Harry ricevette una chiamata più tardi quel giorno da nientedimeno che Louis in persona. Rispose riluttante, una metà di lui che si chiedeva se Louis lo avrebbe pregato di rimettersi insieme ma l'altra metà che sapeva che non sarebbe mai successo. Non lo voleva comunque.
"Ehi, Harry." lo salutò Louis. Harry corrugò le sopracciglia, sembrava sorprendentemente felice.
"Ciao." si soffermò sulla 'o', chiedendosi dove volesse andare a parare.
"Mi chiedevo se potessi portare le bambine al cinema oggi? " chiese Louis.
"Non vedo perchè no." rispose Harry.
"Vuoi venire anche tu? " chiese Louis. Harry storse la bocca.
"Io uh," Non sapeva cosa dire. Lo voleva? "Non penso. Ho un sacco da fare oggi." Bugie.
"Oh, okay. Dì alle bambine che sarò lì fra un'ora."
"Va bene." Harry sospirò prima di riattaccare.
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Harry odiava seriamente quanto fosse tranquilla la casa quando le bambine non c'erano. Persino i loro battibecchi gli mancavano quando la casa era vuota.
Harry era in cucina, pulendo il bancone mentre ascoltava delle canzoni di Ed Sheeran quando il suo cellulare suonò. Aspettandosi che fosse Louis che voleva chiedergli se una bambina di tre anni potesse guardare un film vietato ai minori di quindici anni, sospirò prima di prendere il suo cellulare. Fu sorpreso di constatare che fosse un numero sconosciuto.
Se lo portò all'orecchio rispondendo. "Pronto?" chiese lentamente.
"Harry, tesoro? "
"Chi è?"
"Sono Jay, caro."
La bocca di Harry si spalancò di colpo mentre cercava di assimilare quello che era appena successo. "J-Jay?" chiese.
"Si, sono io! "
"Oh mio dio," Harry non sentiva Jay da anni. La adorava, assolutamente, l'aveva sempre fatto. "Non ci credo! Come stai?"
"Sto bene, caro. Volevo solo chiamarti per dirti che mi dispiace che Louis sia venuto la scorsa notte. E' stato inappropriato da parte sua. Personalmente non penso che si meriti di vederti dopo quello che ha fatto."
"Oh," disse Harry piano, "E' tutto a posto, Jay. Non mi ha dato fastidio."
"Sei la cosa più dolce del mondo! Comunque, è ritornato a vivere con me oggi, quindi forse posso trattenerlo dal vederti troppo spesso. Ha venduto quasi tutte le sue cose per comprare regali a Danielle, quindi non aveva molte scatole. Oh e comunque le bambine possono venire quando vogliono. Non le vedo da un po'."
Harry non credeva alle sue orecchie. Louis era ritornato a vivere da sua madre. Praticamente è come dire che aveva toccato il fondo. "Certo. Le porterò qualche volta." rispose Harry dopo un momento.
"Perfetto! Mi farò sentire, va bene?"
"Benissimo," Harry stette in silenzio per un attimo. "Mi sei mancata Jay, e anche le ragazze."
"Sei mancato anche a noi, Harry."
Jay chiuse la chiamata dopo averlo detto. Harry sospirò e stette fermo lì per un momento, rivalutando quello che era appena successo.
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"Papà! Papà!" squittì Katie quando Louis entrò in casa con le due bambine. Corse verso Harry, allungando le braccia verso di lui. Harry sorrise e prese in braccio la bambina.
"Com'era il film, lucciola?" chiese Harry. Katie gli fece i pollici all'insù, facendo sorridere Harry. Avevano visto Pets.
"Le persone nel film parlavano in modo divertente, papà." disse Emily. Harry sollevò un sopracciglio.
"Perchè?" chiese.
Louis si schiarì la gola. "Era un film americano." spiegò, parlando per la prima volta. Harry lo guardò negli occhi per un breve momento, annuendo prima di abbassarsi e baciare la fronte di Emily.
"Devo parlare con papi, potete andare di sopra a colorare per un attimo?" chiese Harry. Emily annuì, prendendo Katie per mano una volta che Harry l'ebbe rimessa a terra e spiengendola al piano superiore.
"Di cosa avevi bisogno di parlarmi?" chiese Louis con curiosità. Harry si mise una mano nella tasca dei pantaloni, evitando il contatto visivo.
"Tua madre mi ha chiamato oggi." ammise. Louis inarcò le sopracciglia.
"Davvero?" chiese, non capendo perchè fosse così importante. Harry annuì.
"Mi ha detto che vivi di nuovo con lei." ammise Harry. Louis si congelò, leccandosi le labbra. Adesso anche lui stava guardando in basso.
"Davvero?" ripetè.
"Louis, non puoi vivere con tua madre," disse Harry, "Hai venticinque anni, e hai un lavoro."
"Fare il barista non è considerato un lavoro," sputò Louis in risposta prima di calmarsi un po', "Senti, è temporaneo. Sto cercando un vero lavoro, va bene?"
Harry sussultò al tono duro di Louis. "M-Mi dispiace," mormorò, "Solo che mi preoccupo per te qualche volta."
L'espressione di Louis si ammorbidì. "Merda, mi dispiace Harry." si scusò. Harry si strinse nelle spalle in risposta. Louis si morse il labbro prima di chiedere "Pensi che ci rimetteremo mai insieme?"
Harry scosse immediatamente la testa. "No." sussurrò. Louis annuì e uscì dalla casa.
Ehi! Volevo ringraziarvi per i voti e i commenti, sono sopresa perchè ho iniziato a tradurre questa storia da pochi giorni ed ha più visualizzazioni, voti e commenti di quanto mi aspettassi. Spero che vi piaccia e di star facendo un buon lavoro con la traduzione.
Buona giornata!
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Daddy Cool *Larry au* (mpreg) /Italian Translation/
Fanfiction"Ascolta," disse Harry fermamente, mettendosi seduto sul letto. "Non interrompere.. non parlare nemmeno. Ascolta. Voglio il meglio per le mie figlie, e qualche volta, non penso che tu lo sia. Non sei costante con le visite e ti importa soltanto di e...