𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 •3•

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Pov's Marcus
Mi risveglio dai miei pensieri quando vedo Megan rientrare nella stanza e dopo poco vengo chiamato dall'agente Parker.
Non so proprio cosa Megan abbia raccontato e mentre sono seduto qui,in questa stanza, a malapena illuminata cerco di ricordare almeno un po' di quella sera e un incredibile dubbio mi assale... e se fossi stato io?E se non me ne ricordassi? Sono un assassino?
<<Ma dai Marcus>>disse la mia coscienza.
<<Non sei nemmeno in grado di far capire cosa vuoi o cosa no..non riusciresti ad uccidere una persona nemmeno nel modo in cui eri conciato quella sera>>ed io così,cerco in qualche modo di autoconvincermi.
<<Marcus Mean cosa faceva l'ultima notte dove è stata avvistata Jade Mendes?>>mi chiede Parker.
<<Ero al ballo come tutti gli altri e prima che me lo chieda ,no non ho visto Jade e non so dove sia andata>>dico tutto in un fiato.
<<Alcuni testimoni affermano di averla vista quella notte in un estato d'ebrezza piuttosto avanzato>>risponde prendendo nota di quello che ho detto in precedenza.
<<Avevo alzato il gomito quella sera>>Rispondo quasi come a rivelarlo più a me stesso che a lui.
<<Ha anche discusso con la sua ex cara amica Megan Hall non è vero?>>mi chiede con tono di sfida.
<<Si,ma non vedo cosa possa entrarci con Jade e la sua scomparsa >>dico agitandomi.
<<Allora riprendiamo il discorso su Jade,avevate una relazione?>>dice prendendo ancora appunti.
<<Noi..uscivamo insieme,niente di che>>dico distogliendo lo sguardo dai suoi occhi gelidi.
<<Poi a quanto pare la signorina Jade ha deciso di stroncare la conoscenza, perché?>>dice guardandomi fisso.
<<Non vado fiero di quello che ho fatto, ma non vedo il motivo per cui io debba dirglielo.. Di certo non provo rammarico per la scelta di Jade>>dico cercando di sviare la sua domanda,soprattutto per non ricordare.
<<Voglio un avvocato>>dico di getto.
<<Cerchi di schiarirsi le idee e di ricordarsi qualcosa>>mi dice ignorando la mia affermazione.

Pov's Olly

23 𝓷𝓸𝓿𝓮𝓶𝓫𝓻𝓮 2018
Un forte vento muove le foglie che si erano posate al suolo da un lato all'altro della strada,le nuvole scure coprono l'ultimo spiraglio di luce.
È da un po' di tempo che in california le nuvole grigie sovrastano il sole caldo e splendente, o semplicemente il sole,da quando lei se ne è andata lasciandomi una voragine nel petto,mi sembra meno splendente e anche i fiori che esso illumina, ora mi sembrano meno colorati,meno vivi.
Non avrei mai pensato che a 18 anni avrei dovuto partecipare al funerale della mia migliore amica ed essere addirittura una dei sospettati.
Mai avrei pensato di desiderare ora come ora, le sue frittelle bruciate che non ha mai imparato o che semplicemente non ha potuto imparare a cucinare.
Gli è stata stroncata la vita appena aveva iniziato a viverla,senza nemmeno concedergli una possibilità.

Jade..Jade furba..Jade incazzata..Jade allegra..Jade che mi fa il solletico..Jade che mi difende dai bulli..Jade che viene a svegliarmi durante la notte per una festa..Jade che mi salva da un'interrogazione..Jade..la mia Jade.

Scendo dalla Ford F-Series di mio padre che ho parcheggiato fuori la Saints Peter and Paul Church , chiudo lo sportello e mi specchio nel finestrino,scarpe col tacco basso nere chiuse,vestito a palloncino lungo fino alle ginocchia..quello che lei odiava e che mi aveva detto sarebbe stato utile solo per un funerale , ma di certo non pensava fosse stato proprio il suo.

Mi giro per dirigermi verso l'ingresso e vedo in lontananza Jaiden con la sua solita sigaretta, quasi del tutto consumata,è nervoso,conosco i suoi movimenti..passa ripetutamente la mano nel ciuffo come a sistemarlo, è vestito di nero ma non si tratta di una novità,lui è sempre in nero,chissà se è ancora come mi diceva di essre prima di tutto questo,chissà se è cambiato in questi tre anni.
Eravamo troppo scossi per poter continuare anche solo a parlarci,forse le cose dovevano semplicemente andare così.
Vedo mio fratello che gli si avvicina, vestito più formalmente e per la prima volta dopo tanto lo vedo preoccupato.
Decido di non fermarmi perché probabilmente stavano discutendo della loro squadra di basket e dei loro nuovi amici del college.

Entro nella chiesa e mi accorgo di essere in anticipo, vedo in prima fila Megan ed Anne, mentre Belle e Clare sono sedute dalla parte opposta.
Decido di passare prima da Megan e Anne perché le vedo particolarmente scosse,si alzano e mi salutano inaspettatamente con un abbraccio che mi riporta alla mente tutti i ricordi migliori di 3 anni fa.
Entrambe hanno ancora lo stesso profumo,Megan di cocco e Anne di frutta e per un po' mi sono sentita meno sola e finalmente a casa dopo tanto tempo.

Remember Hurricane Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora