Parte 13:Lasciare tutto e andare via

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Irene P.D.V.

<Voglio lasciarti Ignazio> dissi girando lo sguardo verso di lui,negli occhi avevo una tempesta ghiacciata,nessuna emozione,nessuna lacrima. ZERO!

<Come vuoi lasciarmi Irene?> mi rispose Ignazio incredulo con gli occhi sbarrati

Feci un bel respiro e mi morsi le labbra per poi rispondere <Io credo che sia meglio per entrambi,per me,per te,per noi. Credo che insieme alla perdita del nostro bambino io abbia perso anche l'amore per te> dissi

<Hai perso anche l'amore per me? Ti rendi conto cosa stai dicendo? E' gravissima come cosa e se fosse vera Irene te lo giuro sulla cosa più importante della mia vita ovvero te, che io non farò nulla per riprovare a risanare questo rapporto,perchè va bene un tradimento,un momento di pausa,una qualsiasi cosa ma dire che non mi ami più è gravissimo,combatterei da solo contro una battaglia già persa fin dall'inizio> disse guardandomi con un emozione mista tra la rabbia per le mie parole e la delusione 

<Andiamo a dormire ,ne riparliamo domani mattina.Buonanotte> dissi guardandolo un'ultima volta per poi scendere dalla macchina.Ignazio non sapeva che in realtà la mia testa aveva già programmato tutto,l'indomani mattina sarei tornata a Bologna avevo già comprato il biglietto aereo,sarei rimasta lì poche ore giusto il tempo di preparare le valigie e partire. Un viaggio che aveva una data di partenza ma non di ritorno,insomma avevo deciso di prendermi del tempo per me stessa,la fine della gravidanza mi aveva asfaltata,distrutta e so perfettamente che anche Ignazio si potesse sentire così ma per una volta dovevo pensare solo a me stessa,essere un pò egoista per una volta.Ho bisogno di ritrovare quell'Irene che sorrideva sempre,trovava il lato positivo in qualsiasi cosa,amava la vita e sopratutto amava Ignazio ed io non ero più sicura di niente sopratutto di quest'ultima.

Il giorno dopo

Mi sono alzata prima del dovuto,in silenzio senza svegliare Ignazio ho incominciato a preparare le mie cose,mi sono fatta una doccia ed ora sono pronta per andare a fare colazione.Ieri sera il clima nella nostra stanza è stato glaciale,Ignazio non mi ha rivolto la parola ma credo sia stato meglio così,non avrei saputo cosa dirgli,nel suo sguardo per quel poco che l'ho guardato si leggeva chiaramente la sua delusione nei confronti della donna che ama follemente.

<Caterina grazie ma ora vado a lavarmi i denti,approfitto di questa bella giornata per andare a fare una bella passeggiata in riva al mare> dissi mentendo ovviamente.Il taxi sarebbe arrivato da lì a poco e dovevo prendere tutta la mia roba.

<Va bene tesoro,fai proprio bene.Ti servirà camminare un pò> mi disse con un sorriso delizioso in volto,Caterina non si meritava il mio abbandono improvviso,in realtà nessuno se lo meritava ma io ne avevo bisogno,avevo bisogno di staccare la spina e pensare solo a me.

<Grazie di tutto Caterina,davvero> dissi abbracciandola,io sapevo fin troppo bene che quello sarebbe stato l'ultimo abbraccio prima di andare via,la strinsi forte,lei infondo era diventata come una mamma per me e anche se so perfettamente che da lì a poco l'avrei delusa sarebbe sempre rimasta una delle persone più importanti della mia vita.

Tornai in camera,aprì la porta e trovai Ignazio seduto sul letto con le mani in testa mentre guardava la mia roba nello zaino e in un piccolo borsone,feci giusto in tempo a chiudere la porta che mi disse 

<Vai via?> mi chiese girando lo sguardo verso di me

<Ignazio prova a capirmi ..> ma non mi fece finire neanche la frase che si alzò e sbottò

<Ti devo capire Irene? Ancora? Sono mesi che ti capisco,che vivo accanto ad una donna che non ha più emozioni,che non mangia più,che non sorride più,che non esce più,più che una donna direi una larva.Sono mesi che ti lascio la mattina a casa da sola per andare a lavoro con la paura che rientrando la sera ti possa essere ammazzata per il dolore che hai vissuto e stai vivendo.Ma non sei l'unica che ha perso un figlio Irene,cazzo non pensare solo a te stessa,ci sono anch'io che se anche in parte minore anche solo per un minuto ho il diritto di soffrire la perdita di mio figlio cazzo.Sono mesi che faccio il possibile per vederti felice, contenta ma tutto sembra sempre essere sbagliato,si cazzo perchè sei tu che mi fai sentire così.Forse è vero che non mi ami più e questo quindi ti sembra un comportamento giusto ma sappi che io ho la coscienza pulitissima perchè so di aver fatto anche più del possibile per poter salvare questa storia,e se adesso decidi di varcare quella portare e andare via,risulterai solo in un modo Irene,una stronza,una stronza egoista>  Ignazio aveva cacciato tutto ciò che si era tenuto dentro per mesi,con il viso viola dalla rabbia,gli occhi rossi e le lacrime che gli scendevano,aveva ragione ero un egoista ed anche stronza e non l'amavo più ma forse prima dovevo ritrovare me stessa per poter amare di nuovo qualcuno.

<Hai ragione e ti chiedo scusa se sono stata un peso per te in questi mesi ..> ma non mi fece neanche finire

<Oh no,non iniziare con il vittimismo " sono stata un peso",perchè lo sai fin troppo bene che non è stato e non sarà mai così.Nessuno dei due poteva prevedere quello che poi è accaduto perchè credimi se solo avessi potuto sarei andato anche scalzo in giro per tutto il mondo pur di salvare nostro figlio,ma vedi a volte i soldi e i migliori dottori del mondo non possono salvare le cose,ma almeno io ci ho provato,non come te> disse puntandomi il dito contro

<Devo andare> dissi prendendo la mia roba e quasi scappando con la coda tra le gambe perchè sapevo di fare la cosa sbagliata per gli altri ma per me era la più giusta,arrivata vicino al taxi che mi aspettava fuori la villa dei Boschetto mi girai e vidi Ignazio dietro di me 

<Se sali lì sopra scordati la mia faccia per sempre Irene ma questa volta sul serio,lo giuro sulla mia famiglia> disse con le mani conserte sperando che tornassi indietro da lui

<Spero tu possa stare bene> dissi aprendo la porta della macchina e salendo.Stavo lasciando tutto,il mio fidanzato,la mia vita,le mie certezze,le mie sicurezze,tutto.Ma dovevi capire,avevo bisogno di capire Irene dov'era finita e avvolte bisogna saper rischiare.

Quella sera

"Giorno 1-In partenza"

Caro diario,sono qui seduta su queste scomodissime poltrone dell'aeroporto aspettando il mio volo che sarà a minuti,sono tornata da Marsala giusto in tempo per fare le valigie e venire qui,prima però ho chiamato mia madre spiegandole la situazione e chiedendole di non cercarmi,ho provato a tranquillizzarla e forse ci sono riuscita,ho fatto lo stesso con Anna,Martina e Stefania,con me non porterò il cellulare,non mi aiuterebbe ricevere diecimila chiamate al giorno e messaggi,mi farò sentire io quando potrò e sopratutto quando vorrò.Il viaggio inizierà dal Marocco precisamente Marrakech,non vedo l'ora di essere lì.Ne ho bisogno davvero tanto.Ecco che hanno chiamato il mio volo,caro diario ti scriverò non appena avrò raggiunto la mia destinazione.. Ah quasi dimenticato a casa sul tavolo della cucina ho lasciato una lettera anche per lui,so che verrà a cercarmi lì,so che sarà distrutto e gli verrà il panico quando non saprà dove sono,con chi sono,se sto bene, ma spero che lui un giorno possa capire che tutto questo l'ho fatto anche per lui.


Ragazze buongiorno,come state? Ok non mi ammazzate che Irene e Ignazio si sono lasciati maaaaaa forse doveva andare così o forse no.. chissà . Voi che dite?? Aspetto vostri commenti.. Baci 

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