Capitolo 12

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Evelyn Argent

"Non è possibile" Evelyn scosse la testa non volendo crederci.

"È tutto vero invece"

Dopo quella terribile scoperta, Evelyn era passata dall'incredulità, la tristezza perché per sedici anni non era mai stata messa al corrente che fosse la figlia di Christopher e Victoria e infine si mostrò la rabbia. La cacciatrice era infuriata perché era sempre stata trattata come una macchina da guerra, uno strumento, mentre i suoi veri genitori si comportavano da questi ultimi soltanto davanti ad Allison. E perché poi?

"Ma- ma perché?" le chiese Evelyn con tono ancora incredulo, una nota di tristezza si poteva percepire nella sua voce.

"Mi ha raccontato tutto nostra madre nella lettera che mi ha scritto prima di morire. I nostri genitori non volevano immergerci nel mondo dei cacciatori, Gerard non era d'accordo. Io avevo un anno quando Victoria era incinta di te, avevano deciso di affidarti a nostro nonno così che te potessi crescere e continuare la linea di cacciatori leader degli Argent mentre io sarei rimasta all'oscuro. I piani sono cambiati però, perché essendo venuta a conoscenza di questo mondo e essendo la figlia più grande sono salita al comando" a Evelyn suonava ancora così strano che Allison parlasse di Victoria e di Christopher come i loro genitori e di Gerard come loro nonno. Lei non li sentiva tali, li aveva sempre visti come dei cacciatori che non l'avevano mai trattata come figlia. Evelyn si sentiva tradita.

Cosa poteva fare la cacciatrice per vendicarsi, per ribellarsi a tutti quegli anni di prigionia passata soltanto ad uccidere esseri soprannaturali e fare affari con altri cacciatori o anche la mafia. Una ragazza fatta crescere troppo in fretta a causa di tutti gli orrori a cui era stata sottoposta.

"Non ci credo, stai mentendo" Evelyn non voleva crederci, non ce la faceva, le risuonava tutto così estraneo.

"Ci sono tutti i tuoi dati di nascita nell'ufficio di Gerard, se non mi credi vai a vedere tu stessa" Evelyn andò a vedere se veramente Allison stesse dicendo la verità, era tutto vero. In un cassetto di Gerard c'erano i certificati che lo confermavano, scritti ad inchiostro permanentemente sulla carta bianca.

Evelyn si incamminò verso il seminterrato, era decisa a liberare Erica e Boyd, doveva soltanto escogitare un piano dato che Allison, Gerard, Christopher ed altri cacciatori si trovavano in casa.

Non appena la cacciatrice scese le scale rimase sorpresa nel vedere Stiles pieno di ferite e lividi sdraiato per terra.

"Stiles" Evelyn sussurrò sconvolta correndo verso l'amico ed aiutandolo ad alzarsi.

"È stato Gerard?" domandò la cacciatrice anche se sotto sotto sapeva già la verità che per giunta la faceva odiare ancora di più suo nonno.

"Ti porto via" Evelyn lo informò prendendolo sotto braccio e cominciando ad aiutarlo a salire le scale mentre Stiles imprecava dal dolore.

"Ritornerò da voi più tardi, ve lo prometto" Evelyn si girò un'ultima volta verso Erica e Boyd che piangevano spaventati e distrutti dalle torture a cui erano stati sottoposti.

Evelyn aprì lentamente la porta del seminterrato, nessuno sembrava nelle vicinanze, ma non volle far scappare Stiles dall'entrata principale, sarebbe stato più pericoloso. La cacciatrice portò Stiles in cucina dove si trovava la porta secondaria, fortunatamente non c'era nessuno e senza indugiare neanche un secondo uscirono da casa Argent.

•Silver• Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora