†22 Capitolo†

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Pov. Jimin.

Avevo deciso di fare una scappata in bagno prima che iniziassero di nuovo le lezioni, quindi avevo salutato tutti di fretta, stabilendo con Jungkook di rincontrarci a fine lezione, davanti la mia classe.
Così uscì da quella stanza e camminai in fretta per i corridoi, alla ricerca di un bagno e sospirai di sollievo quando, finalmente individuai quella benedetta porta, ed entrandoci subito dopo.
Una volta dentro, mi ritrovai un'immagine abbastanza raccapricciante davanti.
Feci una faccia disgustata, quando riconobbi quella chioma, ormai, fin troppo familiare, con la testa nel cesso impegnato a gettare l'anima.
Dio mio.
Pensai mentre vedevo come stesse cercando di contenersi, per non farsi sentire, ma era pur sempre inutile, perché era normale che non riuscisse a controllarsi, mentre vomitava.
Fortunatamente ero io,e non qualcun'altro.



Mi avvicinai di fretta, con l'intento di aiutarlo, abbasandomi, arrivando al suo livello e portando una mano fra i suoi capelli e una sulla sua schiena, carezzando un po, cercando di dargli un po di conforto.
Ma ovviamente si trattava pur sempre di Min Yoongi, di quello stronzo del mio fratellastro, che in solo pochi giorno, mi aveva portato a tirar fuori il peggio di me.
Mi schiaffeggiò via la mano, spintonandomi un po, mentre alzava leggermente la testa per guardarmi.
"Non avvicinarti." Mi ordinò con tono di ghiaccio e severo, mentre io lo guardavo da seduto, dopo essere stato spintonato, da quest'ultimo, prima di vederlo tornare a vomitare ancora per qualche minuto.
Poco dopo lo vedo alzarsi, scaricare l'acqua e poi avvicinarsi ad un lavandino, per sciacquarsi la bocca.
Mi alzai qualche secondo dopo anch'io, avvinandomi leggermente, così da poterlo guardare meglio, leggermente incazzato.
"Volevo soltanto aiutarti." Dissi leggermente irritato, per il fatto che mi avesse trattato in quel modo, quando volevo soltanto aiutarlo un po e invece ero stato trattato di merda ingiustamente.
"Non ho bisogno del tuo aiuto." Rispose dopo essersi asciugato le labbra, e portando lo sguardo di nuovo su di me e lì sussultai un po.
Cazzo.




Era più pallido del solito, gli occhi ancora abbastanza arrossati e le labbra completamente secche, nonostante poco prima le avesse bagnate.
Mi preoccupai abbastanza, anche se sapevo perfettamente che non se lo meritava, per via dei suoi atteggiamenti, ma che potevo farci?? Era pur sempre la persona, con cui dovevo convivere e faceva parte ormai, della mia famiglia.
"A me non sembra. Sei pallidissimo.." Dissi facendo qualche passo in avanti, alzando una mano, per arrivare a sfiorare il suo viso, ma che lui scacciò via malamente, facendomi corriciare le sopracciglia.
"Togliti dal cazzo e fatti gli affari tuoi." Disse scostandomi, malamente, per poi soppassarmi, intenzionato ad uscire e chiudere la discussione.
Ma no. Non sta volta.
"Spero tu stia scherzando. Cazzo volevo soltanto aiutarti" Dissi afferrandolo per il braccio e facendolo voltare, troppo nervoso in quel momento per potergliela dare vinta.
Però forse, farmi sovrastare dall'istinto, in quel momento, fu proprio sbagliato.
Mi afferrò per il colletto, sbattendomi, contro la parete di un muro, trovandomeli a pochissimi centimetri dal mio viso, riuscendo ad osservare ancora meglio la sua pelle pallida e i suoi occhi maledettamente arrossati in quel momento.




"Se ti dico, che non ho bisogno di aiuto, vuol dire che non ne ho bisogno. Cos'è che non capisci eh?! Fatti i cazzi tuoi e lasciami in pace." Alzò abbastanza il tono di voce, facendomi sussultare un po e mordere il labbro inferiore, leggermente intimorito in quel momento.
Sospirai abbassando lo sguardo e immagino che lui notò il mio cambiamento di umore, difatti si allontanò, titubante poco dopo, percependo però ancora per qualche secondo il suo sguardo su di me.
Ma neanche poco minuti dopo, uscì dal bagno lasciandomi, leggermente frastornato, ma ancora un po nervoso.
Odiavo farmi trattare in quel modo, sapevo di essere ancora abbastanza debole, sopratutto a differenza di Yoongi, che sembrava fatto solamente di marmo, come se non avesse un briciolo di umanità. Ma come detto 'sembrava', volevo basarmi sul detto 'mai giudicare un libro dalla copertina' e speravo davvero, che fosse anche così con Yoongi.
Ma il suo modo di fare non migliorava di certo, il mio pensiero su di lui.
Sospirai di nuovo e al trillo della campana, che dava di nuovo inizio alle lezioni, uscì anch'io e me ne tornai in classe, intenzionato a chiuderla lì per quel giorno.

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