Capitolo 3

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Derek Hale

Allison era riuscita a rallentare il vice sceriffo e, aiutata dai suoi amici, immaginava Evelyn, erano riusciti a liberare Isaac. Solo che la freccia che aveva colpito la gomma della macchina di quel poliziotto era familiare agli occhi di Chris, che come punizione aveva deciso di far iniziare l'addestramento, in ordine per diventare cacciatrice, ad Allison.

La ragazza sarebbe stata 'rapita' da un nuovo cacciatore, Chris ed Evelyn e l'avrebbero portata nella casa Hale dove avrebbe dovuto liberarsi dalle corde che la tenevano legata alla sedia con la punta di una freccia.
Assomigliava molto alla prova che Evelyn aveva affrontato anni fa, a cinque anni per la precisione, ma lei al contrario non aveva avuto a disposizione armi.

"Congratulazioni" si complimentò il nuovo cacciatore quando Allison uscì dalla vecchia casa Hale, la sua faccia infastidita diceva tutto. Non era abituata a quel comportamento così freddo da parte di suo padre.

Evelyn, mentre aspettava fuori da casa Hale, non aveva conversato con il ragazzo di colore, o come lo chiamava lei 'nuovo cacciatore' che cronometrava il tempo che ci metteva Allison a liberarsi.
Non aveva mai avuto un amico e non sapeva come cominciare una conversazione, in tutta sincerità non era neanche interessata a fare amicizia con un cacciatore seppur lei fosse una di loro.

La ragazza se ne era stata per le sue, perdendosi nei suoi pensieri che riguardavano la vecchia casa degli Hale. Era molto grande e se non fosse stato per il fuoco che l'aveva rovinata, sarebbe stata anche molto accogliente.

Era lì che Kate Argent aveva appiccato il fuoco uccidendo degli innocenti licantropi e Peter Hale l'aveva uccisa vendicandosi.
Era lì dove Derek Hale aveva ucciso suo zio dopo che aveva scoperto che aveva ammazzato, in ordine per diventare un Alpha, sua sorella Laura.

"Per che cosa? Ci ho messo due ore e mezzo" Allison si massaggiò i polsi doloranti che erano stati legati da una corda per varie ore.

"Io ce ne ho messe tre" replicò il cacciatore di colore facendo sorridere Allison che pensava di essere stata un disastro.

Evelyn non disse niente ed invece si mise alla guida della macchina di Allison mentre lei si sedette nel sedile del passeggero. Il nuovo cacciatore se ne sarebbe andato via, invece, con la sua moto.

"Quanto ci hai messo te?" chiese incuriosita Allison ad Evelyn mentre quest'ultima aveva già fatto partire la macchina diretta a casa Argent.

"Diciotto minuti" la giovane cacciatrice sospirò ricordandosi di quel giorno molto vividamente anche se aveva avuto solamente cinque anni quando aveva iniziato l'addestramento.

Si ricordava della corda legata ai suoi polsi fragili da bambina, l'odore di stantio della stanza di una vecchia industria dove si trovava, i suoi singhiozzi che rimbombavano in cerca di aiuto.

"Wow. Quanti anni avevi?" le chiese stupita Allison iniziando probabilmente la prima conversazione che fosse avvenuta fra le due ragazze.

"Cinque anni" Evelyn strinse le mani al volante, le sue nocche erano diventate bianche ricordandosi il volto senza espressione di Gerard quando aveva passato la prova.

"Avevi anche te una freccia a disposizione?" Allison aveva notato il cambiamento di umore di Evelyn, si poteva sentire dall'aria tesa che si era creata, ma la sua curiosità ebbe la meglio.

"No, piansi per un pò prima di accorgermi che non mi avrebbe portato a niente. Mi sono avvicinata ad un muro e con tutte le mie forze ho sbattuto le gambe della sedia, dopo vari colpi mi sono liberata" raccontò Evelyn non rivolgendo neanche una fugace occhiata ad Allison ed invece tenne gli occhi fissi sulla strada.

•Silver• Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora