intera giornata assieme alla Nonna ad accudire il piccolo uovo, tra una carezza a Lapras e qualche birichinata di Litten.
Si fece ormai tardo pomeriggio.
Il cielo iniziava a tinteggiarsi di arancione caldo, dal mare giungeva una lieve brezza.
Charizard atterrò nel cortile della fattoria senza il minimo rumore.
Kiawe scese dalla groppa dell'animale, dandogli una pacca affettuosa.
Tutto di solito era silenzioso, ma quel giorno, il ragazzo ebbe un singulto nel sentire Ronnie gridare. 
Ciò era nuovo, poiché Ronnie solitamente si esprimeva in sussurri rochi, in risatine e in sospiri.
Il ragazzo si catapultò in casa per trovare la ragazza inginocchiata a terra, in panico, davanti al suo piccolo uovo che si muoveva.
"Cosa diamine succede?" chiese Kiawe, trafelato.
"Credo si stia schiudendo...credo! Oddio..." ansimava Ronnie, presa dall'ansia.
L'uovo si muoveva, saltava, come se la creatura al suo interno stesse letteralmente lottando per uscire.
Una piccola crepa si formò sulla cima. Poi un'altra. E un'altra ancora.
Tutti trattennero il fiato.
Poi si fermò tutto.
"Cosa succede?" chiese Ronnie, a metà tra il triste ed il confuso.
Kiawe si alzò: "Aspetta, penso abbia difficoltà ad uscire. Ci penso io." 
La ragazza toccò l'uovo con la mano. Era ancora caldo, ma sembrava che il tepore si stesse affievolendo.
"Ti prego...no...resisti piccolo..." sussurrò tra i singhiozzi. "Sono qui...non vado via..." disse, mentre le lacrime scorrevano velocissime.
Kiawe tornò con una piccola sgorbia di legno, e iniziò a picchiettare delicatamente sul guscio.
Passò poco meno di un minuto prima che esso si frantumasse e che dall'uovo uscisse timidamente un musetto appuntito.
Dall'uovo uscì un piccolo Pokèmon di colore blu oltremare, con gli occhi grandi e scuri e il nasino rosa e tondo. Assomigliava nell'aspetto ad un piccolo di foca.

"Eccolo, è nato!" sorrise Kiawe, prendendolo in braccio "..aspetta, te lo do subito!" aggiunse, rivolgendosi a Ronnie, mentre il piccolo animaletto strideva come un bambino appena nato.
Ronnie rimase ad osservare la scena con gli occhi che brillavano, e le lacrime che le bagnavano il viso. Mai nella sua vita aveva provato tanta gioia. 
La Nonna portò degli asciugamani caldi, nei quali Ronnie avvolse il piccolo Pokèmon, stringendolo a sè con dolcezza materna.
Improvvisamente l'animaletto cessò di piangere, e tra le braccia della ragazza si calmò, guardandola felice e leccandole la guancia.
"È davvero adorabile..." disse Ronnie, tirando su col naso.
"Ed è tutto tuo, mia cara." le sorrise la Nonna. "È il tuo primo vero Pokèmon, abbine cura. Sono certa che farete grandi cose assieme."


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16, 2017 ⏰

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Aloha Aku No, Aloha Mai No - Pokemon Sun&MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora