In casa Agreste regnava il silenzio più totale da tempo ormai. Non che prima ci fosse più rumore di così, si intende. Ma semplicemente si sentiva che mancava qualcosa.
Gabriel aveva appena subìto la perdita della moglie ed ora stava andando incontro a quella del figlio. Non l'avrebbe sopportato.
Per quanto gli riguardava, se ne stava quasi sempre chiuso nel suo studio a fare chissà cosa. Nathalie lo aveva spronato diverse volte ad andare a vedere il figlio ma lui semplicemente non rispondeva, e se ne tornava nel suo rifugio senza dire una parola. Più arrabbiato, frustrato e triste di prima.Quel giorno però, tornando da un'intervista, il suo autista passò davanti all'ospedale dove era ricoverato Adrien. Lo fece tornare indietro e fermare davanti all'edificio.
- Adesso o non ci vorrai tornare mai più -
Si disse. Ed entrò dalla grande porta principale.
Passando per i corridoi la gente lo fissava, alcuni addirittura lo indicavano. Era frustrante. Decisamente. Ma dopotutto era un'immagine pubblica e ne era consapevole. Tenne lo sguardo fisso davanti a sé. In quel momento aveva in mente soltanto suo figlio.
Finalmente trovò il corridoio e la stanza di Adrien. Entrò titubante, ma si immobilizzò non appena si accorse che già qualcun'altro era seduto al capezzale del ragazzo.La ragazza si girò sentendo il rumore della porta chiudersi dietro di sé. Appena vide il nuovo arrivato, Marinette si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduta.
"B-buongiorno Signore!" quasi gridò mentre le sue guance si coloravano di rosso.
L'uomo le fece un segno del capo e si avvicinò al letto in fondo alla stanza.
Si sedette dove prima c'era lei e guardò il figlio.
"Signore...v-vuole che...?" e fece per allontanarsi ma lui la fermò con un gesto della mano.
"No." disse semplicemente.
Marinette divenne ancora più rossa e si riavvicinó al letto tenendosi comunque a debita distanza.
"Tu...da quanto vieni a trovare mio figlio?"-Cosa?- non se lo aspettava...
"Da quando è ricoverato signore. Vengo qui tutti i pomeriggi. Penso che gli faccia bene.." disse decisa. Lui stette in silenzio per un po' e poi riprese.
"Ti ringrazio. Per me è importante" e detto questo prese la mano del figlio stringendola tra le sue.Tutto avvenne all'improvviso.
La macchina che segnava il battito cardiaco di Adrien cominciò a fare sempre più rumore. I battiti accellerarono.
La mano di Adrien si strinse attorno a quelle del padre e tutto il suo corpo ebbe un sussulto.Improvvisamente nella sala entrarono i dottori che fecero uscire Marinette e il signor Agreste. I due rimasero in sala d'aspetto con il terrore specchiato nei loro occhi.
Cosa stava succedendo...?
STAI LEGGENDO
Ciò che non doveva accadere
FanfictionCosa accadrebbe se Volpina si innamorasse di Chat Noir? E se due migliori amiche si rivelassero le loro identità segrete? E se....accadesse un disastro? ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Buona lettura. ari Inizio 12/06/2017