Capitolo 7. I sotterranei

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Ambra si guardò intorno. La stanza era ancora buia, non notava niente di diverso rispetto al suo risveglio precedente. Si chiese da quanto fosse là sotto: ore? giorni? settimane? No. Settimane no, non aveva ancora mangiato niente, non poteva essere sopravvissuta. Lei e il cibo erano una cosa sola! In effetti la sua pancia si stava ribellando, ora che ci faceva più caso.
Di istinto si portò le mani al ventre e con suo stupore si accorse che non era più legata. I polsi erano contornati da segni rossi causati dalla corda con la quale essi erano legati. Per i piedi stessa cosa. Decise di alzarsi in piedi per cercare da mangiare.
Tastò la parete in cerca di qualche interruttore, ma inciampò in una leva.
"Eccola!" Urlò. Shhh, il suo rapitore poteva essere ovunque e lei non aveva idea di quali poteri avesse in suo possesso.
Tirò la leva. "Ecco, nulla." Pensò. Ma non fece in tempo a voltarsi che sentì un gran fracasso provenire dalle sue spalle. Allora si voltò e vide ciò che si aspettava. Una porta nascosta. Scontato, no? Si avvicinò e spinse con forza il legno marcio sotto le mani che ad ogni aumento di pressione cedeva un po' di più.
"Ma che diavolo...?!" Il suo sguardo si era posato su una piccola scatolina appesa al muro vicino alla porta.
Il coperchio era d'oro e decorato con una piuma dello stesso materiale.
Ambra trovò le sue mani che l'accarezzavano senza rendersene conto. Il dorso della scatola era ruvido, la piuma sopraelevata.
Aprì il coperchio e trovò una piccola pergamena.
La srotolò e ne lesse il contenuto ad alta voce:
"Quale animale cammina a quattro zampe la mattina, su due il pomeriggio e su tre la sera?"
"È l'enigma della sfinge! Facile, è l'uomo!" Disse Ambra, orgogliosa di aver studiato i miti proposti dalla prof.
Altro che Edipo!
La porta si aprì, preceduta da un frastuono.
Dietro la porta c'era un affresco. Doveva essere molto antico.
Raffigurava due delfini nel mare, che nuotavano in direzioni diverse.
"Molto bello" pensò Ambra. Ma un particolare la colpì. Una piuma d'oro immersa in acqua...che ci fosse qualche collegamento con la scatola?
Ambra percorse un lungo corridoio e arrivò ad una rampa di scale. Un tappeto rosso tipo Gran Galà era steso su di esse. Salì e si trovò in un corridoio che le parve familiare.
Era quello che portava alla sua camera...era libera!
Presa dall'emozione si mise a correre, ma il sangue le si gelò quando vide che sullo specchio la scritta era cambiata.
"Ti avevo avvisata Ambra. Ora ne pagherai le conseguenze.
~S."

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