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"Buonasera Chat" rispose la corvina sistemandosi dove lui le aveva fatto cenno. "Oggi niente akumatizzati eh?"

"Già oggi è stato proprio un giorno noioso. Ho bisogno di tenermi in allenamento sai?"
Disse gonfiando i bicipiti e sfoggiando il solito sorrisetto che tanto irritava Ladybug.

"Va bene gattino, come vuoi...comunque pensavo, che ne dici se ci facciamo un giretto? Tanto si sta facendo sera e nessuno dovrebbe vederci"

Prima di ricevere risposta la ragazza venne cinta in vita dal braccio coperto dal lattice nero e sospinta velocemente verso l'alto. Si ritrovò seduta su una coscia di Chat, comodamente appoggiato al suo bastone che era teso e aveva ormai superato di brutto il tetto sul quale erano seduti poco prima.

"No ti prego fammi scendere!" Ed ecco che la sua "parte Marinette" si faceva sentire, la parte insicura che a quanto pare la accompagnava anche nelle vesti della supereroina di Parigi.
"Tranquilla M'lady, fidati di me. Ti ho mai delusa?"
No, non l'aveva mai delusa in effetti, però quel gatto l'aveva sempre spaventata con le sue strane idee. E dopotutto, anche se ora si fidava un po' di più di lui, non sapeva ancora chi si nascondeva dietro quella maschera e quei bellissimi occhi verdi.

A quanto pare era riuscita a creare un'espressione abbastanza terrorizzata da impressionare l'amico, obbligandolo a lasciarla scendere.
"E va bene..." acconsentì deluso. Probabilmente aveva in mente qualche idea romantica -come sempre- che però non era andata a buon fine.
Ladybug, vedendo il compagno così deluso, si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulla guancia. Subito lui si riprese e ricominciò a scherzare, come suo solito. La supereroina ancora non si capacitava del carattere del ragazzo, lo aveva sempre trovato superficiale. Forse è per quello che ha sempre cercato di evitare i suoi flirt.

"Cos'è quello?" ChatNoir si era immobilizzato e guardava fisso davanti a loro, in un punto lontano tra i tetti.
"Quello cosa Chat?"
"C'è una luce laggiù " disse indicando sempre il solito punto. Finalmente anche Ladybug era riuscita a vederlo. Un luccichio color arancio pallido che si affievoliva in continuazione.
"Andiamo a vedere. Mi pareva strano che oggi non ci fossero stati akumatizzati..."

I due saettarono con bastone e yo-yo fino ad arrivare alla strana luce. Sembrava scomparsa.
"Salve" una voce sconosciuta femminile, che però a Ladybug risultava stranamente familiare. "Ma voi siete... Ladybug e-e ChatNoir!" Gridò la ragazza lanciandosi per abbracciarli, entrambi erano sconvolti.

Ciò che non doveva accadere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora