Parte 6:Guerra

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Ignazio P.D.V.

Feci per comporre il numero di Alessandra quando vidi Irene sbuffare 

<Non poso nemmeno più chiamare la mia ragazza adesso che sono in macchina con te?> le dissi stuzzicandola 

<Puoi fare ciò che vuoi> disse lei ancora voltata di spalle

<Guarda proprio perchè non ti voglio far piangere la chiamerò quando saremo fermi e lontani> continuai sempre ironizzando 

<Bhè allora spero che avverrà molto presto questo momento> disse lei girandosi un pò

<Quale momento?> dissi facendo il finto tonto

<Quello di essere molto ma molto lontano da te> finì lei guardandomi male ed io sorrisi.

Irene P.D.V.

Avevamo ancora 3 ore di viaggio,avevo altre 3 ore in macchina con Ignazio,avevo altre 3 ore di sopportazione,altre 3 ore a condividere la sua stessa aria. Ero esausta!

<Devo fare la pipì> dissi agitando le gambe

<Trattieni adesso non posso e non voglio fermarmi> disse lui guardando la strada 

<Cosa?> dissi guardandolo in malo modo 

<La strada è lunga gioia mia e non posso fermarmi sempre> disse guardandomi un istante 

<E sti cazzi no c'e li metti?Io devo fare la pipì> dissi con tono autoritario girandomi completamente verso di lui

<Non è un problema mio> finì lui

<Ah non è problema tuo?> dissi guardandolo e lui annuì  <va bene allora io adesso mi abbasso le mutande e ti faccio pipì in macchina>  dissi con aria di sfida 

<Fai pure> disse abbozzando un sorrisetto sulla labbra,lo guardai male,mi stava sfidando. Ignazio Boschetto voleva la guerra?! E che la guerra sia allora! 

Mi incominciai a sbottonare il pantalone e a farlo scendere giù per le gambe guardandolo,con la coda dell'occhio Ignazio mi guardava e sorrideva forse perchè infondo sapeva che non mi sarei mai permessa,infilai due dita sotto l'elastico degli slip e feci per tirarmeli giù

<Non so quanto ti conviene tirare giù gli slip> disse guardandomi

<Eh?> dissi senza capire doveva voleva arrivare

<Se lo farai,anche se so perfettamente che non avrai mai il coraggio di fare la pipì in macchina mia,prima ti scopo e poi ti lascio sull'autostrada come una cane abbandonato> disse guardandomi in modo malizioso.

<Non avresti il coraggio!> dissi ricambiando lo sguardo

<Ah dici di no?> disse guardandomi ed io annuì,dopo vari secondi si fermò in una piazzola di sosta tirò il freno a mano e si girò verso di me. Mi prese il mento e mi avvicinò a lui,le nostre labbra era vicinissime riuscivo a sentire il suo respiro,anche se sapevo perfettamente che lo stava facendo per sfidarmi il mio cuore fece un salto,quanto avrei voluto un suo bacio!Una sua mano mi sfiorò la gamba mezza nuda,poi salì sempre di più fino ad arrivare alla mie parti intime e mi allargo le gambe,ma proprio mentre stava spostando il mio slip per far entrare dentro di me le sue dita si fermò guardandomi.

<Io ho il coraggio di fare tutto amore io> disse per poi staccarsi da me e ripartire. Ero rimasta imbambolata,appesa come una cretina,il mio sguardo era incredulo ma quanto era stronzo? mi girai,mi alzai i pantaloni e mi voltai dandogli le spalle.

Ignazio P.D.V.

Sorridevo pensando alla scena appena successa,Irene era andata fuori di testa un pò perchè avrebbe voluto che io continuassi ma sopratutto perchè mi ero fermato appendendola così come si fa con i panni bagnati. Durante il viaggio non mi rivolse più la parola,ogni tanto vedevo che prendeva il telefono e mandava i messaggi a qualcuno,io invece per mantenere il punto non mi fermai finchè la macchina non varcò l'hotel che ci avrebbe ospitati per quelle sere.

Il tuo nome è tatuato su di me! St.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora