"Ciao, Hazza." salutò Louis appena fece un passo nella stanza di Harry. Quest'ultimo era seduto con la schiena contro alcuni cuscini, un libro per bambini appoggiato alla sua pancia. Sollevò lo sguardo quando sentì la voce di Louis, sorridendo ampiamente.
"Ciao." rispose, le fossette che spuntarono quando sorrise. Louis lasciò il suo zaino sul pavimento prima di avvicinarsi ad Harry e sedersi vicino ai suoi piedi.
"Come te la cavi?" chiese Louis, le mani che presero immediatamente i piedi di Harry e li misero sulle sue gambe. Cominciò a massaggiarli -i piedi di Harry facevano dannatamente male anche se aveva a malapena camminato per tutto il giorno.
"Dio è fantastico," mormorò prima di rispondere alla domanda di Louis. "Bene. Mi manca la scuola, però."
Louis sorrise. "Non sarebbe facile andare a scuola quando sei di nove mesi," Fece spallucce, "Non è successo niente comunque. Nathan e Josh si sono lasciati, Melissa è incinta e non sa se il padre sia Matthew o Jacob."
"Probabilmente è Jacob." mormorò Harry, "Matthew non sembra il tipo."
Louis ghignò scherzosamente. "Nemmeno tu lo sembravi," Mise una mano sullo stomaco di Harry. "Ma guarda com'è andata a finire."
Harry mise il broncio. "Heeey," si lamentò, mettendo giù il libro e incrociando le braccia al petto.
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"Heeey." si lamentò con tono scherzoso Harry appena Katie gli fece un'altra "vaccinazione". Louis le aveva comprato un kit per giocare alla dottoressa, ed Harry era abbastanza sicuro che lei gli avesse già fatto qualcosa come quindici iniezioni.
"Non ti ammalerai, papà." disse Katie, usando lo stetoscopio di plastica blu e gialla per ascoltare il battito sul braccio di Harry. Quest'ultimo non riuscì a non sorridere con amore a come le sue piccole manine si muovessero sul suo braccio.
Il cellulare di Harry cominciò a squillare, facendolo sospirare. "Posso prendermi una pausa veloce, lucciola?" chiese, "Forse ad Emily serve un altro controllo?" Stava seriamente sacrificando la sua stessa figlia? Oops.
Katie prese la piccola borsa di plastica e corse in cucina dove Emily stava colorando. Harry afferrò il suo cellulare dal tavolino da caffè per vedere che Louis lo stesse chiamando. Inarcò un sopracciglio ed accettò la chiamata.
"Pronto?" chiese, dando un'occhiata al braccio che Katie stava controllando con il suo piccolo kit e vedendo che stavano cominciando ad apparire delle piccole botte viola per l'ago finto.
"Ciao. Buon anno nuovo. Beh, quasi nuovo, credo."
Harry inarcò le sopracciglia. "Grazie," disse lentamente. "Allora, cosa c'è? Perchè sei sveglio così presto? Non ricordo nemmeno l'ultima volta in cui eri sveglio prima delle nove."
"Non lo so. Sono uscito per fare una camminata però. Ho guardato l'alba. Non succedeva da un po' di tempo."
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Il telefono di Louis suonò veramente presto quella mattina. Quasi alle quattro di mattina, per essere esatti. Emise un lamento ed afferrò l'oggetto dal comodino, rispondendo e portandoselo all'orecchio. "Pronto?" chiese con voce roca.
"Louis, credo che sia ora." Riuscì a sentire il panico nella voce di Harry attraverso il cellulare. "Fa male. Merda, fa tanto male. Per favore vieni qui."
Louis balzò dal letto, cogliendo una vista del sole fuori dalla finestra che stava appena sorgendo. "Sto arrivando, H. Non preoccuparti amore. Respiri profondi, okay?"
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Daddy Cool *Larry au* (mpreg) /Italian Translation/
Fanfiction"Ascolta," disse Harry fermamente, mettendosi seduto sul letto. "Non interrompere.. non parlare nemmeno. Ascolta. Voglio il meglio per le mie figlie, e qualche volta, non penso che tu lo sia. Non sei costante con le visite e ti importa soltanto di e...