Capitolo 5. Buio assoluto.

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"Em ti giuro, c'era scritto proprio scappa finchè sei ancora in tempo."
Ambra si stava sfogando con Emma, la sua migliore amica.
"Am, tranquilla. Respira. È tutto okay."
Emma non sapeva che dirle, era terrorizzata per la sorte dell'amica.
"No io non sto tranquilla." Ambra era ancora confusa riguardo a quello che era successo.
Chiuse la videochiamata con l'amica e si sedette sul letto. Si guardò intorno.
"Ho bisogno di capire cosa succede qui" pensò.
Si stese sul letto e prese le cuffiette.
La musica l'aveva sempre aiutata a riflettere, e l'avrebbe fatto anche ora.
La riproduzione casuale fece partire "something just like this". Ormai quella era la sua canzone. La ascoltava ogni volta che doveva riflettere.
Qualcosa sbattè contro la porta. Ambra si alzò di scatto.
"Chi è?" Chiese, cercando di non far notare il terrore nella sua voce.
Si sentì di nuovo quel fruscio del corridoio: era lento e silenzioso, si faceva fatica a sentirlo.
Ambra aprì la porta dubbiosa. Doveva andare a controllare?
Prese una mazza che trovò dietro alla porta e si addentrò nel corridoio buio.
Ad ogni passo il legno sotto i suoi piedi scricchiolava un po' di più. Sembrava che stesse per cadere da un momento all'altro.
Alla fine del corridoio intravide una luce. "Eureka!" Pensò.
Si avvicinò tenendo pronta la mazza, consapevole che si sarebbe cacciata in un mare di guai, ma continuò ad avanzare.
Il fruscio si fece più forte, sempre più intenso. Ad Ambra parve di sentire del fiato caldo sul collo. Si voltò, ma non vide nessuno. "Sono solo sensazioni, Am. Vai avanti". Si ripeteva.
Si voltò di nuovo verso la luce, ma cominciò a vedere tutto offuscato, la luce si era ridotta ad una macchia chiara nel buio più completo.
Poi cadde e sentì a malapena la figura incappucciata che le legava i piedi e le mani con una corda.



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