†STEP-BROTHERS†

†10Capitolo†

Pov. Jimin.

Mi svegliai prima io quel giorno rispetto a Yoongi dopo aver sentito la voce di mia madre e quella del padre di Yoongi passare per il corridoio e anche davanti la mia porta.
Così scesi dal letto lentamente, dando un'occhiata alla sveglia e notando che fossero le 10:45.
Pensai di aver dormito davvero tanto eppure mi sentivo ancora un po assonnato e stanco.
Sospirai scuotendo le spalle, prima di alzarmi dal letto e stiracchiare il mio corpo.
Andai verso l'armadio cercando qualcosa da mettere, optando per dei jeans blu strappati e una t-shirt bianca.
Camminai verso il bagno, bussando sta volta e accertandomi che non ci fosse veramente nessuno sta volta, prima di entrare e iniziare a farmi una doccia veloce.
Uscì dalla doccia, asciugandomi per poi vestirmi e asciugare i miei capelli, lasciandoli leggermente umidi.
Dopo aver finito uscì dal bagno e scesi le scale di corsa, avendo molta fame e non vedendo l'ora di far colazione.
Entrai nella sala pranzo e salutai subito mia madre con un bacio sulla guancia e il padre di Yoongi con un cenno della mano e un sorriso timido.
"Jimin prima che tu ti sieda, potresti andare a chiamare Yoongi per favore?" Mi chiese molto educatamente il padre di Yoongi.
Mi chiedevo come lui potesse essere cosi educato e composto, mentre suo figlio l'esatto contrario.
Volevo rispondere di no a quella sua domanda, ma invece sforzai un sorriso e annui, prima di uscire dalla sala pranzo e salendo le scale uno ad uno mentre piagnucolando dalla disperazione.
Arrivato davanti la porta di Yoongi mi feci il segno della croce, prima di entrare lentamente nella sua stanza.
Un'ondata di buio mi investi e cosi con una mano cercai un interruttore nella parete, non trovandolo per sfortuna, cosi mi avventurai nel buio cercando di arrivare alla serranda della finestra sano e salvo.
Ma ovviamente la sfiga mi amava troppo.
Inciampai su penso una scarpa o qualcosa, chiudendo subito gli occhi immaginando quanto sarebbe stato doloroso l'impatto contro il pavimento, ma stranamente non fu cosi, atterrai su qualcosa di morbido.
Capì subito che doveva trattarsi del letto di Yoongi e quindi...di Yoongi stesso.
Cosi lentamente cercai di alzarmi e riuscire a vedere qualcosa in quel buio.
Per fortuna, su un comodino lì vicino, al di sopra, c'era una lampada, così accesi quella piccola fonte di salvezza e riuscì a tornare a vedere.
Guardai davanti a me trovando il viso di Yoongi tranquillo e addormentato.
Mi scappò un piccolo sorriso nel vederlo cosi tranquillo e non con la solita aria imbronciata.
Mi avvicinai lentamente al suo viso, spostando i cappelli dal suo viso latteo e sorridendo ancora una volta.
Poi pensai a quello che suo padre mi aveva chiesto di fare cosi mi affrettai a farlo.
Iniziai a scuoterlo lentamente, ma vedendo che non desse nessun segno di vita, iniziai a scuoterlo più forte di prima chiamandolo più volte.
"Yoongi daiii..svegliati!!" Dissi per l'ennesima volta esasperato.
Sospirai iniziando a tirargli anche qualche ciocca di capelli, smettendo poi appena senti un piccolo mugolio da parte sua e vedendolo muoversi.
Così mi drizzai in piedi e mi allontanai qualche centimetro da lui, prima che potesse svegliarsi del tutto.
Lo vidi aprire gli occhi e guardarsi attorno prima di portare i suoi occhi su i miei.
Il suo sguardo era sia ancora assonnato che confuso.
"Uhm..Jimin..che ci fai qui?" Chiese con tono basso e impastato per via del sonno.
Rimasi sorpreso dal fatto che mi avesse chiamato per nome sta volta.
Questa sarà stata la terza volta da quando sono entrato in questa casa e mi faceva senso a momenti, essendo abituato con i suoi soprannomi.
"T-tuo padre mi ha chiesto di venirti a chiamare" Dissi guardandolo, mentre lui annui qualche secondo dopo.
"Mm..ora scendo. Puoi andartene adesso" Disse mettendosi seduto e stropicciandosi gli occhi.
Annui debolmente, guardandolo qualche attimo in più prima di uscire dalla sua stanza e tornare di nuovo nella sala pranzo.
"Ha detto che adesso scende" Dissi prima di sedermi e iniziare a fare colazione.