Capitolo 9

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Il suicidio

"Non è molto profonda eh?" Chris cercò di convincere se stesso e Victoria mentre le disinfettava il morso evidente sulla spalla.
Evelyn era nel seminterrrato con loro a dare una mano rimanendo in silenzio; non voleva disturbare gli ultimi momenti che suo marito aveva a disposizione con sua moglie.

"Lascia stare la pulisco da sola" Victoria lo fermò appoggiando la sua mano su quella di Chris dopo aver visto Gerard vicino le scale che li guardava.

"Non è così grave. Non si sa, non lo sappiamo. Non per certo" Chris sussurrò a Gerard, non voleva pensare che sua moglie sarebbe dovuta morire in poche ore.

"È stata morsa da un Alpha" gli ricordò Evelyn, non voleva fare stare ancora più male Chris ma il prima possibile realizzava quello che stava succedendo, prima sarebbe riuscito a superare la perdita.

"Lei è mia moglie, la madre di Allison" Chris cercò di fare ragionare Gerard, sapeva che suo padre gli avrebbe chiesto di ucciderla, ma lui non l'avrebbe sopportato.

"E io sono l'insensibile patriarca che costringe la sua famiglia a fare sacrifici. Ognuno di noi ha il suo ruolo, ma non ti aspettare che io faccia la parte del re avvelenato con suo figlio Amleto. C'è un plenilunio alle porte" replicò Gerard con tono deciso e apatico. Lui avrebbe sempre e solamente pensato a se stesso e alla sua ossessione di uccidere ogni essere vivente soprannaturale sulla terra.

"Non pensi ad Allison? Come potrei farle superare la cosa? Abbiamo appena perso Kate" non una triste perdita pensò Evelyn, aveva sempre detestato la sorella di Chris, l'odio comunque era sempre stato reciproco.

"Secondo te quando verrà il momento giusto? Esattamente quando pensi che Allison sarà emotivamente pronta al punto di sopportare la morte di sua madre?"

"Non può perdere anche lei" Chris sussurrò affranto girandosi verso sua moglie, già nostalgico della sua presenza.

"Credi che mi stia sbagliando? Tua moglie è già morta. Quella cosa laggiù è solo una creatura in attesa di nascere" Gerard fece notare con disprezzo verso Victoria. Le sue ore erano contate ormai, se lei stessa non si fosse uccisa e Chris non l'avrebbe fatto, Gerard ne sarebbe stato l'artefice, questo era sicuro.

***

Lydia era entrata senza bussare nella camera di Evelyn, senza neanche salutarla la prese per il braccio e la portò in camera di Allison.

"Prendi una pausa, ci vorrà un po'" Lydia affermò mostrando i sacchetti di Macy's. Quel giorno aveva fatto shopping decidendo anche i vestiti di Allison ed Evelyn per la sua festa di compleanno che ci sarebbe propio stata quella sera.

"Quanti vestiti ti vuoi mettere questa sera?" chiese Allison ridacchiando dopo essersi alzata dalla sedia.

"Beh, è il mio compleanno. Per iniziare metterò questo" Lydia mostrò un vestito grigio perlato attillato con scollatura a V, arrivava fino sopra il ginocchio e aveva delle righe bianche, grigio scuro e nere "poi un vestito da sera e per finire uno casual"

"Ho visto che non hai mandato nessun invito" Allison tirò fuori il discorso mentre Lydia metteva sul letto tutti i vestiti che aveva comprato. Evelyn era seduta su una sedia in silenzio, era strano per lei passare tempo con delle ragazze, non aveva mai avuto delle amiche prima d'ora.

"È la festa più bella dell'anno. Non servono inviti" fece notare Lydia, Evelyn notò un pizzico di fastidio nella voce della ragazza, c'era qualcosa che stava nascondendo.

•Silver• Derek HaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora