VOLERTI E NON POTERTI AVERE

ECCOLI QUà

*4 mesi dopo*

Mi sveglio come sempre con una fame pazzesca, sono solo le 4.20 del mattino. Oggi mi sento strana, ho dei fastidi sulla pancia ma non gli do troppo peso anche perchè è normale: ho 2 bimbi dentro di me! Per questo pomeriggio avevo programmato di andare a comprare qualche vestitino per i miei piccoli anche se già ne sono pieni per causa di mia mamma. 

Piano, piano senza svegliare Logan mi alzo e vado a farmi una tazza di latte con i biscotti. Ok ora i fastidi cominciano a diventare dolori, e forti. Mi piego e vedo tutto bagnato, mi si sono rotte le acqua. "Logaaaaaaaan". Lui subito accorre, si mette una giacca e ne prende una per me e prendendomi in braccio mi carica in macchina. Mentre io urlo, sudo, e sono in preda a 45814515 emozioni Logan mi tiene la mano e me la accarezza. 

Arriviamo in ospedale in 5 minuti ma a me sono sembrati 200. Entra a chiamare un'infermiera che viene fuori con la sedia a rotelle per aiutarmi. Mi mettono in una camera e dopo poco arriva un'ostrica o come si chiama. Mi osserva là..insomma...là sotto e dice che devono indurre il parto perchè sono dilatata già al massimo ma non riesco a partorire naturalmente. Mi addormentano e non so perchè ma al mio risveglio l'immagine è bellissima.

Io sono sul letto, alla mia destra Logan che tiene Austin e alla mia sinistra mia mamma che tiene Malie. Si accorgono subito che mi sono svegliata e nonostante io sia ancora abbastanza rincoglionita voglio tenere i miei bambini. "Lo, voglio tenere i nostri figli". La sensazione nel dire "i nostri figli" è strana, strana ma bella. "Ok mettiti un pò più dritta così te li diamo io intanto chiamo l'ostetrica". Ah ecco come si chiama, ostetrica non ostrica. Li prendo, uno su un braccio e l'altra sull'altro braccio. Sono così piccoli, ho quasi paura a fargli male, ma sono stupendi, tutto il padre Austin e tutta me Malie.

Arriva l'ostrica, la chiamo così perchè è difficile quella parola. 

O (ostrica): "Tutto bene? Qualche dolore?"

IO: "Nono, mi sento benissimo."

O: "Perfetto allora domani mattina faremo gli ultimi controlli dopo di che potrà dare firmare e andare a casa con i suoi gemellini. A proposito, come li ha chiamati? Così lo scrivo sul certificato."

IO: "Austin e Malie"

O:" Bellissimi nomi. Ora deve dargli il latte, poi gli faccia fare un bel ruttino e li faccia addormentare su di le, poi potrà metterli in culla."

IO: "va bene grazie mille." Sorride e se ne va. Ok ora diamo da mangiare a questi bimbi, I MIEI BIMBI.