11.2

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"NO!" gridò la ragazza presa dal panico...non poteva essere. Il suo migliore amico e compagno di vita! Si era resa conto di quanto valesse e di quanto tenesse a lui troppo, troppo tardi.
Pianse lacrime amare contro tutto ciò che l'aveva allontanata da Chat Noir e si rese conto che era stata anche colpa sua. Lei lo aveva sempre allontanato.
I piedi del ragazzo-gatto poggiato sul suo grembo si illuminarono di un verde intenso. Si stava detransformando. Ladybug chiuse gli occhi. Non poteva, non DOVEVA guardare. Assolutamente!
"L-Ladybug..."
Qualcuno la stava chiamando. Dovette aprire gli occhi; ma quasi svenne. Davanti a lei c'era il ragazzo di cui era sempre stata innamorata. Davanti a lei c'era ADRIEN.
Ma non era stato lui a chiamarla. Un piccolo esserino poggiato sul petto del ragazzo la guardava con due occhi verdi e luminosi, era tutto nero. Probabilmente il suo kwami, vista la somiglianza con Tikki.
"E tu saresti..."
"I-io sono Plagg...il...kwami del g-gatto nero..." biascicó.
Si era il kwami di Chat Noir...cioè...di Adrien...
"Ti aiuterò io Plagg!" sussurrò decisa e prese il piccolo kwami tra le due mani.

Qualcuno aveva chiamato un'ambulanza. La sirena echeggiava sempre più vicina.
Anche Alya si era detransformata, ma non sembrava star malissimo. A Ladybug rimanevano ancora pochi minuti.

La scenetta fu semplice. Chat Noir e Volpina se n'erano già andati. I due ragazzi erano rimasti feriti durante la battaglia. L'akuma era stata sconfitta.
Così raccontò la storia ai medici che se ne andarono con i due.
Ladybug tornò a casa. Plagg ancora tra le sue mani. Sperava si riscaldasse, sembrava avere freddo.

Ciò che non doveva accadere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora