Ciò che non doveva accadere

18

"Cosa sta succedendo? Voglio sapere come sta mio figlio!"

Marinette guardava la scena seduta su uno dei divanetti della sala d'aspetto. Gabriel sembrava fuori di sé dalla rabbia, non l'aveva mai visto così. Sulle copertine delle riviste sembrava un'altra persona.

Dal canto suo, Marinette aveva perso da un po' la cognizione del tempo. Non aveva idea di quanti minuti fossero passati da quando erano usciti dalla stanza di Adrien; per quanto ne sapeva potevano essere passate anche ore, non se ne sarebbe accorta.

Dopo un po' Gabriel si arrese e tornò a sedersi. I gomiti appoggiati sulle ginocchia e il viso abbassato e nascosto dai palmi delle sue mani.

Stava piangendo.

***

Marinette sussultò appena la porta bianca alla loro destra si aprì. Ne uscì uno dei dottori, lo sguardo fisso su Gabriel.

Lui alzò la testa e guardò l'uomo con un espressione distrutta dal dolore. Marinette provava pietà per lui, ma rivolse comunque il suo sguardo al dottore, era pronta.

"Bene,.. sembra sia stata una reazione a un qualche stimolo." iniziò l'uomo. "Avete per caso parlato con lui? O avete in qualche modo interagito con lui?"

Silenzio.

"I-io.. gli ho preso la mano.."

"Signore, questo è un buon segno. Vuol dire che il ragazzo sta cercando di avere dei contatti con l'esterno. Con le giuste cure e con la volontà del paziente potremmo aiutarlo."

"Sono sicuro che ce la farà," disse Agreste. Questa volta qualcosa illuminava il suo volto. Forse la speranza di rivedere suo figlio, di farsi perdonare per la sua assenza nella vita del ragazzo.

"Faremo il possibile signore."

Marinette si addormentò. Finalmente qualcosa che si potesse definire una buona notizia.

Bene sono riuscita ad aggiornare!

Vi volevo avvisare che la storia è quasi finita; manca davvero pochissimo. Sto facendo ordine tra le bozze e cercando di dare una fine a questa fanfiction.

Non posso dirvi con certezza quando sarà il prossimo aggiornamento, ma spero al più presto

Grazie per avermi aspettata

phy